GARESSIO, 25-28.07.1944
(Cuneo - Piemonte)
Episodio di riferimento: Rastrellamento Valle Tanaro, 25-28.07.1944
Descrizione
Località Garessio, Garessio, Cuneo, Piemonte
Data 25 luglio 1944 - 28 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 8
Numero vittime uomini 7
Numero vittime uomini adulti 6
Numero vittime uomini anziani 1
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne adulte 1
Descrizione: Esigenza primaria dei tedeschi era mantenere libere le comunicazioni tra Piemonte sud-occidentale e Liguria di Ponente, in particolare la strada statale n. 28 della Valle Tanaro, ma anche la strada del colle S. Bernardo tra Garessio e Albenga.
A questo obiettivo si aggiunge un piano tedesco per il reperimento di manodopera da inviare in Germania che individua nella Valle Tanaro (zona industrializzata) le maestranze già addestrate.
Tra il 25 e il 28 luglio 1944, le truppe tedesche risalgono la valle da Ceva e da Albenga: si tratta della 34° Infanterie-Division con le Kampfgruppen Klingemann (I./Grenadier-Regiment 253) e Henning (Panzerjäger-Abteillung 34). I tedeschi rastrellano i paesi, selezionano i prigionieri, fucilano alcuni di essi e rinchiudono gli altri, manifestando l’intenzione di sterminare e bruciare interi villaggi.
Il 26 luglio, infatti, le squadre incendiarie tedesche si mettono all'opera per ridurre il villaggio di Pievetta (nel comune di Priola) a un cumulo di macerie: saccheggiano e incendiano con i lanciafiamme cinquantacinque case. Cinquecento persone vengono così costrette a vivere per due anni tra le macerie.
Una colonna tedesca, partita da Bagnasco, risale la valle fino a Garessio; un’altra proveniente da Albenga scende direttamente su Garessio. In ogni paese attraversato si ripetono la caccia all'uomo e l'annientemanto.
Un gran numero di prigionieri viene catturato, in particolare tra gli operai dell’industria chimico-farmaceutica Lepetit, ma non solo. Dalla valle vengono deportati complessivamente 243 uomini, ridottisi poi a 64: di questi 62 vengono inviati a Kalha (in Turingia), dove – per quanto noto – ne morirono 17.
Durante le soste e il lungo tragitto ferroviario verso la Liguria, poi verso Milano e infine in Germania, molti riescono a fuggire.
Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: deportazione della popolazione,furto e-o saccheggio,incendio di abitazione,minamenti e esplosioni
Trattamento dei cadaveri: Esposizione,Occultamento dei cadaveri
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Nel 1961, l’avvocato Josef Tochtrop, già sottufficiale della 13a compagnia del 253° Reggimento di fanteria condannato dal Tribunale di Paderborn per un reato amministrativo, chiese la grazia, rivendicando i suoi meriti umanitari, per aver contenuto a Garessio nel luglio del ’44 il numero delle vittime e dei deportati, disattendendo agli ordini. Il Tribunale di Paderborn trasmise a quello di Dortmund gli atti per un procedimento di omicidio a carico di Tochtrop stesso e dei nominativi da lui fatti, il NSF (Nationalsozialischer Führungsoffizier) capitano Hermann Blaul e il sottufficiale di polizia al seguito della Divisione “Lieb” (Geheime Feldpolizei-Gruppe 751) Robert Stahmer. Tochtrop, grazie alla testimonianza di due garessini scampati miracolosamente alla fucilazione, ebbe la soddisfazione di vedere riconosciuta la veridicità delle sue affermazioni ed essere discolpato, ma anche nei confronti degli altri imputati il Procuratore chiese (giugno 1964) l’archiviazione.
Contro Richard Henning aprì invece un procedimento la Procura di Hannover. Finì anche questo archiviato (1967).
Annotazioni: I reparti del Grenadier-Regiment 253 coinvolti sono la 6ª e la 13ª Compagnia.
Anche se sono stati riconosciuti partigiani delle formazioni autonome, in quanto caduti, le vittime erano tutte civili. Alcuni avevano collaborato con la Resistenza.
Scheda compilata da MICHELE CALANDRI E LIVIO BERARDO
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2025-10-07 15:49:55
Vittime
Elenco vittime
Salvatico Aurelia, nata a Garessio (CN) il 25/02/1898, residente a Garessio, casalinga, uccisa a Garessio il 25/07/1944, civile;
Piantino Dionigi, nato a Chiusa Pesio (CN) il 05/07/1915, residente a Garessio (CN), muratore, ucciso a Garessio 25/07/1944, VI Divisione Autonoma, 13ª Brigata “Val Tanaro”, partigiano;
Correndo Luigi, nato a Fossano (CN) il 11/08/1897, residente a Garessio (CN), cantoniere, ucciso a Garessio 26/07/1944, VI Divisione Autonoma, 13ª Brigata “Valle Tanaro”, partigiano;
Battaglia Anselmo, nato a Garessio (CN) il 09/08/1909, residente a Garessio, chimico, fucilato a Garessio 28/07/1944, IV Divisione Autonoma, 13ª Brigata “Valle Tanaro”, partigiano;
Gazzano Ilario, di Celestino. Nato a Garessio (CN/I) il 11/03/1927, civile, ucciso il 28 luglio 1944;
Odello Giacomo, nato Garessio (CN) 15/01/1888, residente a Garessio, macellaio, fucilato a Garessio 28/07/1944, IV Divisione Autonoma, 13ª Brigata “Valle Tanaro”, partigiano;
Petacchi Oreste, nato Massa a Carrara (MS) 23/09/1916, residente a Garessio (CN), manovale, ucciso a Garessio 28/07/1944, II Divisione Garibaldi Cascione, 1ª Brigata “Belgrano”, partigiano;
Salvatico Domenico, nato a Garessio (CN) il 23/03/1907, residente a Garessio, operaio, fucilato a Garessio il 28/07/1944, IV Divisione Autonoma, 13ª Brigata “Valle Tanaro”, partigiano.
