Valle di San Floriano Marostica 29-04-1945

(Vicenza - Veneto)

Descrizione

Località Valle di San Floriano, Marostica, Vicenza, Veneto

Data 29 aprile 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 4

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini anziani 1

Numero vittime donne 3

Numero vittime donne bambine 1

Numero vittime donne adulte 1

Numero vittime donne anziane 1

Descrizione: Il 28.4.45, alle 20:30, la X^ Mas presente a Marostica (Btg. Alpini “Valanga” e 2° e 3° Gruppo d’Artiglieria “Da Giussano” e “S. Giorgio”) si arrende alle forze partigiane e al CLN locale. Lo stesso giorno, per impedire ai tedeschi di salire verso l’Altopiano i partigiani della Brigata “Giovane Italia si scontrano tra le colline di S. Benedetto e Borgo Berga, e quelli delle “Fiamme Rosse” in loc. Remeston di S. Caterina di Lusiana nella “Battaglia di Monte Canotto del Cunchele”. Nella notte tra il 28 e il 29 si arrende a Marostica anche una colonna tedesca. Del mattino di domenica 29 aprile i partigiani combattono appoggiati dalla popolazione valida, compresi i parroci (armati di bastoni, forche e qualche fucile) anche in Valle S. Floriano, ma nel primo pomeriggio, per rappresaglia, in Via Sedea i tedeschi penetrano nell'abitazione della famiglia Tasca e uccidono padre, madre, figlia e nipote: saccheggiano e danno tutto alle fiamme, corpi compresi. Sempre il 29, tra Breganze e S. Giorgio di Perlena, una colonna composta da circa 80 tedeschi, preceduti da un carro armato tenta di raggiungere Salcedo e l’Altopiano, ma gli uomini della Brigata “Martiri di Granezza” si oppongono riuscendo a far retrocedere i tedeschi. Nel tardo pomeriggio del 29 i tedeschi tentano di salire per la vallata del Laverda, con un carro “tigre”, ma all’altezza della Val Piglia, presso Contrà Predemaule di Sopra – Contrà Stabile di Sotto, i tedeschi trovano la strada interrotta: i partigiani l’hanno fatta saltare assieme ad alcuni ponticelli. Scontri anche a Mason, Crosara S. Luca, Mure di Molvena e, all’alba del 30 aprile, in Valletta dell’Erta, località “Gorghi Scuri”, ancora a Crosara S. Luca, loc. Casanova alle Grizze, in zona Predipaldo e Contrà Brombe di Conco. Il 2 maggio, un gruppo di abitanti di S. Caterina di Lusiana, intenti a riattivare la strada in località Ciglio, vengono improvvisamente assaliti da un gruppo di tedeschi in ritirata. Il pronto intervento dei partigiani permette di catturare tutti i tedeschi.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione,stupro

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: ritirata
--> Per saperne di più sulle tipologie

Annotazioni: In quei giorni i tedeschi tentano in tutti i modi di salire sull’Altopiano dei 7 Comuni, sia nel tentativo di posizionarsi sulle postazioni difensive della “Linea Blu” realizzata dalla Todt, che successivamente, vista l’impraticabilità della cosa, per dirigersi verso il Trentino. I partigiani, da parte loro, hanno l’ordine di impedire che ciò avvenga, sia al fine di obbligare i tedeschi ad incanalarsi nelle due valli maggiori (dell’Astico e del Brenta), più facilmente controllabili e attaccabili dall’aviazione Alleata e dai reparti partigiani, che per limitare i saccheggi e le violenze contro la popolazione, i paesi e le contrade della pedemontana e dell’Altopiano.
In questi ultimi giorni di lotta, la fucilazione da parte partigiana, e talvolta la rabbia scaricata della stessa popolazione contro molti soldati tedeschi catturati, trova le sue motivazioni nelle violenze gratuite perpetrate dai tedeschi in ritirata e dal loro utilizzo della “tecnica della civetta”; infatti, in non poche situazioni i tedeschi fingono la resa per poi aprire improvvisamente il fuoco contro i patrioti scatenando così successivamente l’ira partigiana.

