Novaledo, 6.2.1945

(Trento - Trentino-Alto Adige)

Descrizione

Località Novaledo, Novaledo, Trento, Trentino-Alto Adige

Data 6 febbraio 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: All’alba del 6 febbraio 1945, al comando di un tenente delle SS il 2. Battaglione del Reggimento di polizia SS Schlanders, composto di coscritti altoatesini, occupò il paese di Novaledo proveniente da Roncegno, dove aveva la sua sede abituale. Gli uomini del battaglione diedero il via a una serie di perquisizioni, saccheggiando e depredando generi alimentari dalle abitazioni, picchiando e arrestando alcune persone ritenute colpevoli di collaborare con il movimento partigiano. Scalzer si stava dirigendo verso la montagna quando fu raggiunto da un colpo d’arma da fuoco sparato da un militare del reparto. «Ancora moribondo fu percosso con calci e col fucile ed infine abbandonato per terra in un esercizio del luogo ove fu più tardi raccolto cadavere e sepolto nel cimitero».

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: furto e-o saccheggio

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Procura Militare Territoriale:
Procura militare della Repubblica di Verona

Annotazioni: Responsabili: 2. Battaglione del Reggimento di polizia SS Schlanders. Assieme agli altri reggimenti (Alpenvorland, Brixen e Bozen) nacque dopo l’occupazione tedesca dell’Alto Adige: organizzato nell’estate 1944, accolse per lo più giovani che avevano a suo tempo optato per l’Italia e fu, fin dall’inizio, impegnato nella lotta antipartigiana nel Bellunese-Feltrino e nei territori di confine con la provincia di Trento (Primolano, Primiero). Sembra che il reparto abbia partecipato a operazioni di controguerriglia anche nel Bresciano ma non esistono conferme. Il battaglione si mantenne compatto fino alla fine del conflitto: nell’aprile 1945, durante il ripiegamento verso Cortina d’Ampezzo e la val Pusteria (Alto Adige), prese ostaggi e procedette a fucilazioni di partigiani e civili. Tra i responsabili, è indicato solo un tenente delle SS non meglio precisato.
La data di morte non coincide: sulle carte della Procura di Verona, Scalzer fu ucciso il 6 febbraio; secondo la ricerca compiuta dal LABORATORIO DI STORIA DI ROVERETO, il 16 febbraio 1945.

Scheda compilata da Lorenzo Gardumi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-30 23:53:05

Vittime

Elenco vittime

SCALZER, Domenico
Novaledo, 24 giugno 1879-6 febbraio 1945. Contadino, padre di sei figli.

Elenco vittime civili 1

SCALZER, Domenico
Novaledo, 24 giugno 1879-6 febbraio 1945. Contadino, padre di sei figli.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


Lorenzo BARATTER, Dall’Alpenvorland a via Rasella: storia dei reggimenti di polizia sudtirolesi (1943-1945), Trento, Publilux, 2003; Lorenzo GARDUMI, Maggio 1945: «a nemico che fugge ponti d’oro»: la memoria popolare e le stragi di Ziano, Stramentizzo e Molina di Fiemme, Trento, Fondazione Museo storico del Trentino, 2008;

LABORATORIO DI STORIA DI ROVERETO (a cura del), Il Trentino, i trentini nella seconda guerra mondiale, vol. III, Rovereto (TN), Egon, 2010.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Procura militare della Repubblica di Verona, Registro generale, fonte CPI 19/87 (Banca dati violenze tedesche CIT-CPI).

Archivio Ufficio storico Stato maggiore esercito (AUSSME), N. 1/11, b. 3034 (Banca dati violenze tedesche CIT-CPI).