Masseria De Rienzo, Capua, 5/10/1943

(Caserta - Campania)

Descrizione

Località Masseria De Rienzo, Capua, Caserta, Campania

Data 5 ottobre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 12

Numero vittime uomini 12

Numero vittime uomini adulti 4

Numero vittime uomini anziani 3

Numero vittime uomini senza informazioni 5

Descrizione: Ubicata sulla linea difensiva tedesca Viktor, l’antica città di Capua, tra la fine di agosto e gli inizi di settembre del 1943, divenne uno dei maggiori punti strategici per i piani di avanzata delle forze anglo-americane, pronte a sbarcare a Salerno, ed un caposaldo della difesa tedesca. La presenza di un campo di volo, di numerose caserme, del Pirotecnico e dei ponti per l’attraversamento del fiume Volturno furono determinanti in tal senso. Le forze aeree alleate infierirono numerose volte sulla città con una serie di bombardamenti, tra cui quello del 9 settembre fu uno tra i più devastanti dell’intero territorio peninsulare (75% di distruzioni e oltre 1.000 vittime). Gli obiettivi erano i ponti sul fiume, che verranno solo scalfiti dalle tonnellate di bombe sganciate e saranno minati e fatti saltare in aria dai genieri tedeschi il 2 ottobre. Il Comando Supremo della Wehrmacht, sulla scorta delle indicazioni dello stesso Hitler, aveva stabilito l’applicazione di una tattica dilatoria che prevedeva di mantenere la postazione difensiva Viktor almeno fino al 15 ottobre, al fine di consentire l’allestimento delle linee Bernhardt e, soprattutto, Gustav. Tra la fine di settembre e la prima decade di ottobre 1943, il territorio capuano fu teatro di numerosi episodi di violenza su civili e militari sbandati, proprio nei giorni in cui la pressione alleata si fece più incalzante.
Il 4 ed il 5 ottobre, alcuni militari e civili organizzarono piccoli gruppi di “partigiani” (dicitura presente nella motivazione della Medaglia d’Oro al Merito Civile), il cui potenziale bellico era caratterizzato da armi saccheggiate nel Pirotecnico, nello spolettificio e nelle caserme, attuando numerose azioni di disturbo contro i tedeschi. In città già da tempo erano presenti nuclei antifascisti clandestini, formati da socialisti, comunisti, liberali e popolari. Agli scontri a fuoco parteciparono anche militari sbandati, alcuni dei quali perirono nel corso delle azioni.
In esecuzione dell’ordinanza emanata nella giornata del 4 dal comando del XIV. Panzerkorps, che stabiliva l’evacuazione di tutta la popolazione in una fascia profonda 5 km dalla linea Viktor (Volturno), prevedendo la fucilazione per tutti coloro che si fossero trovati in quell’area dopo il termine stabilito, numerose pattuglie iniziarono a perlustrare il territorio intimando ai pochi civili ancora rimasti, per lo più anziani ed invalidi, di abbandonare le abitazioni o i ricoveri.
In seguito alle azioni resistenziali, nelle quali numerose furono le vittime tedesche, scattò una feroce ed indiscriminata rappresaglia.
Il 5, vennero catturate 12 persone, tra cui 8 civili e 4 militari rimasti ignoti. Concentrati presso Porta Roma, furono portati in periferia, alla masseria De Rienzo, in via Brezza n. 21. Undici furono uccisi con un colpo di pistola alla nuca. L’ultimo, costretto a scavare due fosse, fu colpito al petto. Tutti i cadaveri vennero occultati, 6 per ogni fossa, e ritrovati solo il 22 ottobre.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: minamenti e esplosioni

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: Responsabili delle uccisioni potrebbero essere stati soldati appartenenti al I./Panzer Grenadier Regiment 2 HG, in quanto nei primi giorni di ottobre la località era inserita nel settore di competenza di questa unità, come si evince anche dalla cartografia militare tedesca relativa al periodo in cui si verificarono le violenze.
Negli elenchi delle perdite (Namentliche Verlustmeldungen, NVM) conservati al DD(Wast) di Berlino, nel periodo 4-6 ottobre 1943 risultano registrate numerose perdite, tra cui feriti (e/o prigionieri) della 1. e 3. compagnia e almeno due morti della 2. compagnia, probabilmente caduti negli scontri.

Scheda compilata da Giuseppe Angelone
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge

Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-07-20 17:04:01

Vittime

Elenco vittime

1. Buonaugurio Salvatore, operaio, n. 02/10/1903, anni 40
2. De Majo Carmine, contadino, n. 06/01/1869, anni 74
3. Di Benedetto Nicola, contadino, n. 27/07/1897, anni 46
4. Di Palma Michele, bracciante, anni 44
5. Di Rienzo Biagio, contadino, n. 04/11/1886, anni 56
6. Palazzo Pasquale
7. Zaccariello Leonardo, contadino, n. 06/11/1885, anni 58
8. Zarrillo Francesco, contadino, anni 52
9. Ignoto militare
10. Ignoto militare
11. Ignoto militare
12. Ignoto militare

Elenco vittime civili 8

1. Buonaugurio Salvatore, operaio, n. 02/10/1903, anni 40
2. De Majo Carmine, contadino, n. 06/01/1869, anni 74
3. Di Benedetto Nicola, contadino, n. 27/07/1897, anni 46
4. Di Palma Michele, bracciante, anni 44
5. Di Rienzo Biagio, contadino, n. 04/11/1886, anni 56
6. Palazzo Pasquale
7. Zaccariello Leonardo, contadino, n. 06/11/1885, anni 58
8. Zarrillo Francesco, contadino, anni 52

Elenco vittime sbandati 4

4 ignoti

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Georg ILIUS

    Nome Georg

    Cognome ILIUS

    Stato sospettato in quanto unico reparto presente nella zona

    Note responsabile comandante I./Pz.Gren.Rgt. 2 HG

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto I./Pz.Gren.Rgt. 2/Fallschirm-Panzer-Division “Hermann Göring“/Kampfgruppe von Corvin/XIV. Panzerkorps

  • Hermann FASSHAUER

    Nome Hermann

    Cognome FASSHAUER

    Stato sospettato in quanto unico reparto presente nella zona

    Note responsabile comandante 1./Pz.Gren.Rgt. 2 HG

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto I./Pz.Gren.Rgt. 2/Fallschirm-Panzer-Division “Hermann Göring“/Kampfgruppe von Corvin/XIV. Panzerkorps

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Capua

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Capua

    Descrizione: Monumento ai caduti

  • onorificenza alla città a Capua

    Tipo di memoria: onorificenza alla città

    Ubicazione: Capua

    Anno di realizzazione: 2003

    Descrizione: Città di Capua, Medaglia d’Oro al Merito Civile (11/11/2003). Centro strategicamente importante per il comando tedesco impegnato a bloccare l\'avanzata alleata verso Cassino e Roma, fu oggetto, all\'indomani dell\'armistizio, di un violentissimo bombarda

Bibliografia


C. De Vivo, articoli vari nel periodico “Il Crogiolo”, aa. 1965-67 e 1972

R. De Cunzo, Per una storia della Resistenza in Campania, in «Politica e Mezzogiorno», Rivista trimestrale di Studi meridionalistici, anno IV, n. 2-3, aprile-settembre l967

R. Chillemi, Capua nel ’43, tip. Salaria, Capua 1973

D.B. Marrocco, La guerra nel Medio Volturno nel 1943, Tipografia Laurenziana, Napoli 1974

G. Capobianco, La giustizia negata. L’occupazione nazista in Terra di Lavoro dopo l’8 settembre 1943, Centro C. Graziadei, Caserta, s. d. [1989]

L. Klinkhammer, L’occupazione tedesca in Italia 1943-45, Torino 1993

G. Capobianco, Il recupero della memoria. Per una storia della Resistenza in Terra di Lavoro - autunno 1943, Napoli, 1995

F. Andrae, La Wehrmacht in Italia. La guerra delle forze armate tedesche contro la popolazione civile 1943-1945, Roma, 1997

L. Klinkhammer, Stragi naziste in Italia. La guerra contro i civili (1943-44), Donzelli, Roma, 1997

G. Schreiber, La vendetta tedesca 1943-1945. Le rappresaglie naziste in Italia, Milano, 2001

F. Corvese (a cura di), Erba rossa. Mostra documentaria e fotografica sulle stragi naziste del 1943 in Campania, catalogo, Istituto Campano per la Storia della Resistenza “V. Lombardi”, Napoli, 2003

G. Chianese, “Quando uscimmo dai rifugi”. Il Mezzogiorno tra guerra e dopoguerra (1943-46), Roma, 2004

C. Gentile, Itinerari di guerra: la presenza delle truppe tedesche nel Lazio occupato 1943-1944, Pubblicazioni online dell’Istituto Storico Germanico di Roma, s.d.

G. Gribaudi, Le stragi naziste tra Salerno e la linea Gustav, in Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale, a cura di G. Gribaudi, Napoli, 2003, pp. 17-57

G. Gribaudi, Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste. Napoli e il fronte meridionale 1940-44, Torino, 2005

F. Corvese, L’autunno di sangue in Campania, in «Resistenza/Resistoria», Bollettino dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi”, n. s., 2/2004, pp. 29-34

F. Corvese, La guerra nazista contro i civili dell’autunno 1943 nella Campania settentrionale, in «Resistenza/Resistoria», cit., terza serie, 2007-2008, pp. 117-139

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

CPI 58/3
BA-MA, RH 20-10/67K Lagenkarten (6/10 - 20/10/1943)
DD(WASt), Gren.Rgt. (mot.) 29, NVM nr. 3, 13.10.43
DD(WASt), Gren.Rgt. (mot.) 29, NVM nr. 4, 13.10-18.10.43
DD(WASt), Gren.Rgt. (mot.) 29, NVM n. 13, 14.10-18.10.43
DD(WASt), III./Gren.Rgt. (mot.) 29, NVM n. 8, 13.10-19.10.43