Descrizione
Località Via Cassoletta e via Lunga, Valsamoggia, Bologna, Emilia-Romagna
Data 1 luglio 1944 - 2 luglio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini 3
Numero vittime uomini adulti 3
Descrizione: Nella notte del 1° luglio 1944 brigatisti neri e fascisti in borghese si recarono alle abitazioni di Amedeo Luppi in via Garibaldi a Calcara di Crespellano (BO) e Alfonso Guizzardi in via Cassola a Crespellano (BO), li prelevarono, li fecero salire su un camion, li portarono in via Cassoletta verso la via Emilia nel podere del colono Ballestri, sempre a Crespellano, e li uccisero, abbandonando i loro corpi. Stessa sorte toccò a Lionello Zini, prelevato da casa e ucciso in via Lunga a Crespellano.
Secondo le testimonianze sull’episodio si trattò di una rappresaglia fascista per l’uccisione del federale di Crespellano, avvenuta a fine giugno 1944. Un testimone parla però anche della morte del padre di un fascista per cui il figlio voleva vendicarsi.
Modalità di uccisione: arma da taglio,uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: - Il milite della Gnr Onorio Burgarelli (nato a Castelfranco Emilia (MO) il 07/08/1924) fu processato dalla Corte d’Assise straordinaria di Bologna per i fatti di Crespellano e fu assolto dall’accusa di omicidio (v. Estremi e Note sui procedimenti).
- Alcuni testimoni, che rilasciarono dichiarazioni ai carabinieri nel dopoguerra e deposero al processo celebrato davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna contro Burgarelli, affermarono di essersi trovati sul ponte di Calcara di Crespellano (BO) con il loro conoscente Ugo Lambertini (nato a Crespellano (BO) il 02/09/1928 (?)), fascista del Partito e delle brigate nere di Crespellano. Secondo i testimoni Lambertini disse che stava aspettando un camion di fascisti che venivano a Calcara per «regolare dei conti» con Guizzardi e Luppi, antifascisti, il primo sospettato per l’uccisione del padre di un milite fascista e per aver avuto una discussione con un altro brigatista nero; il secondo per essere stato trovato in possesso di una pistola (che gli era stata data come saldo per un debito dal milite delle brigate nere il cui padre era stato ucciso). Gli stessi testimoni dissero che Lambertini salì sul camion con i fascisti. Lambertini tuttavia non compare come imputato nel procedimento. Ugo Lambertini fu accusato di aver svolto la funzione di delatore anche in alcuni arresti effettuati nell’Imolese e soprattutto nel rastrellamento del dicembre 1944 che investì la zona di Anzola e San Giovanni in Persiceto (BO), si concluse con l’arresto di numerose persone, parte delle quali deportate, parte liberate e parte (gli antifascisti e partigiani considerati più pericolosi) uccisi nelle fucilazioni di massa di Sabbiuno di Paderno (v. Episodi di Sabbiuno di Paderno (BO), 14 e 23 dicembre 1944). Lambertini fu processato dalla Corte di Assise straordinaria di Bologna e il procedimento giunse a sentenza di condanna a 30 anni di reclusione il 18/06/1947, ma dopo il ricorso la sentenza fu annullata dalla Cassazione nel 1948 e gli atti furono inviati alla Corte d’Assise di Firenze per un nuovo esame.
- Procedimento contro Onorio Burgarelli (nato a Castelfranco Emilia (MO) il 07/08/1924) davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna come appartenente alla Guardia nazionale repubblicana e al Partito fascista repubblicano per aver preso parte a rastrellamenti e per l’arresto e l’uccisione di Luppi e Guizzardi. Il processo si concluse con sentenza di assoluzione per l’accusa di omicidio e di non doversi procedere per reato amnistiato per l’accusa di partecipazione a rastrellamenti il 07/10/1946.
Annotazioni: La documentazione dei carabinieri e il procedimento davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna contro Burgarelli non menzionano la morte di Zini che si rintraccia esclusivamente nella bibliografia.
Scheda compilata da ROBERTA MIRA
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-04-29 14:39:18
Vittime
Elenco vittime
- Guizzardi Alfonso, nato a Crespellano (BO) il 18/08/1893, muratore. Riconosciuto partigiano dal 01/05/1944 al 02/07/1944 nella 63ª brigata Garibaldi Bolero.
