CAMPAGNOLA E TUOROFUNARO MARZANO APPIO 10.10.1943

(Caserta - Campania)

Descrizione

Località Campagnola e Tuorofunaro, Marzano Appio, Caserta, Campania

Data 10 ottobre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 7

Numero vittime uomini 7

Numero vittime uomini adulti 3

Numero vittime uomini anziani 4

Descrizione: A Campagnola, il 10 ottobre 1943, poco dopo le 10.00, una pattuglia composta da cinque soldati tedeschi arrivò nella piazza ed iniziò a perlustrare l’abitato in cerca di beni da razziare. Da un’abitazione giunse il grugnito di un maiale. Al suo interno viveva un’anziana inferma la quale, udendo il frastuono provocato dai soldati che tentavano di sfondare il portone d’ingresso col calcio dei fucili, iniziò a gridare nel tentativo di farli allontanare. Le urla furono udite dal figlio che, poco distante, stava lavorando il suo orto. Questi da poco tempo era tornato in paese dopo aver partecipato alla Campagna di Russia e covava un profondo risentimento nei confronti dei tedeschi. Egli conservava in un tascapane alcune bombe che non aveva consegnato. Giunto nei pressi della sua abitazione, lanciò una o due bombe provocando il ferimento di uno dei militari che non risposero al fuoco ma si limitarono a prelevare il ferito e a lasciare immediatamente l’abitato. Nel pomeriggio, verso le 15.00, scattò la rappresaglia: numerosi soldati tedeschi, infatti, circondarono la frazione; gran parte degli uomini, temendo la ritorsione, si era messa in salvo nei castagneti circostanti. All’ingresso della frazione tre uomini vennero colpiti da raffiche di mitragliatrici. Uno di essi fu ucciso. In un’altra zona del paese un invalido di 39 anni fu raggiunto da una raffica di mitra mentre stava raccogliendo dei fichi su un albero.
Durante il rastrellamento, i soldati fecero uscire con violenza dalle abitazioni anche le donne, gli anziani e i bambini. Vennero prelevati sei uomini che non erano riusciti a fuggire perché anziani o invalidi. Uno di essi, vedovo, si salvò perché i suoi nove figli gli fecero scudo e implorarono i soldati di risparmiarlo. Mentre un gruppo di soldati saccheggiava ed incendiava alcune abitazioni, venne formato un plotone di esecuzione. Prima della fucilazione, uno di essi, senza ricevere alcun ordine dal comandante, scaricò una raffica di mitra su un rastrellato. Un altro uomo fu risparmiato per seppellire i cadaveri. Pochi minuti dopo, a Tuoro Funaro, circa 2 km da Campagnola, venne freddato un altro civile. In totale, le vittime della rappresaglia tedesca furono sette.
Le dichiarazioni rilasciate ai Carabinieri nel 1945, tuttavia, offrono una chiave di lettura completamente diversa sulla forma di reazione civile nei confronti dei tedeschi: infatti, i testimoni dichiararono che la bomba fu lanciata contro un automezzo tedesco in transito per l’abitato e non in seguito alla requisizione. Una versione, quest’ultima, che indurrebbe ad ipotizzare un’azione simile, per certi versi, a quella di Bellona del 6 ottobre (v. scheda).

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione

Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: TMT Napoli f. n. 595/68; Sent. G.I. del 28/06/1968: non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Loffredo Paolo, De Quattro Luigi)

TMT Napoli f. n. 634/68; Sent. G.I. del 28/06/1968: non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: De Quattro Paolo)

TMT Napoli f. n. 635/68; Sent. G.I. del 28/06/1968: non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Martino Antonio)

TMT Napoli f. n. 636/68; Sent. G.I. del 28/06/1968: non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Marcello Giacomo, Martino Patrizio)

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): A livello locale non vi è stato mai alcun impegno da parte delle amministrazioni comunali e dei cittadini per ricordare quei tragici eventi. Solo nel 2003 si è tenuto un incontro/dibattito sui fatti. La vicenda di Campagnola rappresenta un tipico esempio di “rimozione della memoria”.

Scheda compilata da Giuseppe Angelone
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-08 13:45:19

Vittime

Elenco vittime

De Quattro Luigi
De Quattro Vincenzo
Loffreda Paolantonio
Marcello Giacomo
Martino Antonio
Martino Patrizio
De Quattro Paolo

Elenco vittime civili 7

De Quattro Luigi
De Quattro Vincenzo
Loffreda Paolantonio
Marcello Giacomo
Martino Antonio
Martino Patrizio
De Quattro Paolo

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Marzano Appio

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Marzano Appio

    Descrizione: Stele commemorativa

Bibliografia


Giuseppe Capobianco, Il recupero della memoria. Per una storia della Resistenza in Terra di Lavoro - autunno 1943, Edizioni scientifiche italiane, Napoli, 1995

Giuseppe Capobianco, La giustizia negata. L’occupazione nazista in Terra di Lavoro dopo l’8 settembre 1943, Centro Corrado Graziadei, Caserta, s. d. [1989]

Felicio Corvese (a cura di), Erba rossa. Mostra documentaria e fotografica sulle stragi naziste del 1943 in Campania, catalogo, Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi”, Napoli, 2003

Felicio Corvese, La guerra nazista contro i civili dell’autunno 1943 nella Campania settentrionale, in «Resistenza/Resistoria», cit., terza serie, 2007-2008, pp. 117-139

Marco De Angelis, Alcune note sulla guerra ai civili nel Casertano: la strage di Campagnola (Marzano Appio), in «Meridione. Sud e Nord nel Mondo», a. VI, n. 3-4, 2006, pp. 252-262.

Gabriella Gribaudi, Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste. Napoli e il fronte meridionale 1940-44, Bollati Boringhieri, Torino, 2005

Antonietta Gilda Paolino, Nelle retrovie casertane della linea Gustav, in «Meridione. Sud e Nord nel Mondo», a. VIII, n. 1, 2008, pp. 169-186

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

AUSSME, N 1/11, b. 2133
CPI, 10/32