Porotto, 24-25.03.1945

(Ferrara - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Porotto, Ferrara, Ferrara, Emilia-Romagna

Data 24 marzo 1945 - 25 marzo 1945

Matrice strage Fascista

Numero vittime 3

Numero vittime uomini 3

Numero vittime uomini adulti 3

Descrizione: Il 24 marzo 1945 nella casa dei coniugi Bruttomesso, in via Argine Ducale, si tenne una riunione operativa della Federazione del Partito comunista ferrarese nella quale si voleva predisporre una intensificazione dell’azione di guerriglia delle SAP: all’incontro parteciparono Giorgio Malaguti, Luciano Gualandi, Ugo Costa, Giuseppe Piva e Spero Ghedini. La GNR veniva avvertita della presenza degli uomini e un comando si recò nella casa, dalla quale, durante la perquisizione, i partigiani fuggirono attraverso la finestra. Secondo i documenti della Questura (A.S.Fe, Questura-Gabinetto, b. 11 P) erano gli agenti del distaccamento di Porotto, che venivano informati della presenza nella casa della famiglia Bruttomesso di alcuni fuorilegge. Arrivati sul luogo e dopo perquisizione al piano superiore, videro i cinque fuggire dalla finestra, riuscendo ad arrestare solo Costa. Nell’ambito dell’inseguimento ai fuggitivi, veniva ucciso dai militi del GNR Giorgio Malaguti, detto il “Biondino”. Nel frattempo, secondo i documenti della Questura, veniva arrestato anche Vanes Parenti, nome adottato durante la guerra di Liberazione dal bolognese Luciano Gualandi, solo Spero Ghedini e Giuseppe Piva riuscivano a fuggire. Mentre i militi cercavano di fermare i partigiani, all’interno di una dinamica poco chiara, veniva ucciso, probabilmente da fuoco amico, cioè dallo stesso proiettile che uccideva Malaguti, il milite della GNR Angeli.
I tedeschi, sempre secondo i documenti ASFe (Archivio di Stato di Ferrara, Questura Gabinetto, cat A8, b. 105), cercavano di farsi consegnare gli arrestati, ma i militi della GNR si opponevano alla richiesta. Il Comando provinciale della GNR faceva, intanto, rastrellare il paese di Porotto alla ricerca dei fuggitivi, senza ottenere risultati.
Il 25 marzo, Costa e Parenti (Gualandi), essendo stati arrestati con le armi in mano, senza bisogno di alcun giudizio, venivano riportati sul luogo della cattura e uccisi.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Corte di Assise di Ferrara a nove anni, di cui 5 condonati, con sentenza emessa in data 17 ottobre 1947.

Annotazioni: Le informazioni su Mario Porotto sono state fornire da Andrea Rossi.

Scheda compilata da ANTONELLA GUARNIERI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2022-06-28 09:16:46

Vittime

Elenco vittime

• Ugo Costa, partigiano, di Enrico e di Mattioli Carlotta, nato a S. Martino (Ferrara), 23 ottobre 1905, là residente. Capo di Stato Maggiore del Comando Gruppo Brigate Ferrara, entra nella resistenza dopo l’8 settembre 1943. Catturato durante una riunione clandestina a Porotto, in provincia di Ferrara, venne fucilato dai fascisti.
• Luciano Gualandi, partigiano, di Carlo e Ines Rosini, nato il 10 giugno 1920 a Bologna, iscritto al PCI e appartenente al Fronte della Gioventù. Riparò nel Ferrarese perché ricercato dalla polizia fascista. Militò nella 1° brg Irma Bandiera Garibaldi con funzione di ispettore. Catturato durante una riunione clandestina a Porotto, in provincia di Ferrara, venne fucilato dai fascisti.
• Giorgio Malaguti detto “il Biondino”, partigiano, Galliera (Bologna) di Onorato e di Caselli Oliva, nato a Chantellineau (Belgio), dove i genitori si erano rifugiati perché perseguitati dal fascismo, il 19 ottobre 1924, abitante a Galliera (Bologna) via San Prospero, 5. Tornava in Italia alla metà degli anni ’30, e dopo l’8 settembre, con altri giovani costituiva i primi gruppi armati della zona di Galliera. Trasferitosi nel Ferrarese per sfuggire ai fascisti, veniva ucciso a Porotto (Ferrara) da un milite della GNR , mentre cercava di fuggire dai fascisti che erano piombati nella casa di Porotto, nella quale si stava tenendo una riunione clandestina.

Elenco vittime partigiani 3

Ugo Costa,
Luciano Gualandi,
Giorgio Malaguti

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


GNR di Ferrara

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Mario Perotto

    Nome Mario

    Cognome Perotto

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Mario Perotto, ex ufficiale della GNR, di Mario e di Sci Teresa, nato a Roma il 13 gennaio 1901 viene accusato del reato di collaborazionismo, viene condannato dalla Corte di Assise di Ferrara a nove anni, di cui 5 condonati, con sentenza emessa in data 17 ottobre 1947. Era stato denunciato alla Procura di Ferrara per collaborazionismo e per il duplice omicidio a Porotto di Ugo Costa e di Luciano Gualandi (Vanes Parenti), per aver comandato il plotone di esecuzione a Ferrara. (ASFe, Questura Gabinetto, cat A8, b. 105) Perotto era un componente del primo nucleo della cosiddetta “Banda Carità” (Reparto Servizi Speciali della GNR di Firenze, comandante maggiore Mario Carità), dove guidava la cosiddetta “squadra della labbrata”; Perotto, torturatore, rastrellatore fu personalmente autore di almeno un altro omicidio (Episodio di VIA DEL PARLASCIO 18 FIRENZE 10.06.1944). Dopo la liberazione di Firenze, la formazione si fermò prima a Bergantino (RO) e successivamente a Padova; un gruppo si unì invece all’ufficio politico della GNR di Ferrara. Fra questi Mario Perotto e Roberto Lawley (Riccardo Caporale, La banda Carità – storia del Reparto Servizi Speciali 1943-45, Lucca, San Marco Litotipo, 2005; Andrea Rossi, Fascisti toscani nella repubblica di Salò, Pisa, BFS, 2006.

    Note procedimento Mario Perotto fu nuovamente a processo assieme al resto della “banda Carità” tra il maggio e il giugno 1951, in un contesto caratterizzato dall\'ampio ricorso all\'amnistia, presso la Corte d\'Assise straordinaria di Lucca.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto GNR di Ferrara

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a Ferrara

    Tipo di memoria: commemorazione

    Ubicazione: Ferrara

    Descrizione: La strage viene ricordata dalle istituzioni e dalla società ferrarese ogni anno

Bibliografia


Spero Ghedini, Uno dei centoventimila, Milano, La Pietra, 1983
Riccardo Caporale, La banda Carità – storia del Reparto Servizi Speciali 1943-45, Lucca, San Marco Litotipo, 2005; Andrea Rossi, Fascisti toscani nella repubblica di Salò, Pisa, BFS, 2006.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

• Archivio di Stato di Ferrara, Questura Gabinetto, b. 11 P; Archivio di Stato di Ferrara, Questura Gabinetto, cat A8, b. 105