Descrizione
Località Cimitero di Borgosesia, Borgosesia, Vercelli, Piemonte
Data 18 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 6
Numero vittime uomini 6
Numero vittime uomini adulti 6
Descrizione: Il 10 giugno 1944 le autorità fasciste, credendo ormai risolta a loro favore la situazione e necessitando interventi militari antipartigiani in altre aree del paese, avevano richiamato la legione Tagliamento sull'Appennino tosco-marchigiano, lasciando la Valsesia senza propri presidi militari, da Alagna sino ai confini di Gattinara. I partigiani avevano approfittato della situazione calando a valle dagli alpeggi in cui avevano trascorso il periodo da aprile ai primi giorni di giugno e si erano attrezzati per gestire la nuova realtà. In quei giorni i comandi procedettero a numerosi nuovi arruolamenti, che alimentarono oltre misura la dimensione del movimento di liberazione; affluivano in Valsesia da varie parti del territorio, soprattutto dalla pianura, i giovani delle classi richiamate alle armi. Vi erano difficoltà logistiche a organizzare tutte le nuove reclute: mancavano le armi, i viveri erano scarsi e soprattutto non c’era tempo per addestrarle adeguatamente alle difficoltà e gli imprevisti della vita alla macchia. Quando si profilò il ritorno di reparti nazifascisti, i comandi partigiani decisero di far confluire tutti verso Alagna per provvedere allo sganciamento tramite i sentieri delle valli laterali. Lo sganciamento si trasformò in una ritirata in cui ci furono molti arresti, anche a causa della presenza di una rete di fedelissimi al fascismo. Nei giorni successivi alle fucilazioni di Alagna è particolarmente attiva, nella media valle, la formazione partigiana comandata da Nello Olivieri (poi 6^ brigata “Nello”), una cui squadra attacca degli automezzi nazisti in transito al Ponte della Pietà, tra Quarona e Borgosesia, uccidendo due soldati. Per rappresaglia sono fucilati sei prigionieri, catturati durante le operazioni di rastrellamento avvenute nel mese di luglio del ’44 in vari luoghi della Valsesia.
[Enrico Pagano]
Accusato di aderire alla Resistenza in Valsesia, il 18 luglio 1944 il carabiniere Antonio Pagliari viene prelevato da casa sua da militi della formazione Muti e condotto al cimitero di Borgosesia dove viene fucilato. Secondo due testimone altre cinque persone vengono fucilate nello stesso luogo in quel giorno.
[Bruno Maida]
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie
Estremi e note penali: Corte d’Assise straordinaria di Vercelli, sentenza del 21 luglio 1946: Guido Pisoni condannato a morte in contumacia.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria condivisa; il fatto che non si celebri annualmente la ricorrenza dipende dalla concomitanza con la commemorazione di un’altra strage di civili nelle frazioni alte di Borgosesia
Scheda compilata da Enrico Pagano e Bruno Maida Scarica la scheda in formato .pdf
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2018-01-26 11:27:23
Vittime
Elenco vittime
Frola Giovanni,di Francesco e Carmelina Frola, nato e residente a Leinì (To), classe 1924, partigiano
Manzone Leonardo, di Andrea e Maria Pagliazzo, classe 1926, nato e residente a Vercelli, partigiano
Pagliari Antonio,di Pasquale e Maria Simonetti, nato a Massafra (Ta), classe 1914, carabiniere
Rattazzi Adelchi, di Ernesto e Giovanna Roncarolo, nato l’11.11.1921 a Serravalle Sesia (Vc), ivi residente, partigiano
Servadei Remo, di Giacomo e Itala Pedrazzoli, nato il 29.05.1926 a Milano, ivi residente, partigiano
Simonotti Lorenzo, di Carlo e Maria gambaro, nato a Novara il 06.11.1925, residente a Serravalle Sesia (Vc), partigiano
Elenco vittime partigiani 5
Frola Giovanni
Manzone Leonardo,
Rattazzi Adelchi,
Servadei Remo,
Simonotti Lorenzo
Elenco vittime carabinieri 1
Pagliari Antonio
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Guido Pisoni
Nome Guido
Cognome Pisoni
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Guido Pisoni di Gaspare e Codani Giuseppa, n. Milano 26.12.1915, coniugato con Liliana Gabrielli il 9 maggio 1940 in Massa Marittima (Gr); imputato e condannato in contumacia dalla CAS di Vercelli per vari reati, tra cui l’eccidio di Alagna. Di lui non si seppe più nulla dopo la liberazione; il 5 luglio 1950 la moglie e i due figli furono cancellati dai registri dell’anagrafe di Milano perché emigrati a Buenos Aires
Note procedimento Corte d’Assise straordinaria di Vercelli, sentenza del 21 luglio 1946: Guido Pisoni condannato a morte in contumacia.
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Borgosesia, cimitero
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Borgosesia, cimitero
Descrizione: Cippo in angolo del piazzale antistante il cimitero
luogo della memoria a Serravalle Sesia
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Serravalle Sesia
Descrizione: A Serravalle Sesia (Vc) ci sono vie intitolate a Rattazzi e Simonotti