Descrizione
Località Nimis, Nimis, Udine, Friuli-Venezia Giulia
Data 29 settembre 1944 - 30 settembre 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 10
Numero vittime uomini 9
Numero vittime uomini adulti 7
Numero vittime uomini anziani 2
Numero vittime donne 1
Numero vittime donne anziane 1
Descrizione: A seguito dell’Unternehmen Klagenfurt, l’operazione antipartigiana messa in atto tra il 26 e il 30 settembre 1944 dai Comandi tedeschi per eliminare la Zona libera del Friuli orientale, i paesi di Attimis, Faedis e Nimis furono fatti oggetto di una dura rappresaglia. Dopo gli scontri cruenti con i partigiani, i tedeschi, consolidate le loro posizioni, iniziarono un’azione punitiva contro i dei borghi ritenuti covi
Il 28 settembre Nimis venne bombardato dall’artiglieria, molti civili fuggirono verso le montagne mentre i primi reparti tedeschi occuparono il centro abitato. La rappresaglia iniziò il 29 settembre; il paese venne evacuato, la popolazione fu fatta sfollare parte verso Tarcento, parte verso Segnacco e Villafredda. Cinque uomini di Cergneu vennero fucilati a Villa Ortensia perché ritenuti partigiani; altri due uomini del paese furono uccisi durante il rastrellamento. Tra gli arrestati più di 130 persone furono deportate in Germania. Il paese fu poi dato alle fiamme. Si salvarono poche abitazioni che furono occupate dalle truppe cosacche. Agli abitanti di Nimis fu fatto divieto di rientrare in paese (gli uffici comunali si trasferirono a Tarcento, il Comune dette ospitalità a circa 1.800 cittadini, altri si dispersero nei paesi vicini, 400 persone si rifugiarono a Reana del Rojale). Solo dopo laboriose trattative e sollecitazioni, anche da parte dell’arcivescovo di Udine, fu concesso alla popolazione di rientrare in paese nel gennaio del 1945.
Secondo le ricerche di Fogar i morti a Nimis furono 6, 16 a Faedis e 13 ad Attimis. I dati riguardanti la deportazione sono incompleti: 64 giovani e 24 ragazze di Nimis furono inviati in Germania, di questi una quarantina non tornarono; 91 sarebbero i deportati di Faedis (17 non rientrati); 41 i deportati di Attimis.
I dati riferiti ai danni e alle devastazioni dei paesi fanno comprendere la portata della rappresaglia: a Nimis e frazioni (Torlano, Cergneu) furono incendiate 452 case e 318 stalle e andò perduto circa l’80% del patrimonio zootecnico; a Faedis e frazioni (Canebola, Clap, ecc.) 85 edifici andarono distrutti; ad Attimis e frazioni (Subit, Forame) furono bruciate 154 case e 118 stalle.
Modalità di uccisione: fucilazione,incendio
Violenze connesse: deportazione della popolazione,furto e-o saccheggio
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Per quanto riguarda i reparti tedeschi non è conosciuto nessun nominativo e non è stato istruito alcun processo
Per quanto riguarda i reparti italiani: Corte d’Assise Straordinaria di Udine, procedimento penale contro Bignolini, sentenza numero 110 del 29 luglio 1946; procedimento 66/46
Bignolini è stato processato con Arnaldo Patriarca con l’accusa di collaborazionismo, di aver compiuto rastrellamenti ad Attimis, Nimis e Faedis, furti, saccheggi, delazioni, di aver partecipato alla strage di Torlano. Il processo è stato celebrato il 29 luglio 1946 dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine; Bignolini era presente, Patriarca era latitante. Gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli, ma solo per il reato di collaborazionismo. Bignolini è stato condannato a 7 anni di reclusione, originariamente erano 12, ma si sono applicati i benefici del condono; Patriarca è stato condannato a 12 anni di reclusione, il condono non è stato applicabile per latitanza dell’imputato.
La Cassazione con sentenza del 28 ottobre 1947 ha annullato la sentenza per Bignolini rinviandola alla Corte d’Assise di Treviso che successivamente l’ha amnistiato.
Tribunale competente:
Corte d’Assise Straordinaria di Udine
Annotazioni: La strage di Nimis è da contestualizzare nell'operazione di rastrellamento che coinvolge anche i comuni di Attimis e Faedis, per tali episodi si rimanda alle schede rispondenti ai dati comuni
Relativamente all'intera operazione mancano riscontri oggettivi sul numero e sull’identità delle vittime; la stima che quantifica in 35 il numero delle vittime presente su parte della bibliografia probabilmente comprende anche alcune delle persone rastrellate, deportate in Germania e morte nei campi di concentramento o a causa della detenzione.
