Fontanelle, Alvito, 11.05.1944

(Frosinone - Lazio)

Descrizione

Località Fontanelle,, Alvito, Frosinone, Lazio

Data 11 maggio 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Tradito da un delatore, il 21 marzo è sorpreso da un rastrellamento nazista mentre si trova a Morrea (AQ), dove abitano i genitori. Arrestato insieme al padre, al fratello e allo zio (più molti altri partigiani della zona), Giuseppe Testa viene immediatamente sottoposto ad interrogatori e torture, prima di essere condotto alla sede del comando tedesco a Civita d’Antino (AQ). Trasferito successivamente nel campo di internamento di Madonna della Stella (nei pressi di Sora, FR), viene processato dal Tribunale militare tedesco, dinanzi al quale si assume tutte le responsabilità, per scagionare la famiglia e i compagni di lotta. Condannato a morte, viene fucilato l’11 maggio 1944 lungo le sponde di un canale situato nei pressi di Fontanelle di Alvito (FR)

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: punitivo
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Scheda compilata da Igor Pizzirusso
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2019-01-02 12:39:47

Vittime

Elenco vittime

1. Testa Giuseppe, nato il 25 maggio 1924 a San Vincenzo Valle Roveto, in provincia di L’Aquila. Residente a Roma. Iscritto all’Istituto di ragioneria, lavora anche come impiegato presso il Genio militare. Entrato in contatto con l’organizzazione clandestina del Partito d’Azione, dopo l’8 settembre presta aiuto ai prigionieri di guerra alleati e si unisce alla formazione che diventerà poi la Banda Patrioti Marsicani. Nominato comandante di distaccamento, assume importanti compiti organizzativi e si occupa anche della raccolta e dello smistamento delle armi.

Elenco vittime partigiani 1

Testa Giuseppe

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • onorificenza alla persona a Giuseppe Testa

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Ubicazione: Giuseppe Testa

    Descrizione: Alla sua memoria di Giuseppe Testa è stata assegnata la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: \"Giovane ardente di alti sentimenti di amor Patrio, abbracciava con entusiasmo la causa dei partigiani, costituendo nel suo paese un comitato per l’assistenza dei prigionieri di guerra alleati e dei militari italiani sbandati. Arrestato per vile delazione di un militare tedesco, fintosi inglese, non svelava, malgrado torture e minacce, l’organizzazione clandestina e il luogo dove era occultato un soldato alleato. Processato da un tribunale tedesco, benché promessagli salva la vita se avesse parlato, preferiva la morte. Dinanzi al plotone di esecuzione, con virile fermezza offriva la sua nobile e giovane vita per la libertà della Patria. Morrea, settembre 1943 - Alvito (Frosinone), 11 maggio 1944.\"

Bibliografia


• Le radici e le ali: 1943/45-1993/95: memoria e storia nelle celebrazioni del cinquantennale della Resistenza e della Guerra di liberazione, Roma, 1996, p. 296
• Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 309-310
• Mario Martini Giuseppe Testa 1924-1944: medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, Sora, Centro Studi Sorani Vincenzo Patriarca, 1995

Sitografia


• Giuseppe Testa, in Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana [http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=401], url consultata il 28 settembre 2018

Fonti archivistiche

Fonti

Istituto nazionale Ferruccio Parri – Milano, Fondo Malvezzi Piero Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana e europea, b. 7 fasc. 14