Trento, 26.1.1945

(Trento - Trentino-Alto Adige)

Descrizione

Località Trento, Trento, Trento, Trentino-Alto Adige

Data 26 gennaio 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: L’estate partigiana del 1944 rappresentò il massimo periodo di espansione della Resistenza armata anche nei territori della Zona d’operazione dell’Alpenvorland. Fra Trentino e Bellunese, operarono le formazioni legate al Gruppo Brigate Nannetti che, dal maggio-giugno 1944, aveva accresciuto enormemente i suoi organici grazie all’afflusso continuo di renitenti e disertori dai bandi d’arruolamento e dai reparti militari nazifascisti. Pur comportando diversi problemi, l’aumento numerico dei partigiani aveva provocato una riorganizzazione e uno sviluppo della lotta armata con azioni e colpi di mano. L’imprevista espansione della guerriglia partigiana coincise, da parte nazista, con la realizzazione di una serie di operazioni che dovevano riportare in sicurezza le valli e le vie di comunicazione tra Veneto e Trentino in previsione di un ripiegamento tedesco che, nell’estate 1944, sembrava imminente. Inoltre, il ripristino di un controllo militare sull’area avrebbe permesso la prosecuzione dei lavori di costruzione di una nuova linea difensiva (Blaue linie), ulteriore argine all’avanzata alleata verso Nord e la Germania. Il ciclo operativo repressivo tedesco ebbe inizio nel giugno 1944 e proseguì, tra agosto e ottobre 1944, con una serie di violenti rastrellamenti che avevano lo scopo di annientare le forze partigiane presenti. Le operazioni antipartigiane condotte in autunno collimarono con l’inizio di una profonda crisi della Resistenza armata, costretta a smobilitare e «pianurizzare» gran parte delle proprie forze. I partigiani meno compromessi rientrarono così in famiglia e nei paesi d’origine in attesa di superare l’inverno e aspettare tempi migliori per riprendere la lotta. Arruolato nel CST nell’aprile 1944, Dionigio Costaraoss fu trasferito col suo reparto nel Bellunese, a Villa di Villa, iniziando a svolgere compiti di polizia e partecipando a operazioni antipartigiane. Contrario a servire i tedeschi, tra il 3 e il 4 luglio 1944 disertò con altri 12 compagni unendosi alla Brigata Garibaldi Mazzini (Gruppo Brigate Garibaldi Nino Nannetti) attiva nella zona di Valdobbiadene. Il gruppo di disertori fu sorpreso al momento della fuga da un sottufficiale del CST che rimase ucciso nello scontro a fuoco successivo. L’esperienza partigiana di Costaraoss durò dal 6 luglio al 30 settembre 1944: in ottobre, un rastrellamento portò alla disgregazione la formazione partigiana spingendo molti «ribelli» a rientrare presso le rispettive famiglie. Tornato a casa, il giovane fu convinto da un gendarme a presentarsi al Comando CST di Trento per spiegare la propria situazione ed evitare eventuali rappresaglie ai propri genitori (il padre era già stato detenuto presso il carcere di Rovereto). E così, Costaraoss si recò a Trento, dove fu arrestato, processato e condannato a morte tramite fucilazione.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rappresaglia
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Scheda compilata da Lorenzo Gardumi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-11 14:55:49

Vittime

Elenco vittime

COSTARAOSS, Dionigio
Nago, 29 gennaio 1925-Trento, 26 gennaio 1945. Contadino.

Elenco vittime civili 1

COSTARAOSS, Dionigio
Nago, 29 gennaio 1925-Trento, 26 gennaio 1945. Contadino.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Reparto Non precisato

Tipo di reparto: Non identificati

Memorie
Bibliografia


LABORATORIO DI STORIA DI ROVERETO (a cura del), Il Trentino, i trentini nella seconda guerra mondiale, vol. III, Rovereto (TN), Egon, 2010.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Fondazione Museo storico del Trentino, Archivio Commissione provinciale patrioti, AB Allegati, busta 10, Dionigio Costaraoss.