San Benedetto Del Tronto, 28.11.1943

(Ascoli Piceno - Marche)

Descrizione

Località San Benedetto Del Tronto, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, Marche

Data 28 novembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: L’episodio avviene nel primo pomeriggio del 28 novembre 1943, attorno alle 15.30 nel comune di San Benedetto del Tronto. Cinque sei soldati tedeschi, a bordo di motocarrozzette, si fermavano in piazza Roma, presso un deposito di proprietà della Sadac, antistante la Chiesa della Madonna della Marina, che conteneva generi alimentari destinati alla popolazione civile. Approfittando delle porte sconnesse, a causa del bombardamento inglese del giorno precedente, entrano nel magazzino e cominciarono a prelevare cassette piene di generi alimentari: pasta, riso e scatolame vario. Il maresciallo maggiore Luciano Nardone, comandante della locale stazione dei Carabinieri Reali, avvertito di quanto stava accadendo, si recò da solo al deposito ed affrontò i tedeschi ordinando loro di riconsegnare i viveri. I tedeschi, infastiditi dall'insistenza del maresciallo, lo colpirono. Ne nacque una violenta colluttazione durante la quale il maresciallo fu colpito alle spalle da una raffica di fucile mitragliatore esplosa da uno dei soldati tedeschi. Nel frattempo era giunto davanti al deposito anche il carabiniere Isaia Ceci che fu falciato da una seconda raffica che lo colpì all'addome. Compiuta la loro razzia, i tedeschi si allontanarono in direzione nord, verso Grottammare.
I due carabinieri vengono soccorsi da dei passanti. Una volta all’Ospedale civile, Nardone muore dopo poche ore; Ceci, invece due giorni dopo. La salma di Nardone venne tumulata in una tomba nel cimitero di Campofilone, dove i familiari si trovavano sfollati in quel periodo, e vi rimase fino al 1954, quando nel corso di una solenne cerimonia, venne traslata nel cimitero del paese d’origine.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Violenze connesse: furto e-o saccheggio

Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: Il procedimento penale contro ignoti militari tedeschi e italiani per “Violenza, omicidio, saccheggio, incendio, distruzione e grave danneggiamento” nei confronti di cittadini italiani per fatti avvenuti nel territorio di Ascoli Piceno dal 28/11/1943 all’08/06/1944, è stato archiviato nel 1999 per mancata identificazione degli autori del fatto.
Tra essi anche l’episodio di violenza contro Ceci e Nardone.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Il gesto eroico dei due carabinieri è ancora fortemente presente nella memoria della comunità. È verosimile pensare, anche sulla base di un’analisi superficiale delle testimonianze, che questo dipenda dal fatto che i due stessero difendendo il “pane”, il sostentamento quotidiano della gente, che tra immani sacrifici, dignitosamente sopravviveva nonostante le vicissitudini provocate dalla guerra.

Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-07-31 20:57:13

Vittime

Elenco vittime

Luciano Alessandro Nardone, n. 29/04/1900 a Pietradefusi (provincia di Avellino), figlio di Francesco e di Vincenza Ciarcia, Maresciallo maggiore dei carabinieri, comandante della locale tenenza di San Benedetto.

Isaia Ceci, n. 20/02/1897 a Tortoreto, figlio di Raffaele e di Angela Scaramazza, carabiniere, residente a Martinsicuro ma di servizio presso la locale caserma di San Benedetto.

Elenco vittime carabinieri 2

Luciano Alessandro Nardone
Isaia Ceci

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: L’episodio viene annualmente ricordato nel corso delle celebrazioni per il 25 aprile.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Alla memoria dei due carabinieri è stata conferita la Medaglia d\'argento al Valor Militare: «Il maresciallo Luciano Nardone, comandante di stazione in territorio non ancora liberato, informato che alcuni militari tedeschi, depredavano un magazzino di

  • luogo della memoria a San Benedetto del Tronto, Piazza Roma

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: San Benedetto del Tronto, Piazza Roma

    Anno di realizzazione: 1946

    Descrizione: In seduta del 14 dicembre 1946, il Consiglio comunale deliberava di intestare al Maresciallo Nardone la centrale Piazza Roma, antistante la Chiesa della Madonna della Marina. Successivamente gli verrà intestata anche la caserma dei Carabinieri in via Pizz

  • luogo della memoria a Venticano

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Venticano

    Anno di realizzazione: 1989

    Descrizione: Il 22 febbraio 1989, il comune di Venticano intestava la scuola elementare del paese alla memoria del Maresciallo Nardone.

  • luogo della memoria a Alba Adriatica

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Alba Adriatica

    Anno di realizzazione: 1996

    Descrizione: Al carabiniere Ceci è stata dedicata, il 15 giugno 1996, la caserma dei Carabinieri della stazione di Alba Adriatica, in provincia di Teramo

  • luogo della memoria a San Benedetto del Tronto

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: San Benedetto del Tronto

    Descrizione: Al carabiniere Ceci è stata dedicata una via a San Benedetto del Tronto, in zona Cerboni.

  • lapide a San Benedetto del Tronto

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: San Benedetto del Tronto

    Anno di realizzazione: 1946

    Descrizione: Il 28 novembre 1946, sulla facciata di casa Sciocchetti, fu posta una lapide commemorativa: “Sull’ara del sacrificio perché le generazioni venture traggano esempio i sambenedettesi questa lapide posero ai ricordo del maresciallo dei Carabinieri Luciano Na

  • cippo a San Benedetto del Tronto

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: San Benedetto del Tronto

    Anno di realizzazione: 2013

    Descrizione: È stato inaugurato il 28 novembre 2013, a sessant’anni dall’episodio di violenza, nella piazza intitolata al Maresciallo Nardone, un cippo di travertino grezzo che regge una lapide levigata e lucida 110x125, in bassorilievo. Sul lato sinistro della lapide

Bibliografia


ANPI, Comitato provincia di Ascoli Piceno, Memorie sulla lotta partigiana, Linea Grafica, Centobuchi 2003.
Giovanna Forlini, Paola Fanesi, La parola impertinente. Interviste e testimonianze sulla partecipazione femminile alla Resistenza nel Piceno, Otium, Acquaviva Picena 2007.
Ruggero Giacomini, Ribelli e partigiani. La Resistenza nelle Marche 1943-1944, Affinità elettive, Ancona 2008.
Ugo Marinangeli, Vita politico-amministrativa sambenedettese 1944-1955 tra cronaca e storia, Banca popolare, San Benedetto del Tronto 1981.
Alberto Perozzi, Ai nostri caduti per la libertà 1943-1974, Comune di San Benedetto del Tronto 1974.
Alberto Perozzi, I giorni della guerra, Livi, Fermo 1995.
Giuseppe Merlini, Nel nome del pane: Luciano Nardone e Isaia Ceci. Eroi dell'Arma, San Benedetto del Tronto 2003.

Sitografia


www.storiamarche900.it/main?p=storia_territorio_sanbenedetto

Fonti archivistiche

Fonti

Archivio dell\'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell\'Esercito, N 1/11, b. 2132.
Procura Generale Militare Roma, registro generale n. 460, CPI, f. 9/152