Viale G. Mazzini, Vignola, 28.11.1944

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Viale G. Mazzini, Vignola, Vignola, Modena, Emilia-Romagna

Data 28 novembre 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Nella seconda metà di ottobre del 1944 le prospettive dell’insurrezione generale alimentano le speranze della Resistenza modenese, ma i soldati tedeschi e i fascisti più intransigenti non smettono di alimentare le difese della Linea Gotica e di assestare colpi all’organizzazione partigiana. Le Brigate Nere e i militi della RSI non cessano l’attività di spionaggio e i tentativi di infiltrazione nella rete della Resistenza e trasformano ogni possibilità di accesso alle informazioni sui “ribelli” in un’occasione di vendetta nei confronti dei “traditori” dell’Italia fascista. Nella “Bassa” modenese i preparativi per l’insurrezione s’intrecciano alla consueta attività dei GAP e delle SAP, ma nella seconda decade di novembre il Proclama del Generale Alexander invita i partigiani a rinviare la marcia di avvicinamento alle città e restituisce fiducia alle forze nazi-fasciste. All’alba del 28 novembre 1944 il partigiano Alcide Martinelli viene impiccato all’inizio di Viale Mazzini, nel centro di Vignola: l’orribile visione del corpo senza vita del diciottenne di Spilamberto sconvolge la comunità del paese e induce diverse persone a impegnarsi per rimuovere quanto prima il patibolo, ma i fascisti custodiscono con violenza la scena del crimine e impediscono per ore ai parenti di recuperare la salma. Il cadavere di Martinelli viene tolto dalla forca su iniziativa del fratello invalido, ma i fascisti che sorvegliano il patibolo tornano sul luogo dell’impiccagione, costringono i parenti ad appendere di nuovo la salma e tengono comportamenti violenti nei confronti della famiglia dell’ucciso. Solo l’azione decisa della cognata Giovanna Rinaldi consente il recupero del corpo di Alcide e prepara lo scenario per la sepoltura.

Modalità di uccisione: impiccagione

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La comunità vignolese conserva lo shock che il 28 novembre 1944 ha accompagnato il risveglio di tutti coloro che abitavano nel centro del paese. Le testimonianze dei sopravvissuti e i diari dei tempi di guerra sottolineano l’orrore che la visione del corpo inerte di Alcide Martinelli ha suscitato nei civili.

Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-27 21:43:01

Vittime

Elenco vittime

1. Alcide Martinelli: nato a Spilamberto il 10 giugno 1926, figlio di Giuseppe e Stella Vandelli, residente a Spilamberto, garzone di un casaro, partigiano. Nella primavera del 1944 decide di non presentarsi alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale Italiana e trova un impiego saltuario al servizio di una piccola azienda casearia. I contatti con alcuni partigiani di Spilamberto lo avvicinano alla Resistenza e il 10 maggio 1944 entra nella Brigata “Walter Tabacchi” come staffetta: cerca di non esporsi troppo, ma un giorno si reca in missione nel territorio di Solignano e danneggia uno dei copertoni della bicicletta. L’assistenza di un meccanico antifascista lo fa cadere nel sospetto dei delatori e provoca il suo arresto: condotto nel carcere vignolese di Villa Santi, Martinelli viene impiccato il 28 novembre 1944 nel centralissimo Viale Mazzini. La sua sorte è un macabro monito per i vignolesi che si oppongono alla RSI e all’occupazione tedesca.

Elenco vittime partigiani 1

Alcide Martinelli

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Kommandantur Vignola

Tipo di reparto: Wehrmacht

GNR, distaccamento di Vignola

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Viale G. Mazzini, Vignola

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Viale G. Mazzini, Vignola

    Descrizione: Alcide Martinelli è ricordato da una lapide affissa sotto il portico della vecchia Cassa di Risparmio di Vignola, vicinissima al luogo del patibolo.

Bibliografia


Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 588.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti