Descrizione
Località Costa Binella, Testico, Savona, Liguria
Data 15 aprile 1945 - 19 aprile 1945
Matrice strage Nazista
Numero vittime 27
Numero vittime uomini 25
Numero vittime uomini adulti 18
Numero vittime uomini anziani 7
Numero vittime donne 2
Numero vittime donne adulte 2
Descrizione: All’alba di domenica 15 aprile 1945 (la seconda dopo la Pasqua) due colonne tedesche muovono da Cesio e da Vellego verso il piccolo centro abitato di Ginestro, frazione di Testico, ove giungono alle sette del mattino per dare inizio al rastrellamento. I militari catturano una ventina di civili, uomini e donne sorpresi nelle loro case, e li legano con corde. Poi, proseguendo la marcia, uccidono senza apparente ragione un contadino al lavoro. Alle 8.00, arrivati nei pressi della chiesa, irrompono nell’edificio, catturano altre persone e pongono tutti gli ostaggi lungo un muro sotto la sorveglianza di un soldato. Il resto della truppa, in parte, prosegue con il rastrellamento che porterà alla cattura di altri ostaggi; in parte si dirige verso Poggio Bottaro. Intorno alle 9.00 un gruppo di partigiani, dalla vicina frazione di Santa Maria di Stellanello, spara sui tedeschi permettendo a 3 degli ostaggi di fuggire. In risposta, i tedeschi tornano verso la chiesa, si appostano presso l'osteria del paese e catturano altri 3 contadini di Torria. Infine, la colonna riparte con i prigionieri al seguito. Durante la marcia, si arresta presso la frazione Zerbini per catturare altri ostaggi. L'ultima tappa è Costa Binella ove avviene la selezione dei progionieri. Vengono rilasciati 3 giovani di Ginestro, 4 donne e 4 ragazze. Queste ultime verranno poi condotte al carcere di Imperia, sottoposte a interrogatori e paestaggi e rilasciate almeno una dozzina di giorni dopo. Restano in mano ai tedeschi 27 persone: 25 uomini e 2 donne che vengono separate dagli altri prigionieri, seviziate e uccise a colpi di baionetta. I 25 uomini, legati 2 a 2 col fil di ferro, sono falciati a colpi di mitragliatrice. Dopo il massacro, i corpi risultano irriconoscibili. Nel pomeriggio della domenica e nel giorno successivo, quando i compaesani raggiungono Costa Binella per cercare di identificare le vittime, per riconoscerle devono ricorrere al loro abbigliamento (Armando Zerbone e Leonardo Arduino ricordano di aver riconosciuto i rispettivi padri “solo dalle scarpe”).
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Violenze connesse: sevizie-torture
Tipo di massacro: ritirata
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Annotazioni: I testimonianze della strage ricordano un tedesco che, con il soprannome di “u megu” (ossia “il dottore”), facendosi passare per medico, trovò asilo presso i partigiani di Poggio Bottaro ove rimase per un periodo di 3 o 4 mesi, accolto come “uno del posto”. Parecchi asseriscono che, il 15 aprile 1945, costui abbia effettivamente guidato l'azione stragistica dei tedeschi grazie all'accurata conoscenza del territorio acquisita. Tali testimonianze trovano conferma nella documentazione presente nell'Archivio dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Imperia (IsrecIM). Rusulta infatti che il medico tedesco, di nome Jacob Unkelbach (dai partigiani soprannominato “Antonio”), già sergente sanitario della Wermacht, fosse un disertore accolto dal Distaccamento “Garbagnati” della I Zona Operativa di Liguria. Nella relazione del 18 febbraio 1945 sull'incorporazione di Unkelbach al Distaccamento partigiano, il comandante Franco Bianchi (detto “Stalin”) riporta che il tedesco disertò “per non servire un padrone che lotta per una causa ingiusta” e asserisce che le informazioni sul suo conto fornite dagli abitanti di Tovo e di Villa Faraldi fossero tutte positive. In seguito al massacro, “Stalin” ricorda inoltre che il Comando Operativo della I Zona emanò l'ordine di fucilare tutti quei tedeschi disertori che, come “Jacob-Antonio”, destassero un sospetto anche minimo.
