CONTEA DICOMANO 07.07.1944

(Firenze - Toscana)

Descrizione

Località Contea e Capraia, Dicomano, Firenze, Toscana

Data 7 luglio 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 4

Numero vittime uomini 4

Numero vittime uomini adulti 3

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: Il comune di Dicomano in val di Sieve sin dalla fine del giugno 1944 è teatro di requisizioni e rastrellamenti tedeschi, nonché di attività di bande partigiane. Già ai primi di luglio, a seguito di uno scontro armato con i partigiani tra Monte e Santa Lucia vengono catturati come ostaggi 14 persone del luogo, poi rilasciate grazie all'intervento di don Mario Faggi pievano di Dicomano. Il 7 luglio 1944 a Contea, località tra Montebonello e Rufina, quattro contadini vengono casualmente visti da un tedesco intento a lavarsi nel torrente Sieve mentre asportano alcune bombe da una cassa di munizioni di provenienza non nota. I quattro probabilmente intendono usare gli ordigni per pescare, ma sono accusati invece di volerli portare ai partigiani. Dopo esser stati fermati, ai contadini viene intimato di scavare una fossa. Probabilmente infastidito dalle numerose e reiterate suppliche che gli rivolgono per aver salva la vita, il soldato tedesco li fredda a colpi di pistola. Subito dopo l'eccidio, una ventina di persone rastrellate in zona viene condotta dai militari sul luogo dell'uccisione dei quattro contadini per prendere visione, come monito, di quanto accaduto. I militari tedeschi, venuti nel frattempo a conoscenza che una delle quattro vittime, Albino Cecchini, era fratello del partigiano Armando Cecchini ucciso in località Fungaia il 20 luglio, decidono di recarsi presso l'abitazione del Cecchini in località Capraia, nella parrocchia di Celle dove stermineranno tutti i presenti (vedi scheda).

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
--> Per saperne di più sulle tipologie

Annotazioni: Altre ricostruzioni dell'episodio riferiscono che i tedeschi sorpresero con la cassa di munizioni solo il contadino Albino Cecchini in località San Detole, poi ucciso assieme agli altri tre contadini fermati a Contea.

Scheda compilata da Francesco Fusi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2021-01-04 11:05:10

Vittime

Elenco vittime

Cecchini Albino fu Antonio e fu Neverini Rosa, nato a Vicchio (Firenze) il 10/10/1917, mezzadro.
Martelli Francesco di Dante e di Pierozzi Leonora, nato a Pelago (Firenze), 32 anni, meccanico.
Tanini Gino di Giuseppe e di Violanti Marianna, nato a Rufina (Firenze) il 26/01/1911.
Tanini Giuseppe fu Cesare e fu Guidi Rosa, nato a Rufina (Firenze) il 25/07/1869.

Elenco vittime civili 4

Cecchini Albino.
Martelli Francesco.
Tanini Gino.
Tanini Giuseppe.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • cippo a Dicomano, Contea

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Dicomano, Contea

    Anno di realizzazione: 1945

    Descrizione: I comuni di Dicomano e di Rufina in occasione del primo anniversario dell\'eccidio eressero in località Contea un cippo riportante i nomi delle quattro vittime di Contea e di quelle di Capraia.

Bibliografia


Gianluca Fulvetti, Uccidere i civili. Le stragi nazifasciste in Toscana (1943-1945), Carocci, Roma, 2009, pp. 191-192.
Giulio Villani (a cura di), Preti fiorentini. Giorni di guerra 1943-1945. Lettere al Vescovo, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1992, pp. 430-441.

Sitografia


http://resistenzatoscana.org/monumenti/dicomano/cippo_di_contea/
http://www.comune.dicomano.fi.it/opencms/opencms/Contenuti/Comunicati/2013/Aprile/Evento_9672.html?pagename=9109
http://www.perunaltracitta.org/la-citta-invisibile/geografia-degli-eccidi-nazifascisti-a-firenze/
http://www.regione.toscana.it/storiaememoriedel900/eccidi-nazifascisti/geografia/firenze/

Fonti archivistiche

Fonti

ASC Dicomano, b. 224, 1946, ECA, f. “Vittime civili della guerra. Partigiani, reduci, deportati civili”; ivi, Serie IV, 1945, categoria I, f. 24 “CLN Varie”.
CSIT, AUSSME, N1/11, b. 2132