Padula di Cortino 28-09-1943

(Teramo - Abruzzo)

Descrizione

Località Padula, Cortino, Teramo, Abruzzo

Data 28 settembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: Il 25 settembre 1943 presso Bosco Martese di Rocca Santa Maria, a 1400 metri di altezza e a circa 40 km da Teramo, si tenne il clamoroso esordio della resistenza teramana. Antifascisti locali, partigiani, slavi, inglesi, canadesi, statunitensi, australiani e un indiano, al comando dell’ufficiale dei carabinieri Ettore Bianco, affrontarono un battaglione motocorazzato tedesco composto da 31 automezzi. Lo scontro vinto dalle forze partigiane fu definito, in seguito, da Ferruccio Parri «la prima nostra battaglia in campo aperto» a cui «tutti i resistenti italiani devono rendere onore». Nel conflitto i nazisti persero dai 30 ai 50 uomini, 5 camion e 2 autovetture. Il comandante del battaglione, il maggiore Hartman, venne catturato e giustiziato, poiché nella giornata del 25 aveva ordinato la fucilazione di 7 patrioti catturati presso il mulino De Jacobis, vicino Torricella Sicura. Dopo il combattimento gli insorti si dispersero in piccole bande, mentre i tedeschi misero in moto azioni di rappresaglia con lo scopo di annientare le formazioni partigiane. Nel pomeriggio del 26 i tedeschi cannoneggiarono il bosco, ormai deserto. Nei giorni successivi le riorganizzate forze del Reich misero a ferro e fuoco le zone circostanti, con l’obiettivo di abbattere qualsiasi residuo di patriottismo locale.
Nella giornata del 28 settembre anche il comune di Cortino fu invaso dalle milizie naziste. Un uomo residente a Macchiatornella mentre si recava nel luogo dove stava pascolando il suo gregge fu colpito dal fuoco tedesco. Si trattava di Domenico Di Matteo che all’età di 56 anni perse la vita, poiché fu scambiato, molto probabilmente, per un partigiano che si dava alla fuga.
La moglie Di Matteo Saveria, nel luglio 1944, chiese agli organi competenti sussidi economici in favore della propria famiglia.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: rappresaglia
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Annotazioni: Non si è riusciti a stabilire una precisa responsabilità.
E’ possibile che si tratti di quelle truppe tedesche che secondo Carlo Gentile giungono a Teramo il 27 settembre e restano in città fino al 4 ottobre 1943:
Comando OB Süd/XI. Fliegerkorps e due battaglioni della 2. Fallschirmjäger Division: I./Fallschirmjäger-Regiment 2; II./ Fallschirmjäger- Regiment 7; III./ Fallschirmjäger- Regiment 6; I Legione “M”.

Scheda compilata da Alessia D\'Innocenzo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-30 15:06:01

Vittime

Elenco vittime

Di Matteo Domenico

Elenco vittime civili 1

Di Matteo Domenico

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Fallschirm-Jäger-Regiment 2/2. Fallschirmjäger Division

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Luftwaffe

Fallschirm-Jäger-Regiment 7/2. Fallschirmjäger Division

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Luftwaffe

Fallschirm-Jäger-Regiment 6/2. Fallschirmjäger Division

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Luftwaffe

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Padula, Chiesa di Santa Maria Assunta

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Padula, Chiesa di Santa Maria Assunta

    Descrizione: Lapide e tomba della vittima.

Bibliografia


Sitografia


DHI Roma, La presenza militare tedesca in Italia 1943-1945.

Fonti archivistiche

Fonti

AS Teramo, Prefettura, Gabinetto, 3° versamento, b. 30, f. 1, s. f. 5.
AS Teramo, Prefettura, Gabinetto, 3° versamento, b. 51, f. 1B.