Descrizione
Località Sabbiuno, Castel Maggiore, Bologna, Emilia-Romagna
Data 14 ottobre 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 35
Numero vittime uomini 29
Numero vittime uomini adulti 22
Numero vittime uomini anziani 5
Numero vittime uomini senza informazioni 2
Numero vittime donne 6
Numero vittime donne adulte 6
Descrizione: Il 14 ottobre 1944 tedeschi e fascisti della Gnr e della 23ª Bn provenienti da Bologna effettuarono un rastrellamento nella zona di Castel Maggiore (BO) forse allo scopo di reperire manodopera. A Sabbiuno di Piano di Castel Maggiore, nella cascina della famiglia di Gaetano Guernelli rinchiusero nella stalla alcune persone, tra cui alcuni membri del comando Sap della zona e Aroldo Tolomelli, vice comandante provinciale delle Sap. Tolomelli riuscì a parlare con sua sorella, che si era recata alla casa dei Guernelli per portare del vestiario al fratello, e questa riuscì ad avvertire i partigiani del distaccamento della 7ª Gap di Castel Maggiore. I gappisti intervennero e si verificò uno scontro a fuoco con i fascisti, con perdite e feriti da entrambe le parti (morì anche il comandante del distaccamento Gap Franco Franchini “Romagna”). Al termine degli scontri i fascisti si sfogarono sulle persone presenti nella cascina Guernelli, uccidendole, e diedero fuoco all’edificio.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Estremi e note penali: - Secondo il rapporto sull’operazione del comandante della 23ª brigata nera al capo della provincia di Bologna i reparti tedeschi appartenevano alle SS e l’azione, diretta dai tedeschi, era stata ordinata e organizzata dal comando SS di Bologna in accordo con il comando della Bn.
- Nel rapporto del comandante della 23ª Bn compaiono altri nominativi di fascisti oltre a quelli dei processati.
- Procedimento penale davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna contro Giuseppe Giovetti (nato a Bologna il 28/08/1905, appartenente alla Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, iscritto al Pfr dall’autunno 1943, sergente maggiore della Guardia nazionale repubblicana poi passato alle Brigate nere nell’estate 1944 con il grado di tenente. Come tale comandante della caserma di via Borgolocchi a Bologna e di una compagnia della Bn “Facchini” di Bologna. Arrestato a Sassuolo nel giugno 1945). Giovetti fu accusato di una serie di reati tra cui la partecipazione all’azione di Castel Maggiore del 14 ottobre 1944. Ammise di essere andato a Castel Maggiore con gli altri per l’operazione, ma negò di aver partecipato al rastrellamento vero e proprio perché ferito nel corso di uno spostamento prima del suo inizio. Effettivamente Giovetti restò ferito nell’operazione del 14 ottobre, ma la Corte non ritenne questo un elemento sufficiente per assolverlo dall’accusa di aver preso parte al rastrellamento. Il processo si concluse con la condanna di Giovetti a 30 anni di reclusione per collaborazionismo, omicidio continuato e ricettazione con sentenza del 19/06/1946. Giovetti presentò ricorso in Cassazione. Un nuovo procedimento fu aperto davanti alla Corte d’Assise di Perugia e si concluse con sentenza del 25/03/1950 e la condanna di Giovetti a 18 anni e 3 mesi di reclusione. Il nuovo ricorso alla Cassazione fu respinto.
Annotazioni: - Sul monumento a Sabbiuno di Castel Maggiore Michele Cazzola, che era detto Peppino, compare come Giuseppe.
- Secondo il rapporto del comandante della 23ª Bn al capo provincia di Bologna gli uccisi perché conniventi con i partigiani furono 29.
- Nel rapporto partigiano al Comando unico militare Emilia-Romagna (Cumer) sugli avvenimenti Joseph (o Josef) Goven (militare cecoslovacco disertore, riconosciuto partigiano dal 01/04/1944 al 24/11/1944) sembra essere stato ucciso in combattimento, mentre la partigiana Gina Negrini ha scritto nel suo libro di memorie Il sole nero di aver cercato di soccorrerlo, anche se era gravemente ferito, e di averlo portato a braccia fuori dall’edificio dove lo aveva bendato. Negrini scrisse che tra i fascisti dentro l’edificio e i tedeschi fuori scelse di andare incontro ai tedeschi. Questi ultimi non appena videro Goven lo strapparono dalle braccia di lei e lo uccisero. Sul monumento non compare il nome di Goven che pure è menzionato nel Dizionario dei partigiani (mentre nel rapporto del Cumer compare solo come Josef) e potrebbe trattarsi del militare indicato come polacco nella voce del Dizionario dedicata alla strage di Sabbiuno di Castel Maggiore. Il rapporto del Cumer parla anche di un ufficiale tedesco unitosi ai partigiani, ferito e disperso che il Dizionario annovera tra i caduti come ignoto tedesco. Nel Dizionario alla voce Joseph Goven leggiamo che disertò insieme ad un ufficiale austriaco Erich Mostel, ma non è chiaro se l’ufficiale ferito e disperso sia Mostel. Secondo Bruno, Pastore e Cavalieri Goven non è da identificare con uno dei militari disertori uccisi rimasti ignoti, e dunque i morti a Sabbiuno di Castel Maggiore sarebbero 36.
Scheda compilata da ROBERTA MIRA
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-04-14 18:24:08
Vittime
Elenco vittime
- Alberani Dionisio “Gianni”, nato a Bagnacavallo (RA) il 04/04/1924, residente a Molinella (BO), studente. Commissario politico nella 4ª brigata Garibaldi Venturoli. Riconosciuto partigiano dal 09/09/1943 al 14/10/1944.
- Alberti Enrica, nata a Sala Bolognese (BO) il 25/07/1901, residente a Bologna, colona. Moglie di Calisto Checchi, madre di Carolina e Luigi Checchi. Riconosciuta partigiana della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 07/04/1944 al 14/10/1944.
- Arbizzani Alessandro, nato a Bentivoglio (BO) il 30/01/1911, residente a Castel Maggiore (BO), mezzadro. Riconosciuto partigiano dal 01/11/1943 al 14/10/1944 nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Venturoli.
- Barbieri Pietro, nato a Sant’Agostino (FE) il 22/06/1898, residente a Castel Maggiore (BO). Riconosciuto partigiano nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Venturoli dal 13/08/1944 al 14/10/1944.
- Baschieri Ennio, nato a Budrio (BO) il 27/04/1920. Riconosciuto partigiano nella 4ª brigata Venturoli dal 03/04/1944 al 14/10/1944.
- Cazzola Michele detto Peppino, nato a Minerbio (BO) il 12/08/1905, residente a Castel Maggiore (BO), colono. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli, battaglione Cirillo, dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Checchi Calisto, nato a Castel Maggiore (BO) il 24/02/1896, colono. Marito di Enrica Alberti, padre di Carolina e Luigi Checchi. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/05/1944 al 14/10/1944.
- Checchi Carolina, nata a Bologna il 14/06/1926, operaia. Figlia di Enrica Alberti e Calisto Checchi, sorella di Luigi Checchi. Riconosciuta partigiana della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/05/1944 al 14/10/1944.
- Checchi Luigi, nato a Castel Maggiore (BO) il 15/05/1923, residente a Bologna, operaio. Figlio di Enrica Alberti e Calisto Checchi, fratello di Carolina Checchi. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/05/1944 al 14/10/1944.
- Copiano Carlo, nato a Torino nel 1913. Attivo nella 4ª brigata Venturoli. Legato ai partigiani.
- Fanti Gualtiero, nato a San Giorgio di Piano (BO) il 24/02/1903, residente a Castel Maggiore (BO), impiegato. Padre di Romolo Fanti. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 13/08/1944 al 14/10/1944.
- Fanti Romolo, nato a Castel Maggiore (BO) il 18/10/1926, operaio. Figlio di Gualtiero Fanti. Riconosciuto partigiano nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 02/08/1944 al 14/10/1944.
- Grandini Lea, nata a San Pietro in Casale l’08/01/1910, residente a Castel Maggiore (BO). Civile.
- Grazia Rina, nata a Granarolo il 22/12/1920, residente a Castel Maggiore (BO), tipografa. Sorella di Rodolfo Grazia. Riconosciuta partigiana nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Grazia Rodolfo, nato a Granarolo (BO) l’08/01/1923, residente a Castel Maggiore (BO), tornitore. Fratello di Rina Grazia. Riconosciuto partigiano nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Gruppioni Giovanni, nato a Pianoro (BO) il 02/08/1886, residente a Castel Maggiore (BO), bracciante. Riconosciuto partigiano nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Guernelli Giuseppe, nato a Bentivoglio (BO) il 02/06/1914, residente a Castel Maggiore (BO), mezzadro. La casa colonica della sua famiglia fu una base dei partigiani della zona e sede di riunioni di oppositori e resistenti, grazie principalmente all’attività del fratello Gaetano. Riconosciuto partigiano dal 10/09/1943 al 14/10/1944.
- Guernelli Umberto, nato a Castel Maggiore (BO) il 14/03/1888, muratore. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli, battaglione Cirillo, dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Manganelli Adolfo, nato a San Giovanni in Persiceto (BO) il 17/02/1884, residente a Castel Maggiore (BO), mezzadro. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli, battaglione Cirillo, dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Masetti Sabino (o Savino), nato a Castel Maggiore (BO) il 26/10/1894, meccanico. Riconosciuto partigiano nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Mazza Attilio, nato a Bologna il 07/09/1909, segantino. Antifascista attivo nell’azienda tramviaria bolognese, fu arrestato nel 1938 e nel 1939 fu giudicato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato che lo condanno a due anni di reclusione nel carcere di Castelfranco Emilia (MO) per ricostituzione del Pci, appartenenza al partito e attività di propaganda. Riconosciuto partigiano nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 10/05/1944 al 14/10/1944 con il grado di tenente.
- Orsi Alberto, nato a Bologna il 25/05/1899, meccanico. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 14/06/1944 al 14/10/1944.
- Pasti Piero (o Pietro), nato a Baricella (BO) il 15/04/1881, residente a Castel Maggiore (BO), operaio. Nonno di Sergio Pasti. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Pasti Sergio, nato a Castel Maggiore (BO) il 12/03/1927, operaio meccanico. Nipote di Piero (o Pietro) Pasti. Riconosciuto partigiano nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Rimondi Oreste, nato a San Pietro in Casale (BO) il 19/07/1891, residente a Bologna. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/05/1944 al 14/10/1944.
- Romagnoli Rinaldo, nato a Castel Maggiore (BO) il 30/07/1912, operaio alla Sabiem-Parenti. Riconosciuto partigiano nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 13/08/1944 al 14/10/1944.
- Scagliarini Luigi, nato a San Giovanni in Persiceto (BO) il 07/11/1914, autista. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/06/1944 al 14/10/1944.
- Selleri Raffaele, nato a Bologna il 05/03/1927. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/10/1943 al 14/10/1944.
- Tolomelli Enrico, nato a San Giorgio di Piano (BO) il 19/10/1910, residente a Granarolo (BO), colono. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 12/10/1943 al 14/10/1944.
- Tosi Argia, nata a Malalbergo (BO) il 01/06/1900, residente a Castel Maggiore (BO), casalinga. Sorella di Ivo Tosi. Riconosciuta partigiana nel battaglione Cirillo della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/01/1944 al 14/10/1944.
- Tosi Ivo, nato a Malalbergo (BO) il 04/06/1895, muratore. Fratello di Argia Tosi. Riconosciuto partigiano nel battaglione Gotti della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/05/1944 al 14/10/1944.
- Vigna Luigi, nato a Calderara di Reno (BO) il 18/10/1888, residente a Castel Maggiore (BO), colono. Padre di Medarda Vigna. Riconosciuto partigiano della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 01/03/1944 al 14/10/1944.
- Vigna Medarda, nata a Castel Maggiore (BO) il 06/06/1914, colona. Figlia di Luigi Vigna. Riconosciuta partigiana della 4ª brigata Garibaldi Venturoli dal 13/08/1944 al 14/10/1944.
- un militare tedesco (disertore della Wehrmacht) ignoto, unitosi ai partigiani (v. Annotazioni).
- un militare polacco (disertore della Wehrmacht) ignoto, unitosi ai partigiani. Forse si tratta di Joseph (o Josef) Goven, di nazionalità cecoslovacca (v. Annotazioni).