Elenco vittime civili 7
Salvatico Aurelia,
Gazzano Ilario,
Piantino Dionigi,
Correndo Luigi,
Battaglia Anselmo,
Odello Giacomo,
Salvatico Domenico.
Elenco vittime partigiani 1
Petacchi Oreste.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Grenadier-Regiment 253/34. Infanterie-Division
Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Hermann Blaul
Nome Hermann
Cognome Blaul
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note procedimento Nel 1961, l’avvocato Josef Tochtrop, già sottufficiale della 13a compagnia del 253° Reggimento di fanteria condannato dal Tribunale di Paderborn per un reato amministrativo, chiese la grazia, rivendicando i suoi meriti umanitari, per aver contenuto a Garessio nel luglio del ’44 il numero delle vittime e dei deportati, disattendendo agli ordini. Il Tribunale di Paderborn trasmise a quello di Dortmund gli atti per un procedimento di omicidio a carico di Tochtrop stesso e dei nominativi da lui fatti, il NSF (Nationalsozialischer Führungsoffizier) capitano Hermann Blaul e il sottufficiale di polizia al seguito della Divisione “Lieb” (Geheime Feldpolizei-Gruppe 751) Robert Stahmer. Tochtrop, grazie alla testimonianza di due garessini scampati miracolosamente alla fucilazione, ebbe la soddisfazione di vedere riconosciuta la veridicità delle sue affermazioni ed essere discolpato, ma anche nei confronti degli altri imputati il Procuratore chiese (giugno 1964) l’archiviazione.
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto Gruppe Geheime-Feldpolizei 751
Josef Tochtrop
Nome Josef
Cognome Tochtrop
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note procedimento Nel 1961, l’avvocato Josef Tochtrop, già sottufficiale della 13a compagnia del 253° Reggimento di fanteria condannato dal Tribunale di Paderborn per un reato amministrativo, chiese la grazia, rivendicando i suoi meriti umanitari, per aver contenuto a Garessio nel luglio del ’44 il numero delle vittime e dei deportati, disattendendo agli ordini. Il Tribunale di Paderborn trasmise a quello di Dortmund gli atti per un procedimento di omicidio a carico di Tochtrop stesso e dei nominativi da lui fatti, il NSF (Nationalsozialischer Führungsoffizier) capitano Hermann Blaul e il sottufficiale di polizia al seguito della Divisione “Lieb” (Geheime Feldpolizei-Gruppe 751) Robert Stahmer. Tochtrop, grazie alla testimonianza di due garessini scampati miracolosamente alla fucilazione, ebbe la soddisfazione di vedere riconosciuta la veridicità delle sue affermazioni ed essere discolpato, ma anche nei confronti degli altri imputati il Procuratore chiese (giugno 1964) l’archiviazione.
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto Grenadier-Regiment 253/34. Infanterie-Division
Robert Stahmer
Nome Robert
Cognome Stahmer
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note procedimento Nel 1961, l’avvocato Josef Tochtrop, già sottufficiale della 13a compagnia del 253° Reggimento di fanteria condannato dal Tribunale di Paderborn per un reato amministrativo, chiese la grazia, rivendicando i suoi meriti umanitari, per aver contenuto a Garessio nel luglio del ’44 il numero delle vittime e dei deportati, disattendendo agli ordini. Il Tribunale di Paderborn trasmise a quello di Dortmund gli atti per un procedimento di omicidio a carico di Tochtrop stesso e dei nominativi da lui fatti, il NSF (Nationalsozialischer Führungsoffizier) capitano Hermann Blaul e il sottufficiale di polizia al seguito della Divisione “Lieb” (Geheime Feldpolizei-Gruppe 751) Robert Stahmer. Tochtrop, grazie alla testimonianza di due garessini scampati miracolosamente alla fucilazione, ebbe la soddisfazione di vedere riconosciuta la veridicità delle sue affermazioni ed essere discolpato, ma anche nei confronti degli altri imputati il Procuratore chiese (giugno 1964) l’archiviazione.
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto Gruppe Geheime-Feldpolizei 751
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Garessio, municipio
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Garessio, municipio
Descrizione: lapide sul municipio di Garessio, promossa da ente pubblico;
cippo a Colle San Bernardo, Garessio
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Colle San Bernardo, Garessio
Descrizione: cippo sul Colle San Bernardo nel comune di Garessio, promossa dal comune;
onorificenza alla città a Garessio
Tipo di memoria: onorificenza alla città
Ubicazione: Garessio
Descrizione: medaglia di bronzo al V.M. alla città di Garessio.

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