Descrizione
Località Cortecchio, Castel del Rio, Bologna, Emilia-Romagna
Data 23 febbraio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Tra il 1943 e il 1944 gli antifascisti imolesi, in particolare i comunisti, puntarono sulla creazione di formazioni combattenti sull’Appennino imolese, in contrasto con quanto stabilito dai vertici del Pci di Bologna che ritenevano la regione inadatta allo sviluppo della Resistenza e preferirono inviare i futuri partigiani bolognesi sulle Prealpi Venete. La zona del Monte Faggiola al confine tra Emilia-Romagna e Toscana fu individuata come un luogo adatto per l’insediamento dei primi gruppi di imolesi e bolognesi che ebbero una prima base nella casa colonica abbandonata denominata l’Albergo a Cortecchio (BO). Da questi gruppi, poco armati ed equipaggiati e in via di organizzazione, sarebbero venute forze alla futura 8ª brigata Garibaldi Romagna, attiva nel Forlivese, e alla 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, attiva tra l’Imolese e la Toscana. Verso la fine di febbraio del 1944 la Gnr di Imola e quella di Faenza organizzarono un rastrellamento nella zona di Cortecchio, dove ritenevano che si trovassero dei gruppi armati di oppositori. Quattro colonne di circa 60 uomini l’una, partendo da Palazzuolo sul Senio, Castel del Rio, Coniale e Badia di Susinana, salirono verso l’Albergo. Solo una delle colonne riuscì a raggiungere effettivamente la località a causa della neve e la mattina del 23 febbraio 1944 attaccò la casa. Alcuni dei partigiani presenti erano usciti per prelevare viveri, altri riuscirono ad uscire e ad allontanarsi dopo l’attacco fascista, mentre quattro giovani (Dante Cassani, Germano Giovannini, Romano Mazza e Luigi Zauli) restarono all’interno tentando di resistere. Negli scontri a fuoco i partigiani uccisero il caposquadra della Gnr di Imola Primo Brini. I fascisti incendiarono il fienile adiacente alla casa e catturarono i quattro giovani, uccidendo Cassani e Zauli. I militi della Gnr derubarono e spogliarono i cadaveri, li presero a sputi e calci e li trascinarono nella neve per poi abbandonarli. I loro corpi furono raccolti dai contadini del luogo, in contrasto con gli ordini dei fascisti, e tumulati nel cimitero di Badia di Susinana. La salma di Cassani fu poi traslata al cimitero di Bubano (BO). Gli altri due partigiani presenti nell’Albergo – Mazza, ferito, e Giovannini – vennero catturati, picchiati e costretti a camminare scalzi nella neve trasportando il corpo del caposquadra Brini a valle. Furono poi incarcerati a Imola (BO) e successivamente trasferiti a Bologna e a Castelfranco Emilia (MO). Entrambi riuscirono a fuggire dalla prigione e continuarono a combattere nelle formazioni partigiane ed entrambi furono uccisi in circostanze diverse: Giovannini nello scontro di Rasiglio dell’8 ottobre 1944 (v. Episodio di Piazza Matteotti, Casalecchio di Reno (BO), 10 ottobre 1944) e Mazza al poligono di tiro di Bologna il 13 dicembre 1944 (v. Episodio Poligono di tiro Bologna, 13 dicembre 1944).
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: - Procedimento contro Masi Ezio davanti alla Corte d’Assise straordinaria Bologna, conclusosi con sentenza di condanna a 8 anni e 4 mesi di reclusione per collaborazionismo il 19/07/1945. Masi, iscritto al Pfr, appartenente ai paracadutisti, collaboratore del segretario del fascio di Castel del Rio, fu accusato di aver fatto da guida a una delle colonne che dovevano prendere parte al rastrellamento di Cortecchio. Affermò di aver smarrito la strada e che la sua colonna arrivò all’Albergo ad azione ormai conclusa e non prese parte agli scontri a fuoco, ma fu comunque condannato alla pena minima e con concessione di attenuanti data la levità della collaborazione. Masi ricorse in Cassazione, ma il ricorso fu rigettato. Con sentenza 23/08/1946 la Cassazione dichiarò cessata l’esecuzione della sentenza per amnistia.
