Cimitero di Rassa, Rassa, 12-13.03.1944

(Vercelli - Piemonte)

Descrizione

Località Cimitero di Rassa, Rassa, Vercelli, Piemonte

Data 12 marzo 1944 - 13 marzo 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 11

Numero vittime uomini 10

Numero vittime uomini adulti 10

Numero vittime donne 1

Numero vittime donne adulte 1

Descrizione: Il Bocchetto Sessera e gli edifici che vi sorgevano, unitamente agli alpeggi vicini, svolsero la funzione di centro di raccolta e di smistamento di prigionieri alleati provenienti dalla pianura, in attesa di essere indirizzati verso la Svizzera attraverso la Valsesia, collegata tramite il colle della Boscarola che conduce all'alpe di Mera e a Scopello o i diversi passi che immettono nella valletta di Rassa. Nei pressi del Bocchetto sorgeva all'epoca un albergo che divenne una base dei partigiani del distaccamento "Bandiera", fondato da giovani di Tollegno sul Moncucco, che vi si rifugiarono nel novembre del '43. Molte delle località vicine sono legate alle vicende della lotta di Resistenza, soprattutto della prima fase, come le baite del Moncerchio, rifugio di militari sbandati dopo l'8 settembre e sede di una scuola di organizzazione politica della Resistenza nel tardo autunno del '43; l'alpe Basto dell'Argimonia, nelle cui cascine avevano posto le basi i partigiani del distaccamento "Piave"; le baite di Oriomosso, dove si erano accampati i partigiani del distaccamento "Mameli". Il 20 febbraio del '44 iniziò contro queste basi una vasta offensiva delle truppe nazifasciste, che costrinse i partigiani a ritirarsi in Valsesia, nel territorio di Rassa, dove rimasero fino al 12 marzo, giorno in cui un nuovo attacco portato dalla strada per Alagna li obbligò, dopo aver resistito per ore, a tentare di riportarsi nel Biellese dal Bocchetto del Croso verso Piedicavallo, nell'alta valle Cervo, seguendo il sentiero della val Sorba. Il tentativo di ritirata fu disturbato, all'altezza dell'alpe Dosso, dal mitragliamento nazifascista, che provocò la morte di quattro partigiani; altri undici furono catturati e fucilati il giorno stesso. Nel disastro di morirono complessivamente diciotto partigiani.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Memoria condivisa

Scheda compilata da Enrico Pagano
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-30 20:47:22

Vittime

Elenco vittime

Bolzon Luigi, “Alì”, di Enrico e Secondina Croce, anni 17, nato a Castelletto Cervo (Bi) il 27.08.1926, ivi residente, V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Borsato Giovanni, di Antonio e Maria Premon, anni 20, nato a Vallonara (Vi) l’11.06.1923, residente a Valle San Nicolao (Bi), V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Cardetta Nicola, “Tigre”, di Rocco e Angela Albanese, anni 18, nato a Gioia del Colle (Ba)il 16.10.1925, residente a Trivero, V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Castaldi Delfo, “Aquila”, di Felice e Anita Barazzotto, anni 18, nato il 07.07.1925 a Vigliano Biellese (Bi), ivi residente, V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Colongo Sandro, di Antonio e Pierina Stupenengo, anni 21, nato il 16.10.1922 a Valle San Nicolao (Bi), ivi residente; V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Gallotto Walter, di Ferdinando e Primitiva Becchia, anni 21, nato il 21.08.1922 a Valle San Nicolao (Bi), ivi residente V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Lori Gino, “Job”, di Pietro di Caterina Romanelli, anni 27, nato il 02.08.1916 a Quinto Vercellese (Vc), residente a Ponzone, frazione di Trivero (Bi), V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Malinverni Luciano, “Bris”, di Giovanni e Maria Viazzo, anni 20, nato a Vercelli il 22.10.1923, residente a Trivero (Bi), V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”, partigiano
Moro Amelio,“Bestia”, di Antonio e Maria Luisa Tasca, anni 19, nato a Valrovina, frazione di Bassano del Grappa (Vi) il 21.01.1924, residente a Valle Mosso (Bi), frazione Rovella, V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Pastorello Nella, “Nella”, di Luigi e Margherita Martinello, anni 19, nata a Villa Estense (Pd) l’11.02.1923, residente a Biella-Chiavazza, V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”,
Pivotto Benvenuto, “Lacit”, di Gelindo e Maria Costenaro, anni 17, nato a Trivero il 21.04.1926, ivi residente, V divisione Garibaldi “Maffei”, 2^ brigata “Ermanno Angiono Pensiero”