Elenco vittime civili 1
Grandini Lea
Elenco vittime partigiani 31
Alberani Dionisio
Alberti Enrica
Arbizzani Alessandro
Barbieri Pietro
Baschieri Ennio
Cazzola Michele
Checchi Calisto
Checchi Carolina
Checchi Luigi
Fanti Gualtiero
Fanti Romolo
Grazia Rina
Grazia Rodolfo
Gruppioni Giovanni
Guernelli Giuseppe
Guernelli Umberto,
Manganelli Adolfo
Masetti Sabino
Mazza Attilio
Orsi Alberto
Pasti Piero
Pasti Sergio
Rimondi Oreste
Romagnoli Rinaldo
Scagliarini Luigi
Selleri Raffaele
Tolomelli Enrico
Tosi Argia
Tosi Ivo
Vigna Luigi,
Vigna Medarda
,
Elenco vittime disertori 2
2 militari tedeschi
Elenco vittime legate a partigiani 1
Copiano Carlo
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Giuseppe Giovetti
Nome Giuseppe
Cognome Giovetti
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Nato a Bologna il 28/08/1905, appartenente alla Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, iscritto al Pfr dall’autunno 1943, sergente maggiore della Guardia nazionale repubblicana poi passato alle Brigate nere nell’estate 1944 con il grado di tenente. Come tale comandante della caserma di via Borgolocchi a Bologna e di una compagnia della Bn “Facchini” di Bologna. Arrestato a Sassuolo nel giugno 1945
Note procedimento Giovetti fu accusato di una serie di reati tra cui la partecipazione all’azione di Castel Maggiore del 14 ottobre 1944. Ammise di essere andato a Castel Maggiore con gli altri per l’operazione, ma negò di aver partecipato al rastrellamento vero e proprio perché ferito nel corso di uno spostamento prima del suo inizio. Effettivamente Giovetti restò ferito nell’operazione del 14 ottobre, ma la Corte non ritenne questo un elemento sufficiente per assolverlo dall’accusa di aver preso parte al rastrellamento. Il processo si concluse con la condanna di Giovetti a 30 anni di reclusione per collaborazionismo, omicidio continuato e ricettazione con sentenza del 19/06/1946. Giovetti presentò ricorso in Cassazione. Un nuovo procedimento fu aperto davanti alla Corte d’Assise di Perugia e si concluse con sentenza del 25/03/1950 e la condanna di Giovetti a 18 anni e 3 mesi di reclusione. Il nuovo ricorso alla Cassazione fu respinto.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto Brigata nera reparto imprecisato
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni anno
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Medaglia d’argento al valor militare alla memoria a Franco Franchini.
luogo della memoria a Castel Maggiore
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Castel Maggiore
Descrizione: una strada è intitolata a Franco Franchini.
luogo della memoria a Molinella
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Molinella
Descrizione: una strada è intitolata a Dionisio Alberani.
lapide a Castel Maggiore (BO), palazzo comunale
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Castel Maggiore (BO), palazzo comunale
Descrizione: sulla lapide che ricorda i caduti e i dispersi nella guerra 1940-1945, militari partigiani, civili compaiono tra i partigiani i fratelli Rodolfo e Rina Grazia, Giuseppe Guernelli, Umberto Guernelli, Romolo e Gualtiero Fanti, Arbizzani, Barbieri, Cazzola, Gruppioni, Argia Tosi, Medarda e Luigi Vigna, Manganelli, Masetti, Pietro e Sergio Pasti, Romagnoli, Copiano.
monumento a Sabbiuno di Castel Maggiore (BO), via Saliceto
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Sabbiuno di Castel Maggiore (BO), via Saliceto
Descrizione: monumento che ricorda la strage di Sabbiuno del 14/10/1944.
monumento a Bologna, parco di Villa Spada, via Saragozza
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, parco di Villa Spada, via Saragozza
Descrizione: monumento alle partigiane cadute; vi sono ricordate Carolina Checchi e la madre Enrica Alberti, Lea Grandini, Rina Grazia, Argia Tosi, Medarda Vigna.
monumento a Bologna, cimitero della Certosa
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, cimitero della Certosa
Descrizione: monumento-ossario dei caduti partigiani; vi sono sepolti Calisto Checchi, la moglie Enrica Alberti e i figli Carolina e Luigi Checchi, Lea Grandini, Attilio Mazza, Alberto Orsi, Raffaele Selleri.
monumento a Bologna, piazza del Nettuno
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, piazza del Nettuno
Descrizione: sacrario dei caduti partigiani; vi sono ricordati Dionisio Alberani, Alessandro Arbizzani, Pietro Barbieri, Michele Cazzola, Calisto Checchi, la moglie Enrica Alberti e i figli Carolina e Luigi Checchi, Gualtiero Fanti e il figlio Romolo Fanti, Rina Grazia e il fratello Rodolfo Grazia, Giovanni Gruppioni, Giuseppe Guernelli, Umberto Guernelli, Adolfo Manganelli, Sabino (o Savino) Masetti, Attilio Mazza, Alberto Orsi, Pietro Pasti e il nipote Sergio Pasti, Oreste Rimondi, Rinaldo Romagnoli, Luigi Scagliarini, Raffaele Selleri, Enrico Tolomelli, Argia Tosi e il fratello Ivo Tosi, Luigi Vigna e la figlia Medarda Vigna oltre a Franco Franchini.