Tretto Schio 27-12-1944 – 1-1-1945

(Vicenza - Veneto)

Descrizione

Località Tretto, Schio, Vicenza, Veneto

Data 26 dicembre 1944 - 1 gennaio 1945

Matrice strage Fascista

Numero vittime 4

Numero vittime uomini 4

Numero vittime uomini adulti 4

Descrizione: La sera del 26 dicembre 1944 una squadra delle Brigate Nere di Schio catturò, in prossimità delle industrie Saccardo, i partigiani “Tigre” Ferruccio Riccardo Bravo e “Tokio” Giuseppe Reghellin. I due erano ospitati dalla famiglia del custode dell’impianto industriale. “Tigre” era da tempo ricercato dai fascisti: già tra il 3 e il 4 dicembre 1944 una retata nel comune di Santorso, che aveva portato all’arresto di 6 uomini, aveva avuto come obbiettivo la cattura di Ferruccio Riccardo Bravo. I 6 uomini arrestati, infatti, erano stati duramente interrogati sugli spostamenti di “Tigre” prima di essere rilasciati. Intorno al 20 dicembre 1944, poi, la Brigata Nera di Schio era penetrata in casa di “Tigre” dove il di lui padre Riccardo era stato minacciato e derubato di viveri e oggetti personali.
Quando il 26 dicembre 1944, in seguito ad un conflitto a fuoco tra fascisti e partigiani, “Tigre” venne catturato, fu subito passato per le armi. “Tokio”, invece, venne tradotto a Schio dove subì orrende torture. L’obbiettivo degli aguzzini fascisti era la dislocazione delle truppe nei dintorni di Schio. “Tokio” non poté resistere alle torture ed acconsentì ad accompagnare, nella notte tra il 31 dicembre 1944 e il 1 gennaio 1945, una pattuglia fascista nella zona di Piane. La sera dell’ultimo giorno del 1944 la Brigata Nera di Schio catturò nella sua casa il giovane “Febo” Disma Dall’Alba, unitosi ai partigiani nonostante fosse inabile a causa di una artrosi deformante. Molto probabilmente i fascisti riuscirono a catturarlo facilmente proprio perché “Febo” risultò impacciato nel darsi alla fuga; portatolo in località Progresso, vicino alla fabbrica Saccardo, venne ucciso. I brigatisti si fecero accompagnare da “Tokio” nella zona di Piane in prossimità di un bunker scavato sottoterra dove si erano rifugiati alcuni partigiani. Questi all’arrivo dei fascisti si trovavano fortuitamente all’esterno, intenti a preparare un nuovo nascondiglio per l’inverno; “Tokio” che accompagnava i rastrellati tossì per avvertire i suoi compagni. I partigiani riuscirono a fuggire e anche “Tokio” tentò di liberarsi ma venne ucciso, nelle prime ore del nuovo anno, dai fascisti che lo avevano catturato.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio

Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da Piero Casentini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-24 14:40:15

Vittime

Elenco vittime

1. Bravo Ferruccio Riccardo “Tigre” e “Bedin”, di Riccardo e Greselin Teresa. Nato a Tretto l’1/8/1922. Partigiano combattente.
2. Dall’Alba Disma “Febo”, di Adriano e Costabeber Oliva. Nato a Tretto il 16/10/1927. Partigiano combattente.
3. Reghellin Giuseppe “Tokio”, nato a Tretto il 21/12/1923. Partigiano combattente.
4. Ghisellin “Mario”

Elenco vittime partigiani 4

1. Bravo Ferruccio Riccardo “Tigre” e “Bedin”, di Riccardo e Greselin Teresa. Nato a Tretto l’1/8/1922. Partigiano combattente.
2. Dall’Alba Disma “Febo”, di Adriano e Costabeber Oliva. Nato a Tretto il 16/10/1927. Partigiano combattente.
3. Reghellin Giuseppe “Tokio”, nato a Tretto il 21/12/1923. Partigiano combattente.
4. Ghisellin “Mario”

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


Luca Valente, Una città occupata. Schio – val Leogra settembre 1943 – aprile 1945, vol. III, edizioni Menin, Schio, 2000; pp. 53-54.

Emilio Trivellato, Valerio Caroti, Domenico Baron, Remo Grendene, Giovanni Cavion (a cura di), Quaderni della Resistenza Schio, grafiche Marcolin, S. Vito di Leguzzano (VI), 1979; pp. 161, 243, 439.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti