Alpe di Sant’Anna Pelago, 09.11.1944

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Monte Saltello, Pievepelago, Modena, Emilia-Romagna

Data 9 novembre 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 5

Numero vittime donne 5

Numero vittime donne adulte 4

Numero vittime donne anziane 1

Descrizione: Nella seconda metà di ottobre del 1944 le prospettive dell’insurrezione generale alimentano le speranze della Resistenza modenese, ma i soldati tedeschi e i fascisti più intransigenti non smettono di alimentare le difese della Linea Gotica e di assestare colpi all’organizzazione partigiana. Le Brigate Nere e i militi della RSI non cessano l’attività di spionaggio e i tentativi di infiltrazione nella rete della Resistenza e trasformano ogni possibilità di accesso alle informazioni sui “ribelli” in un’occasione di vendetta nei confronti dei “traditori” dell’Italia fascista. All’inizio di novembre l’Appennino tosco-emiliano è lacerato dalle tensioni: l’avanzata delle truppe alleate induce i partigiani a sperare nell’imminente sfondamento della Linea Gotica, ma le difficoltà dell’autunno costringono i civili a cercare soluzioni di sopravvivenza attraverso il passaggio del fronte. Verso la fine della prima decade del mese cinque donne di Pievepelago si recano in Toscana per visitare alcuni parenti che si sono trasferiti nell’Italia liberata o per mettere in salvo i propri averi dalle razzie dei soldati. Secondo i diari di Don Berselli e Don Galli e le ricostruzioni pubblicate nell’opera di Ilva Vaccari e nelle cronologie dell’ANPI di Modena, il 9 novembre 1944 le cinque donne fanno ritorno in Emilia attraverso il Monte Saltello: mentre percorrono uno dei tratti più insidiosi e controllati, un sergente tedesco le scambia per spie e le insegue per diversi metri, prima di aprire il fuoco contro di loro. Dopo averle uccise, nasconde i cadaveri nel bosco: le salme vengono recuperate solo sette mesi dopo l’eccidio. Secondo Ermanno Gorrieri e Ilva Vaccari, il capitano del reparto al quale appartiene il sergente decide di punire con la morte il suo subalterno per fargli pagare la colpa di aver eliminato cinque donne civili, poi passa il fronte per proseguire la guerra al fianco delle formazioni partigiane.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
--> Per saperne di più sulle tipologie

Annotazioni: Il responsabile dell’uccisione delle cinque donne è un non meglio identificato sergente tedesco. Quest’uomo, che Ermanno Gorrieri definisce “vigliacco e bestiale”, insegue le vittime mentre cercano di oltrepassare il fronte al Monte Saltello e le fredda con diversi colpi d’arma da fuoco. Dopo questo atto, il suo capitano lo uccide per punire la colpevole eliminazione di cinque donne civili.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria di questo episodio è condizionata dall’orrore che il tardivo ritrovamento delle salme straziate ha provocato nelle comunità di Sant’Anna Pelago e Pievepelago. La distinzione fra il capitano “buono” e il sergente “vigliacco e bestiale” testimonia la necessità di confinare la violenza e lo scandalo in una dimensione limitata: l’odio nei confronti dei tedeschi si mitiga attraverso il ricordo del comportamento leale del più alto in grado, che termina la guerra con la scelta della “parte giusta”. Questa narrazione conforta, ancorché parzialmente, le certezze di lunga durata delle comunità montanare.

Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-06 22:34:47

Vittime

Elenco vittime

1. Giulia Beneventi o Benvenuti: di anni 56, residente a Pievepelago. Vedova con 5 figli.
2. Annunciata Mocogni: nata a Pievepelago nel 1897 , residente a S.Anna Pelago . Sposata con 3 figli.
3. Irma Mucci: nata a Pievepelago nel 1911, residente nella frazione di S.Anna. Coniugata con un figlio.
4. Aldina Ori: nata a Pievepelago nel 1900. Residente nella frazione di Rocca di Pieve, coniugata con 2 figli.
5. Zita Ori: nata a Pievepelago il 27 marzo 1915.

Elenco vittime civili 5

Giulia Beneventi o Benvenuti,
Annunciata Mocogni,
Irma Mucci,
Aldina Ori,
Zita Ori

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • monumento a Monte Saltello

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Monte Saltello

    Descrizione: Le cinque donne sono ricordate da un cippo eretto sul Monte Saltello, nel luogo in cui sono state uccise.

Bibliografia


Antonio Galli, Pievepelago durante la seconda guerra mondiale, seconda edizione, Pievepelago, Società letteraria del Frignano Lo Scoltenna, 1971.
Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970, pag. 578.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 585.

Sitografia


http://emilia-romagna.anpi.it/modena/archivio_res/ottobre_06/art_20_10_06.htm
http://emilia-romagna.anpi.it/modena/calendario/1944_11.html
http://modena.anpi.it/1944/page/3/

Fonti archivistiche

Fonti