Elenco vittime partigiani 11

Bolzon Luigi,
Borsato Giovanni,
Cardetta Nicola,
Castaldi Delfo,
Colongo Sandro,
Gallotto Walter,
Lori Gino,
Malinverni Luciano,
Moro Amelio,
Pastorello Nella,
Pivotto Benvenuto

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Giuseppe Bianchi

    Nome Giuseppe

    Cognome Bianchi

    Ruolo nella strage Collaboratore

  • Kurt Wilkens

    Nome Kurt

    Cognome Wilkens

  • Walter Hennings

    Nome Walter

    Cognome Hennings

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Commemorazione annuale a cura del comune di Rassa e di varie Anpi del Biellese e Alta Valsesia

  • monumento a Rassa, cimitero

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Rassa, cimitero

    Descrizione: Memoriale nell’area cimiteriale di Rassa , con cippi dedicati ai fucilati DECENNALE DELLA RESISTENZA 13.3.1944 - 13.3.1954 DEL DECIMO ANNIVERSARIO IN CUI IL PIOMBO NAZIFASCISTA SPENSE L\'ULTIMO ANELITO DI LIBERTA\' E DI GIUSTIZIA DEI PATRIOTI CADUT

Bibliografia


Moranino, Luigi, Il primo inverno dei partigiani biellesi, Borgosesia, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Vercelli, 1994
Claudio Dellavalle, Operai, industriali e partito comunista nel Biellese. 1940-45, Milano, Feltrinelli, 1978 ,pp. 126-127
Poma, Anello - Perona, Gianni, La Resistenza nel Biellese, Parma, Guanda, 1972; Biella, Giovannacci, 1978, pp.147 sgg
Pietro Secchia, Cino Moscatelli, Il Monte Rosa è sceso a Milano, Torino, Einaudi, 1958, p.191 sgg
Annibale Giachetti, "Danda", C'era una volta… la Resistenza. Partigiani e popolazione nel Biellese e nel Vercellese, Vercelli, Gallo Arti Grafiche, 2000, pp. 82-90
Bruno Pozzato, Resistenza. Aspetti della lotta partigiana nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia raccontati da un protagonista, Biella, Edizioni Ieri e Oggi, 2002
William Valsesia, Un antifascista europeo. Dai fuoriusciti di Parigi ai partigiani del Biellese, a cura di Pierfrancesco Manca, Alessandria, Le mani, 2011

Articoli
Luigi Spina, Quarant'anni fa a Rassa una tragedia partigiana, in Baita, a.40, n.12 (15 marzo 1984)
Luigi Moranino, Lo scontro di Rassa (Val Sorba), in Baita, a.36, n.10 (14 marzo 1979)
Luigi Moranino, Rassa 1944, in Baita, a.21, n.10 (12 marzo 1964)
Raffaele Pin, Rassa, in Corriere Valsesiano, a.1, n.1 (19 maggio 1954)
William Valsesia, Sui combattimenti di Rassa, in l’impegno, a.4, n.1 (marzo 1984), pp. 43-45

Sitografia


http://www.storia900bivc.it/pagine/itinerari/biellese5.html
https://picasaweb.google.com/gualaluciano/BIELLESERIBELLE

Fonti archivistiche

Fonti

DB Gentile
BA, R70 Italien/31, p. 105, 111
BA, R70 Italien/21, 380
Isrsc Bi-Vc, banca dati del partigianato piemontese