- Luppi Amedeo, nato a Anzola Emilia (BO), l’08/09/1906, residente a Crespellano (BO), bracciante. Entrò nella Resistenza come i fratelli Augusto e Agostino. Riconosciuto partigiano dal 01/05/1944 al 02/07/1944 nella 63ª brigata Garibaldi Bolero.
- Zini Lionello “Nello”, nato a Monteveglio (BO) il 18/08/1910, bracciante. Riconosciuto partigiano dal 18/09/1943 al 02/07/1944 nella 63ª brigata Garibaldi Bolero.
Elenco vittime partigiani 3
- Guizzardi Alfonso,
- Luppi Amedeo,
- Zini Lionello “Nello”
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Onorio Burgarelli
Nome Onorio
Cognome Burgarelli
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile - Il milite della Gnr Onorio Burgarelli (nato a Castelfranco Emilia (MO) il 07/08/1924) fu processato dalla Corte d’Assise straordinaria di Bologna per i fatti di Crespellano e fu assolto dall’accusa di omicidio (v. Estremi e Note sui procedimenti). - Alcuni testimoni, che rilasciarono dichiarazioni ai carabinieri nel dopoguerra e deposero al processo celebrato davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna contro Burgarelli, affermarono di essersi trovati sul ponte di Calcara di Crespellano (BO) con il loro conoscente Ugo Lambertini (nato a Crespellano (BO) il 02/09/1928 (?)), fascista del Partito e delle brigate nere di Crespellano. Secondo i testimoni Lambertini disse che stava aspettando un camion di fascisti che venivano a Calcara per «regolare dei conti» con Guizzardi e Luppi, antifascisti, il primo sospettato per l’uccisione del padre di un milite fascista e per aver avuto una discussione con un altro brigatista nero; il secondo per essere stato trovato in possesso di una pistola (che gli era stata data come saldo per un debito dal milite delle brigate nere il cui padre era stato ucciso). Gli stessi testimoni dissero che Lambertini salì sul camion con i fascisti. Lambertini tuttavia non compare come imputato nel procedimento. Ugo Lambertini fu accusato di aver svolto la funzione di delatore anche in alcuni arresti effettuati nell’Imolese e soprattutto nel rastrellamento del dicembre 1944 che investì la zona di Anzola e San Giovanni in Persiceto (BO), si concluse con l’arresto di numerose persone, parte delle quali deportate, parte liberate e parte (gli antifascisti e partigiani considerati più pericolosi) uccisi nelle fucilazioni di massa di Sabbiuno di Paderno (v. Episodi di Sabbiuno di Paderno (BO), 14 e 23 dicembre 1944). Lambertini fu processato dalla Corte di Assise straordinaria di Bologna e il procedimento giunse a sentenza di condanna a 30 anni di reclusione il 18/06/1947, ma dopo il ricorso la sentenza fu annullata dalla Cassazione nel 1948 e gli atti furono inviati alla Corte d’Assise di Firenze per un nuovo esame.
Note procedimento - Procedimento contro Onorio Burgarelli (nato a Castelfranco Emilia (MO) il 07/08/1924) davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna come appartenente alla Guardia nazionale repubblicana e al Partito fascista repubblicano per aver preso parte a rastrellamenti e per l’arresto e l’uccisione di Luppi e Guizzardi. Il processo si concluse con sentenza di assoluzione per l’accusa di omicidio e di non doversi procedere per reato amnistiato per l’accusa di partecipazione a rastrellamenti il 07/10/1946.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto Brigata nera reparto imprecisato
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Crespellano (BO), via Cassoletta
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Crespellano (BO), via Cassoletta
Descrizione: cippo in memoria di Amedeo Luppi e Alfonso Guizzardi.
cippo a Crespellano (BO), via Lunga
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Crespellano (BO), via Lunga
Descrizione: cippo in memoria di Lionello Zini.
monumento a Bologna, piazza del Nettuno
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Bologna, piazza del Nettuno
Descrizione: Zini è ricordato nel sacrario dei caduti partigiani.