LA salma di Bressani Giovanni non è stata recuperata e si ignora il luogo esatto dell'uccisione
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria dell’accaduto è consolidata nelle comunità locali. Alcune recriminazioni sulle violenze accadute sono fatte al movimento resistenziale, ritenuto da alcuni il responsabile delle violenze e dei danni subiti dai paesi e dalle popolazioni.
Scheda compilata da Fabio Verardo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-10-24 09:55:40
Vittime
Elenco vittime
Ceschia Giovanni Battista, di Domenico e Nimis Anna. Nato il 15/10/1881. Nato e residente a Nimis, coniugato. Professione contadino. Civile. Tumulato a Nimis.
Gressani Giovanni
Guidon Giuseppe, di Mattia e Benedetti Anna. Nato il 8/1/1901. Nato e residente a Nimis, coniugato. Professione contadino. Partigiano 1. brg. Osoppo-Friuli. Tumulato a Nimis.
Guidon Valentino, di Mattia e Benedetti Anna. Nato il 22/6/1889. Nato e residente a Nimis, coniugato. Professione contadino. Partigiano1. brg. Osoppo-Friuli. Tumulato a Nimis.
Mattiuzza Silvio, di Giacomo e Vizzutti Domenica. Nato il 13/3/1912. Nato e residente a Nimis, celibe. Professione contadino. Partigiano 1. brg. Osoppo-Friuli. Tumulato a Nimis.
Matiuzza Giuseppe, di Giacomo e Vizzutti Domenica. Nato il 28/1/1905. Nato e residente a Nimis, celibe. Professione contadino. Partigiano 1. brg. Osoppo-Friuli. Tumulato a Nimis.
Nimis Giuseppe, di Francesco e Gambino Elisabetta. Nato il 2/8/1915. Nato e residente a Nimis, celibe. Professione operaio. Partigiano 1. brg. Osoppo-Friuli. Tumulato a Nimis.
Rossi Pietro, di Antonio e Colaone Lucia. Nato il 27/6/1870. Nato e residente a Nimis, coniugato. Professione operaio. Civile. Tumulato a Nimis.
Vizzuti Giovanni di Luigi e Picogna Anna. Nato il 28/10/1894. Nato e residente a Nimis, coniugato. Professione casaro. Partigiano 1. brg. Osoppo-Friuli. Tumulato a Nimis.
Zampis Amalia di Luigi e Borgobello Amalia. Nata il 9/6/1869. Nato a Tricesimo e residente a Nimis, coniugata. Professione casalinga. Civile. Tumulata a Nimis.
Elenco vittime civili 3
Ceschia Giovanni Battista,
Rossi Pietro,
Zampis Amalia
Elenco vittime partigiani 7
Gressani Giovanni
Guidon Giuseppe,
Guidon Valentino,
Mattiuzza Silvio,
Matiuzza Giuseppe,
Nimis Giuseppe
Vizzuti Giovanni
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Francesco Bignolini
Nome Francesco
Cognome Bignolini
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile nato il 3 aprile 1894, residente a Tarcento
Note procedimento Corte d’Assise Straordinaria di Udine, procedimento penale contro Bignolini, sentenza numero 110 del 29 luglio 1946; procedimento 66/46 Bignolini è stato processato con Arnaldo Patriarca con l’accusa di collaborazionismo, di aver compiuto rastrellamenti ad Attimis, Nimis e Faedis, furti, saccheggi, delazioni, di aver partecipato alla strage di Torlano. Il processo è stato celebrato il 29 luglio 1946 dalla Sezione speciale della Corte d’Assise di Udine; Bignolini era presente, Patriarca era latitante. Gli imputati sono stati riconosciuti colpevoli, ma solo per il reato di collaborazionismo. Bignolini è stato condannato a 7 anni di reclusione, originariamente erano 12, ma si sono applicati i benefici del condono; Patriarca è stato condannato a 12 anni di reclusione, il condono non è stato applicabile per latitanza dell’imputato. La Cassazione con sentenza del 28 ottobre 1947 ha annullato la sentenza per Bignolini rinviandola alla Corte d’Assise di Treviso che successivamente l’ha amnistiato. Tribunale competente: Corte d’Assise Straordinaria di Udine
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto 5. Reggimento Milizia Difesa Territoriale Ufficio politico investigativo squadra K 9
Memorie
Memorie legate a questa strage
commemorazione a
Tipo di memoria: commemorazione
Descrizione: Ogni 25 aprile