Descrizione
Località Medicina, Medicina, Bologna, Emilia-Romagna
Data 30 settembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il 26 settembre 1944 il partigiano Licurgo Fava, la cui abitazione di Medicina (BO) fungeva da base per la Resistenza, fu arrestato durante un rastrellamento tedesco perché nel suo fienile i nazisti trovarono delle armi che erano state sottratte dai partigiani dalla caserma della Gnr di Medicina durante la temporanea occupazione del paese del 10 settembre 1944. Forse i tedeschi, grazie ad una delazione, erano a conoscenza del fatto che presso il podere dei Fava erano nascoste delle armi e si diressero al podere a colpo sicuro. Con lui vennero fermati anche altri uomini e tutti furono portati a Villa Viaggi, dove i prigionieri furono interrogati e Fava fu a lungo torturato. Il 30 settembre 1944 fascisti di stanza a Medicina e altri giunti da Bologna effettuarono un secondo rastrellamento e fucilarono sulla piazza antistante la chiesa di San Mamante Licurgo Fava davanti a parte della popolazione radunata appositamente e ad alcuni degli uomini rastrellati. Alcuni dei rastrellati il 26 e altri rastrellati il 30 furono deportati nel Reich come manodopera. Le autorità concessero alla famiglia di seppellire Fava solo il 4 ottobre 1944.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: deportazione della popolazione
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: - I tedeschi eseguirono l’arresto di Fava durante il rastrellamento del 26 settembre 1944.
- Secondo alcune fonti i fascisti provenienti da Bologna avrebbero fatto parte delle Brigate nere e a comandarle vi sarebbe stato Renato Tartarotti. Tuttavia Tartarotti non apparteneva alle Bn, ma alla polizia repubblicana, all’interno della quale comandava la Compagnia speciale autonoma, attiva a Bologna e provincia. Tartarotti fu processato dalla Corte d’Assise straordinaria di Bologna e tra i capi di imputazione vi era anche l’uccisione di Licurgo Fava, ma Tartarotti fu assolto per insufficienza di prove per questo capo di imputazione (v. Estremi e Note sui procedimenti). Va segnalato che a Tartarotti (che fu l’unico imputato davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna ad essere condannato a morte e la cui sentenza fu eseguita) vengono addossate molte uccisioni e stragi senza che egli ne sia stato effettivamente responsabile e che, analogamente, le Brigate nere vengono indicate spesso come colpevoli degli atti più truci e di quelli che più hanno lasciato un segno nella memoria pubblica. Talvolta la dicitura brigate nere o camicie nere è usata per indicare semplicemente i fascisti.
- Procedimento davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna contro Renato Tartarotti, nato a Mantova il 26/01/1916, comandante della Compagnia speciale autonoma della polizia della Rsi di stanza a Bologna, arrestato il 10/06/1945. Tra i numerosi capi di imputazione a carico di Tartarotti figura l’uccisione di Licurgo Fava (chiamato Lorenzo nella sentenza che inoltre ne data la morte al 23/09/1944), ma per questo fatto specifico Tartarotti fu assolto per insufficienza di prove. La sentenza condannò Tartarotti per altri reati alla pena di morte mediante fucilazione alla schiena. La condanna fu eseguita il 02/10/1945 al poligono di tiro di Bologna.
Scheda compilata da ROBERTA MIRA
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-28 12:37:46
Vittime
Elenco vittime
Fava Licurgo, nato a Medicina (BO) il 02/10/1906, colono. Antifascista negli anni del regime, fu arrestato e schedato a metà degli Anni Venti, ma all’inizio degli anni Trenta fu radiato dal casellario politico della Questura di Bologna; anche il padre fu schedato e vigilato. Durante la Resistenza la casa di Fava fu una base partigiana. Fu commissario di compagnia nella Resistenza e organizzatore dei mezzadri nelle lotte di rivendicazione economica. Riconosciuto partigiano nella 5ª brigata Matteotti Bonvicini dal 01/10/1943 al 29/09/1944.
Elenco vittime partigiani 1
Fava Licurgo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Renato Tartarotti
Nome Renato
Cognome Tartarotti
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile - I tedeschi eseguirono l’arresto di Fava durante il rastrellamento del 26 settembre 1944. - Secondo alcune fonti i fascisti provenienti da Bologna avrebbero fatto parte delle Brigate nere e a comandarle vi sarebbe stato Renato Tartarotti. Tuttavia Tartarotti non apparteneva alle Bn, ma alla polizia repubblicana, all’interno della quale comandava la Compagnia speciale autonoma, attiva a Bologna e provincia. Tartarotti fu processato dalla Corte d’Assise straordinaria di Bologna e tra i capi di imputazione vi era anche l’uccisione di Licurgo Fava, ma Tartarotti fu assolto per insufficienza di prove per questo capo di imputazione (v. Estremi e Note sui procedimenti). Va segnalato che a Tartarotti (che fu l’unico imputato davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna ad essere condannato a morte e la cui sentenza fu eseguita) vengono addossate molte uccisioni e stragi senza che egli ne sia stato effettivamente responsabile e che, analogamente, le Brigate nere vengono indicate spesso come colpevoli degli atti più truci e di quelli che più hanno lasciato un segno nella memoria pubblica. Talvolta la dicitura brigate nere o camicie nere è usata per indicare semplicemente i fascisti.
Note procedimento - Procedimento davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna contro Renato Tartarotti, nato a Mantova il 26/01/1916, comandante della Compagnia speciale autonoma della polizia della Rsi di stanza a Bologna, arrestato il 10/06/1945. Tra i numerosi capi di imputazione a carico di Tartarotti figura l’uccisione di Licurgo Fava (chiamato Lorenzo nella sentenza che inoltre ne data la morte al 23/09/1944), ma per questo fatto specifico Tartarotti fu assolto per insufficienza di prove. La sentenza condannò Tartarotti per altri reati alla pena di morte mediante fucilazione alla schiena. La condanna fu eseguita il 02/10/1945 al poligono di tiro di Bologna.
Nome del reparto Pubblica Sicurezza
Memorie
Memorie legate a questa strage
luogo della memoria a Medicina (BO): una strada è intitolata a Licurgo Fava.
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Medicina (BO): una strada è intitolata a Licurgo Fava.
Descrizione: Una strada è intitolata a Licurgo Fava.
lapide a Medicina, palazzo comunale
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Medicina, palazzo comunale
Descrizione: lapidario inaugurato nel 1948 dei caduti della seconda guerra mondiale e di condanna del nazifascismo in cui compare Licurgo Fava.
lapide a Medicina, palazzo comunale
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Medicina, palazzo comunale
Anno di realizzazione: 1965
Descrizione: lapide che riporta la motivazione della concessione della medaglia d’oro a Licurgo Fava posta nel 1965.
lapide a Medicina (BO), chiesa di San Mamante
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Medicina (BO), chiesa di San Mamante
Anno di realizzazione: 1947
Descrizione: lapide posta nel 1947 dai «compagni di lotta» sul luogo dell’uccisione di Licurgo Fava.
monumento a Bologna, piazza del Nettuno
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, piazza del Nettuno
Descrizione: sacrario dei caduti partigiani; vi è ricordato Licurgo Fava.
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Licurgo Fava è stato insignito di medaglia d’ora al valor militare alla memoria nel 1962