ROZZO, LOVARIO, BASTIA, MARASCO, BORGOSESIA, 19.07.1944

(Vercelli - Piemonte)

Descrizione

Località Rozzo, Lovario, Bastia, Marasco, Borgosesia, Vercelli, Piemonte

Data 19 luglio 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 16

Numero vittime uomini 16

Numero vittime uomini adulti 16

Descrizione: Rozzo fu teatro di una delle stragi più cruente compiute dai nazifascisti durante i rastrellamenti del luglio 1944 in Valsesia, avviati dopo la fine dell'esperienza della zona libera.
Il 19 luglio, undici civili – Balbi, Bellin, Bolzoni, Bora, Bosisio, Bresciani, Caruso, Giorni A., Giorni L., Robinson, Zaninetti – vengono fucilati (alcuni sono giovanissimi). Vengono prelevati dalle loro case o catturati per strada. Secondo alcune fonti, l'eccidio viene compiuto in rappresaglia all'attacco partigiano del giorno precedente al Ponte della Pietà di Quarona, nel quale erano rimasti uccisi due soldati tedeschi.
Oggi due lapidi a rozzo ricordano i nomi delle vittime di questa strage.
La violenza prosegue anche nelle ore successive: a Bastia viene ucciso Sergio Pastore, renitente alla leva di soli 19 anni.
La giornata si conclude con un altro eccidio, questa volta a Lovairo, dove vengono fucilati altri tre civili – Folghera, Mo e Scolari – colti di sorpresa, probabilmente inconsapevoli della sorte che li attende. Erano abitauti a essere fermati, perquisiti e poi rilasciati: questa volta però non faranno mai più ritorno.
Infine, a Marasco viene ucciso Giuseppe Aina.
La responsabilità della strage è attribuita ai tedeschi, con la collaborazione dei fascisti. Alcune fonti riferiscono che il tenente Guido Pisoni, a capo delle SS italiane, fosse assente da Borgosesia e contrario alla strage.
Dai documenti d'archivio risulta inoltre che Benito Mussolini, a seguito dell'eccidio, intervenne presso il prefetto di Vercelli affinchè fossero concessi risarcimenti ad alcuni famigliari delle vittime.

Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione

Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie

Annotazioni: Responsabili: forse reparto SS e presenza di un italiano

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria è generalmente condivisa, anche se l’episodio a lungo è rimasto privo di commemorazioni, probabilmente a causa del fatto che i caduti erano stati scelti casualmente, non erano legati al movimento partigiano, benché alcuni siano poi stati riconosciuti con qualifica, alcune famiglie erano state riconoscenti a Mussolini per aver provveduto a risarcimenti tramite il prefetto, o capo della provincia, Michele Morsero

Scheda compilata da Enrico Pagano
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge

Ultimo aggiornamento dei dati: 2025-10-07 13:34:42

Vittime

Elenco vittime

Aina Giuseppe, di Pacifico e Isabella Dellupi, classe 1907, nato a Cerano (NO), residente a Borgosesia, contadino, fucilato a Marasco;
Balbi Oreste, di Battista e Caterina Rosa, classe 1912, nato a Castiglione d’Ossola (ora Calasca Castiglione) (VCO), residente a Borgosesia (Vc), operaio, fucilato a Rozzo;
Bellin Nereo, di Pietro e Seconda Moresco, classe 1926, nato a Vicenza, residente a Borgosesia, operaio, fucilato a Rozzo;
Bolzoni Edmondo, di Giuseppe e Teresa Bracciano, classe 1908, nato a Quarona (VC) e residente a Borgosesia (VC), tessitore, fucilato a Rozzo;
Bora Italo, di Francesco e Giovanna Frenes, classe 1926, nato a Puos d’Alpago (Bl), residente a Borgosesia, operaio, fucilato a Rozzo;
Bosisio Alfonso, di Giuseppe e Rosa Binda, classe 1908, nato a Rezzago (Co), residente a Borgosesia (VC), materassaio, fucilato a Rozzo;
Bresciani Benito, di Edoardo e Maria Allegra, classe 1927, nato e residente a Borgosesia (VC), operaio, fucilato a Rozzo;
Caruso Antonio, di Vincenzo e Cristina Deodato, classe 1927, nato e residente a Torino, disegnatore, fucilato a Rozzo;
Folghera Leopoldo, di Annibale e Annetta Travaglia, classe 1910, nato e residente a Borgosesia (VC), tornitore, fucilato a Lovario;
Giorni Alessandro, di Antonio e Giuseppa Croci, anni 52, nato a Noto (SR), residente a Torino, fattorino, fucilato a Rozzo;
Giorni Luigi Salvatore, di Alessandro e Concetta Deodato, classe 1924, nato a Noto (SR), residente a Torino, impiegato, fucilato a Rozzo;
Mo Vincenzo, di Vincenzo e Paolina Ricotti, classe 1912, nato a Borgosesia (VC) e residente a Cellio (VC), commerciante, fucilato a Lovario;
Pastore Sergio, di Valentino e Giuseppina Torchio, classe 1925, nato e residente a Borgosesia (VC), panettiere, fucilato a Bastia;
Robinson Cesare, di Giovanni e Maddalena Regaldi, classe 1906, nato a Boccioleto (VC) e residente a Borgosesia (VC), contadino, fucilato a Rozzo;
Scolari Battista, di Onorio e Clementina Del Boca, classe 1904, nato a Cavallirio (NO), residente a Borgosesia (VC), commerciante, fucilato a Lovario;
Zaninetti Amilcare, di Paolo e Giacomina Frascotti, classe 1906, nato e residente a Borgosesia (VC), oste, fucilato a Rozzo.

Elenco vittime civili 15

Aina Giuseppe,
Balbi Oreste,
Bellin Nereo,
Bolzoni Edmondo,
Bora Italo,
Bosisio Alfonso,
Bresciani Benito,
Caruso Antonio,
Folghera Leopoldo,
Giorni Alessandro,
Giorni Luigi Salvatore,
Mo Vincenzo,
Robinson Cesare,
Scolari Battista,
Zaninetti Amilcare.

Elenco vittime renitenti 1

Pastore Sergio.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Sconosciuto Gurgo

    Nome Sconosciuto

    Cognome Gurgo

    Note responsabile Capitano

  • Sconosciuto Wagner

    Nome Sconosciuto

    Cognome Wagner

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Commemorazione annuale a cura dell’Anpi di Borgosesia

  • cippo a Borgosesia, Rozzo

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Borgosesia, Rozzo

    Descrizione: due cippi nei luoghi delle fucilazioni

  • monumento a Borgosesia, Lovario

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Borgosesia, Lovario

    Descrizione: cappella in memoria della strage, con affreschi descrittivi

  • cippo a Borgosesia, Batia

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Borgosesia, Batia

    Descrizione: cippo sul luogo delle esecuzioni

  • cippo a Borgosesia, Marasco

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Borgosesia, Marasco

    Descrizione: cippo sul luogo dell’esecuzione

Bibliografia


Cesare Bermani, Pagine di guerriglia. L'esperienza dei garibaldini della Valsesia, vol. 1, tomo 1, Borgosesia, Isrsc Bi-Vc, Borgosesia, 2000, p. 199
Mimmo Franzinelli, Le stragi nascoste. L'armadio della vergogna: impunità e rimozione dei crimini di guerra nazifascisti, 1943-2001, Mondadori, Milano, 2002, p. 64
Pietro Secchia - Cino Moscatelli, Il Monte Rosa è sceso a Milano. La Resistenza nel Biellese, nella Valsesia e nella Valdossola, Einaudi, Torino, 1958, pp. 297-298

Sitografia


http://www.storia900bivc.it/pagine/itinerari/valsesia13c.html
http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/resocontosentieri107.html

Fonti archivistiche

Fonti

Archivio Centrale dello Stato, SPD, CR, RSI, 1943-45, b. 29, f. Vercelli
RO, WO 204/1147, Atrocities. Summary of case well authenticated
Archivio di Stato di Vercelli, sezione di Varallo, archivio comunale di Borgosesia, b. 816.