Annotazioni: Secondo il manifesto dei fascisti imolesi che diede notizia del rastrellamento e della morte di Primo Brini il rastrellamento operato dalla Gnr era stato ordinato dalla polizia tedesca di Bologna. Anche l’imputato Ezio Masi accusato di aver fatto da guida ad una colonna parlò di un’operazione mista di tedeschi e fascisti; in particolare la colonna che doveva guidare Masi era composta di carabinieri, gendarmi tedeschi e militi della Gnr.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La notizia della morte di Cassani e Zauli fu data da un volantino del Cln imolese del 26 febbraio 1944, nonché da un manifesto fascista che parlò dello scontro di Cortecchio per ricordare il caposquadra Primo Brini della Gnr.
Scheda compilata da ROBERTA MIRA
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-04-29 14:25:44
Vittime
Elenco vittime
Cassani Dante “Gario”, nato a Bubano (BO) il 26/08/1925, apprendista sarto. Appartenente ai primi gruppi saliti sull’Appennino imolese che avrebbero dato vita alla 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, fu riconosciuto partigiano nella 36ª dal 17/01/1944 al 20/02/1944.
Zauli Luigi “Libero”, nato a Riolo Terme (RA) il 13/04/1926, casante. Appartenente ai primi gruppi saliti sull’Appennino imolese che avrebbero dato vita alla 36ª brigata Garibaldi Bianconcini, fu riconosciuto partigiano nella 36ª dall’11/01/1944 al 28/02/1944.
Elenco vittime partigiani 2
Cassani Dante “Gario”
Zauli Luigi “Libero”
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Ezio Masi
Nome Ezio
Cognome Masi
Ruolo nella strage Delatore
Stato imputato in procedimento
Note procedimento - Procedimento contro Masi Ezio davanti alla Corte d’Assise straordinaria Bologna, conclusosi con sentenza di condanna a 8 anni e 4 mesi di reclusione per collaborazionismo il 19/07/1945. Masi, iscritto al Pfr, appartenente ai paracadutisti, collaboratore del segretario del fascio di Castel del Rio, fu accusato di aver fatto da guida a una delle colonne che dovevano prendere parte al rastrellamento di Cortecchio. Affermò di aver smarrito la strada e che la sua colonna arrivò all’Albergo ad azione ormai conclusa e non prese parte agli scontri a fuoco, ma fu comunque condannato alla pena minima e con concessione di attenuanti data la levità della collaborazione. Masi ricorse in Cassazione, ma il ricorso fu rigettato. Con sentenza 23/08/1946 la Cassazione dichiarò cessata l’esecuzione della sentenza per amnistia.
Primo Brini
Nome Primo
Cognome Brini
Ruolo nella strage Autore
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto GNR Imola
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Bologna, piazza del Nettuno
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, piazza del Nettuno
Descrizione: sacrario dei caduti partigiani; vi compaiono Cassani e Zauli, uccisi il 23/02/1944, e Mazza e Giovannini, uccisi rispettivamente il 13/12/1944 e l’08/10/1944.
monumento a Bubano (BO), piazza Dante Cassani
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bubano (BO), piazza Dante Cassani
Descrizione: monumento ai caduti; l’epigrafe posta sotto la statua di un uomo che si libera dalle catene è dedicata a Dante Cassani a cui sono uniti i caduti di tutte le guerre, della Resistenza e dell’insurrezione.
monumento a Bubano, cimitero
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bubano, cimitero
Descrizione: mausoleo di Dante Cassani.
lapide a Mordano (BO), torre comunale
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Mordano (BO), torre comunale
Descrizione: lapide con i nominativi dei caduti e dispersi nella seconda guerra mondiale; vi compare Dante Cassani.
monumento a Palazzuolo sul Senio (FI), Monte Faggiola nei pressi del valico del Paretaio
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Palazzuolo sul Senio (FI), Monte Faggiola nei pressi del valico del Paretaio
Descrizione: i nomi di Cassani e Zauli compaiono sulla stele dedicata ai partigiani della 36ª brigata Garibaldi.
luogo della memoria a Bubano
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Bubano
Descrizione: una piazza è intitolata a Dante Cassani.
luogo della memoria a Riolo Terme
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Riolo Terme
Descrizione: una via è intitolata a Luigi Zauli.
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Il 21 ottobre 1945 si svolsero a Imola i funerali collettivi dei partigiani imolesi caduti nella Resistenza con una grande partecipazione della cittadinanza.