Descrizione
Località Sforzacosta, Macerata, Macerata, Marche
Data 20 dicembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: L’attività partigiana svolta nella frazione di Frontale di Apiro ebbe notevole rilievo nel movimento di Resistenza nelle Marche. Diversi erano i gruppi che si muovevano in quella zona. Un primo nucleo partigiano si era costituito già alla fine del mese di settembre 1943. Suo comandante era Mario Batà: studente di ingegneria iscritto all’Università di Roma e, al tempo stesso, allievo ufficiale alla scuola centrale del genio militare che era stata trasferita da Civitavecchia a Macerata. In seguito all’occupazione della città, il 16 settembre 1943, cadde prigioniero dei tedeschi e aderì all’offerta collaborazionista, con l’idea di scappare appena si fosse creata l’occasione. Così fece e il 23 settembre era nel villaggio di Frontale, dove si erano andati rifugiando alcuni giovani anconetani e bolognesi. Nel corso delle settimane, Batà allacciò i collegamenti con gli altri gruppi operanti nella zona e con i locali Comitati di Liberazione, finché fu catturato dai fascisti il 15 novembre 1943 a Macerata, dove si trovava per cercare armi per il suo gruppo, presumibilmente a causa di una delazione su cui non si è mai fatta luce. In seguito fu trasferito al campo di internamento di Sforzacosta, dopo essere processato dal Tribunale tedesco di Guerra di Macerata. Lì fu fucilato il 20 dicembre legato a un palo da un plotone tedesco. Un interprete della polizia tedesca presente alla fucilazione dichiarò: “Ne ho visti tanti fucilare ma nessuno è stato tanto sereno e tranquillo come lui”.
Fu il primo comandante caduto nelle Marche. Prima di morire scrisse una lettera alla famiglia: “Cari genitori, il vostro Mario, quando riceverete questa lettera, non sarà più nel mondo dei vivi. La così detta giustizia umana ha troncato la sua vita nel mondo dei vivi. Non piangete, non disperatevi, io sarò sempre vicino a voi e vi verrò spesso a trovare. Pensate che non sono morto, ma sono vivo, vivo nel mondo della verità. Mamma, papà, Maria, non addio, arrivederci. La mia anima sta per iniziare una nuova vita nella nuova era. Desidero che la mia stanza rimanga com’è… io verrò spesso. Perdonatemi se ho preposto la Patria a voi. Arrivederci Vostro Mario”.
Nell’Ascolano un battaglione prenderà il suo nome.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: punitivo
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Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-09-28 12:48:10
Vittime
Elenco vittime
Batà Mario, n. 1917 a Roma, studente in ingegneria, qualifica di Partigiano comb. Caduto, Gruppo Porcarella (23/09/1943 – 20/10/1943), gradi Vice comandante di Brigata 12° Divisione Ancona – Sergente.
Elenco vittime partigiani 1
Betà Mario