Commissione parlamentare d'inchiesta

La Commissione bicamerale di inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti viene istituita con la legge 15 maggio 2003, n. 107, per indagare sulle anomale archiviazioni ‘provvisorie’ e sul conseguente occultamento di 695 fascicoli d’indagine giudiziaria, contenenti le denunce sui crimini nazifascisti, commessi nel corso della seconda guerra mondiale, ritrovati nel 1994 presso la sede della Procura generale militare a Palazzo Cesi (Roma).

Composta da 15 senatori e da 15 deputati nominati rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei deputati, la Commissione assume il compito di indagare sul contenuto di tali fascicoli e sulle ragioni per cui essi sono stati ritrovati presso Palazzo Cesi; sui motivi che portarono all’occultamento dei fascicoli, individuando responsabilità specifiche; sulle cause dell’eventuale mancata individuazione o del mancato perseguimento dei responsabili di atti e di comportamenti contrari al diritto nazionale e internazionale.

La Commissione – dopo tre anni di lavoro nei quali è stata raccolta un’ampia mole di documentazione archivistica (a volte fino ad allora secretata e inaccessibile), avvalendosi della collaborazione di alcuni storici – ha concluso il proprio mandato entro il termine della XIV legislatura con la presentazione di due relazioni finali (una di maggioranza e un di minoranza) sulle risultanze delle indagini svolte, entrambe presentate l’8 febbraio 2006.

A partire dal 15 febbraio 2016 l’Archivio storico della Camera dei deputati ha reso accessibili on line gli indici dei documenti declassificati del Ministero degli Esteri, del Ministero della Difesa, del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare – SISMI, del Tribunale Ordinario di Roma e del Consiglio della Magistratura Militare, rendendo possibile agli utenti fare domanda per ricevere copia digitale dei documenti utilizzati durante i lavori dalla Commissione d’inchiesta.