CAMPIGLIOLA MANCIANO 20.05.1944

(Grosseto - Toscana)

Descrizione

Località Campignola, Manciano, Grosseto, Toscana

Data 20 maggio 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: In seguito all’espansione primaverile del movimento partigiano e al fallimento dei bandi d’arruolamento nell’esercito della RSI, nel mese di maggio 1944 i nazifascisti organizzarono una serie di rastrellamenti nel sud della provincia, per porre fine all’intensa guerriglia condotta dagli autonomi del 7. Gruppo Bande del Raggruppamento Monte Amiata e dalla Banda “Arancio Montauto” (BAM). Il 7 maggio 1944, nel corso di un agguato condotto dalla 98. Legione GNR, cadde a Murci il capo della banda locale Luigi Canzanelli, ucciso insieme al suo attendente Giovanni Conti. Dopo questo primo duro colpo assestato al 7. Gruppo Bande, il 20 maggio 1944 i nazifascisti organizzarono un massiccio rastrellamento nella zona di Monte Maggiore-Montauto a Manciano, teso a smantellare la BAM. Tre colonne, provenienti rispettivamente da Orvieto (lungo la SS 74), Viterbo (lungo la rotabile Farnese-Manciano) e dalla direttrice Scansano-Manciano, attaccarono il campo della BAM dopo aver pianificato attentamente l’operazione, che vide anche il coinvolgimento del Lehrstab für Bandenkämpfung del capitano Seifert. Prima ancora dell’attacco un gruppo di nazifascisti si era infiltrato nell’area controllata dai partigiani, sorprendendone alcuni in località “Quattro strade”, intenti al rifornimento di acqua presso una fonte. Adelio Ricci, combattente della Bam originario del viterbese, fu catturato e condotto al comando tedesco della Campigliola (Manciano). Interrogato e sottoposto a brutali torture, rifiutò di fornire qualsiasi informazione sulla dislocazione della sua formazione, prima di essere trascinato ai piedi di un olivo dove fu impiccato. Un sacrificio che gli è valso la medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria. In seguito al rastrellamento del 20 maggio la BAM si sciolse e il suo comandante, Sante Arancio, si nascose e tornò a Manciano dopo il passaggio del fronte. Meno di un mese dopo (12 giugno 1944) l’area di Manciano fu liberata dagli Alleati.

Modalità di uccisione: impiccagione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Per questo episodio non fu mai avviato alcun procedimento giudiziario.

Scheda compilata da Marco Grilli
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-05 22:27:14

Vittime

Elenco vittime

Ricci Delio, nato l’8/03/1925 a Montefiascone (Viterbo), bracciante, partigiano nella Banda “Bartolomeo Colleoni” operante nell’area teverina del viterbese e dell’orvietano, trasferitosi dal marzo 1944 nella Banda “Arancio Montauto” (BAM), dove comandava un reparto posto al centro dell’area in cui operava la formazione. Ricci fu riconosciuto partigiano combattente caduto della BAM.

Elenco vittime partigiani 1

Ricci Delio.

Responsabili o presunti responsabili
Memorie

Memorie legate a questa strage

  • cippo a Manciano

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Manciano

    Anno di realizzazione: 1953

    Descrizione: Il 6 settembre 1953 a Manciano è stato inaugurato un cippo dedicato ai “Caduti per la libertà”, commissionato dall’amministrazione comunale e realizzato dallo scultore Marcello Legaluppi. Il monumento intende onorare la memoria di tutte le vittime della guerra di Liberazione. A Delio Ricci è stata dedicata una via a Montefiascone (Viterbo).

  • museo a Grosseto, ISGREC

    Tipo di memoria: museo

    Ubicazione: Grosseto, ISGREC

    Descrizione: Mostra permanente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec): “Stragi nazifasciste nella provincia di Grosseto”, visitabile presso la sede dell’Isgrec in Via de’ Barberi 61, Grosseto.