Scheda compilata da Pierluigi Dossi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-03 00:00:24

Vittime

Elenco vittime

1. Crestani Anna in Tasca, nata a Vallonara, cl. 1883;
2. Gazzola Antonia, nata a Marostica, cl. 1944 (5 mesi);
3. Tasca Bianca in Gazzola, nata a Marostica, cl. 1918;
4. Tasca Volpini Antonio, nato a Marostica, cl. 1882; patriota della Brigata “Giovane Italia”;

Elenco vittime civili 3

1. Crestani Anna in Tasca, nata a Vallonara, cl. 1883;
2. Gazzola Antonia, nata a Marostica, cl. 1944 (5 mesi);
3. Tasca Bianca in Gazzola, nata a Marostica, cl. 1918;

Elenco vittime legate a partigiani 1

4. Tasca Volpini Antonio, nato a Marostica, cl. 1882; patriota della Brigata “Giovane Italia”;

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Gerhard Schmidt

    Nome Gerhard

    Cognome Schmidt

    Ruolo nella strage Autore

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile Per aver partecipato all’uccisione di Francesco e Lino Crestani, e probabilmente anche alla Strage dei Tasca, sono catturati e fucilati la sera del 30.4.45, a Crosara di Marostica, dai partigiani della Brigata “Fiamme Rosse” del Gruppo Brigate “7 Comuni”

  • K. Becher Peldwebel

    Nome K. Becher

    Cognome Peldwebel

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile Per aver partecipato all’uccisione di Francesco e Lino Crestani, e probabilmente anche alla Strage dei Tasca, sono catturati e fucilati la sera del 30.4.45, a Crosara di Marostica, dai partigiani della Brigata “Fiamme Rosse” del Gruppo Brigate “7 Comuni”

  • Werner Friedemann

    Nome Werner

    Cognome Friedemann

    Ruolo nella strage Autore

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile Per aver partecipato all’uccisione di Francesco e Lino Crestani, e probabilmente anche alla Strage dei Tasca, sono catturati e fucilati la sera del 30.4.45, a Crosara di Marostica, dai partigiani della Brigata “Fiamme Rosse” del Gruppo Brigate “7 Comuni”

Memorie
Bibliografia


“Zaira” Meneghin Maina, Tra cronaca e storia. La Resistenza nel Vicentino, Ed. Teti, Segrate (Mi) 1989.
Giulio Vescovi, Resistenza nell’Alto Vicentino. Storia della Divisione Alpina “Monte Ortigara” 1943-1945, Ed. La Serenissima, Vicenza 1975 e 1997.
Pierantonio Gios, Resistenza, Parrocchia e Società nella diocesi di Padova 1943-1945, Ed. Marsilio-Ivsrec, Venezia 1981.
Pierantonio Gios, Controversie sulla Resistenza ad Asiago e in Altopiano, Ed. Tip. Moderna, Asiago 1999.
Pierantonio Gios, Clero, Guerra e Resistenza nelle relazioni dei Parroci, Ed. Tip. Moderna, Asiago (VI) 2000.
Benito Gramola (a cura di), Tullio Carlesso. Da Marsan alla Cabianca. Vicende dei patrioti del battaglione “Vanin” (Brigata “Giovane Italia”), Fara Vicentino 2015.
Elena Carano, Oltre la Soglia. Uccisioni di civili nel Veneto 1943-1945, Ivsrec, Padova 2007.
Benito Gramola, Tino Marchetti, Maria Grazia Rigoni, “Tu che passi sosta e medita”. Monumenti, cippi e lapidi della Resistenza sull’Altopiano, Ed. AVL, Quaderno n° 3, Vicenza 2003.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ASVI , CLNP, b. 9 fasc. 2;
ASVI, Danni di Guerra, b. 96, fasc. 6076;
Archivio privato Vescovi-Residori, relazione 2° Btg., Brigata “Fiamme Rosse”;