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Anno di realizzazione: 1990

    Descrizione: A Delio Ricci è stata conferita la medaglia d’argento al Valor Militare (alla memoria), tramutata il 20 ottobre 1990 in quella d’oro.

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Descrizione: Croce di bronzo al Valor Militare al Comune di Manciano.

  • onorificenza alla città a

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Descrizione: Croce di guerra al Valor Militare al Comune di Manciano.

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Ogni anno, in occasione della ricorrenza della Festa del lavoro (1° maggio), l’amministrazione comunale di Manciano organizza un corteo e una celebrazione ufficiale di fronte al cippo ai “Caduti per la libertà”, onorando la memoria delle vittime della guerra di Liberazione.

Bibliografia


Giulietto Betti, Franco Dominici, Banda Armata Maremmana. La Resistenza, la guerra e la persecuzione degli ebrei a sud di Grosseto (1943-’44), Effigi, Arcidosso, 2014, pp. 135-145.
Nicola Capitini Maccabruni, La Maremma contro il nazifascismo, La Commerciale, Grosseto, 1985, pp. 64-66, 139-140.
Luciano Casella, La Toscana nella guerra di liberazione, La Nuova Europa Editrice, Carrara, 1972, pp. 189-199.
Paola Ciripicchio (a cura di), Figura di un protagonista della Resistenza viterbese: Delio Ricci, Viterbo, fascicolo a stampa, 1984.
Comune di Manciano, Il Comune di Manciano nel Ventennale della Liberazione, Ctln, Manciano, 1964.
Comitato per le celebrazioni del XX della Resistenza, La Provincia di Grosseto alla macchia. Atti e documenti delle formazioni partigiane e del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale, Amministrazione provinciale, Grosseto, 1965, pp. 29-34.
Comune di Manciano, Comune di Manciano. 30° della Resistenza e della Liberazione, senza editore, Manciano, 1974.
Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, 1943-’45, La liberazione in Toscana. La storia, la memoria. Testimonianze, ricordi dai comuni toscani, Giampiero Pagnini editore, Firenze, 1994, p. 122.
Franco Dominici, “In ricordo di Delio Ricci, medaglio d’oro al Valor Militare alla memoria”, in “Il Nuovo Corriere del Tufo”, anno II, n° 12, dicembre 2014.
Franco Dominici, Cronologia degli eventi: dal settembre 1943 alla liberazione di Manciano in La guerra di Liberazione e il territorio di Manciano. Cronologia, documenti, immagini. Settantesimo della Liberazione nazionale (25 aprile 1945-25 aprile 2015), Anpi-Manciano, 2015, pp. 39, 63.
Nazzareno Mariotti, Patrioti e partigiani nel Lazio. Cellere e Canino liberati, Edizioni Cultura, Viterbo, 1994, pp. 76, 89.
Giuseppe Verni, Cronologia della Resistenza in Toscana, Roma, Carocci, 2005, cd allegato.

Sitografia


www.anpi.it
www.grossetocontemporanea.it
www.isgrec.it

Fonti archivistiche

Fonti

AS Grosseto, Fondo R. Prefettura, b. 797, f. Relazioni della Resistenza.
ISGREC, Fondo Anpi, Serie I, b. 39, Documenti formazione partigiana Manciano.
ISGREC, Fondo Anpi, Serie I, b. 49, Documenti per ricerche storiche, Pp1, Elenco dei Caduti di guerra nel territorio del Comune di Manciano.
ISGREC, Fondo Anpi Grosseto, Serie II, b. 2, Manoscritto di Sante Arancio del 24 luglio 1944.
ISGREC, Fondo Franco Dominici, Relazione della Banda Arancio Montauto.
ISGREC, Fondo Resistenza in Maremma, v. 4 Fondo Capitini-Maccabruni, Cartografia.
ISRT, Fondo Luigi Micheletti – GNR, Mattinali del comando generale GNR, 08/06/1944.
ISRT,Fondo Miscellanea di piccoli fondi privati, Carte Banda Arancio Montauto.