Del resto, sempre tramite l'Archivio dell'IsrecIM (cff. in particolare i documenti citati da F. BIGA in “La Resistenza in provincia di Imperia”, cit., pp. 271-275) è possibile ricostruire i movimenti dei partigiani della I Zona tra il 14 e il 15 aprile 1945. Rusulta infatti che, dal 14 aprile, i Distaccamenti dell'area ingauna attaccarono postazioni nazifasciste causando fughe, danni materiali e alcuni morti. In risposta, gli occupanti effettuarono numerosi rastrellamenti lungo la statale tra Imperia e Garessio per impedire assalti di partigiani ai reparti tedeschi prossimi alla “ritirata strategica” verso nord. Luigi Massabò, detto “Pantera”, Vicecomandante della Divisione Garibaldi “Silvio Bonfante”, in previsione dell'improvviso arrivo di truppe nazifasciste al Ponte Molino Nuovo di Andora e di un presumibile attacco all'alba del 15 aprile, dispose misure preventive: tra queste si riporta che “Per le 4 il Distaccamento 'G. Garbagnati' si trovi a Testico in posizione favorevole con la mitragliatrice pesante e controlli il movimento a Cesio e Casanova”. E' dunque assai probablie che i partigiani, che attaccarono i tedeschi tra Ginestro e Testico, appartenessero al Distaccamento “Garbagnati” e che , con loro, si trovasse Massimo Gismondi, detto “Mancen”, Comandante della I Brigata “Silvano Belgrano”. Nell'impossibilità di rispondere ai colpi sparati dai partigiani, è possibile che i tedeschi si siano ulteriormente accaniti contri i civili già imprigionati a Ginestro e che abbiamo in seguito catturato altri ostaggi.
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-09-04 09:34:30
Vittime
Elenco vittime
. Aicardi Elena: Testico (pr. SV), 6.08. 1897, casalinga (di anni 47);
. Ascheri Giuseppe: Testico (SV), 18.03.1894, agricoltore (51 anni);
. Barla Enrico Luigi Angelo: Cesio (pr. IM), 11.12.1884, proprietario (61 anni);
. Bruno Angelo: Testico (SV), 27. 10. 1873, agricoltore (71 anni);
. Bruno Giovanni: Testico (SV), 4.09.1906, agricoltore (38 anni);
. Danio Angelo Giovanni: Testico 15.03.1901, agricoltore (44 anni);
. Ferrari Giovanni: Vellego (SV), 8.02.1905, contadino (40 anni);
. Ferrua Giacinto: Erli (SV), 22. 06. 1909, contadino (35 anni);
. Gaibizio Bernardo: Testico (SV), 14.06.1871, contadino (74 anni);
. Garabello Pietro Bartolomeo: Santa Giulia (SV), 9.07.1882, contadino (62 anni);
. Merello Pietro: Testico (SV), 9.08. 1902, agricoltore (42 anni);
. Moreno Angelo, Vellego (SV), 2.10.1902, muratore (42 anni);
. Olivieri Pietro Giovanni Battista: Alassio (pr. SV), 4.10.1906, autista (38 anni);
. Pace Francesco: Vellego (SV), 1.01.1888, agricoltore (57 anni);
. Pellegrino Bartolomeo Carlo Settimio: Torria (pr. IM), 11.08.1904, contadino (40 anni);
. Regesta Giobatta: Testico (SV), 28.06.1887, agricoltore (58 anni);
. Sciandrini Antonio: Lavina (pr. IM), 11.09.1910, contadino (34 anni).
. Serafini Carlo: Olevano di Lomellina (PV), 29.11.1895, contadino (49 anni);
. Tirteo Anacleto: Testico (SV), 9.01.1897, agricoltore (48 anni);
. Vairo Americe: Vellego (SV), 17.07.1885, contadino (59 anni);
. Vairo Luigi: Testico (SV), 19.08. 1909, contadino (35 anni);
. Vairo Marcello: Testico (SV), 20.02.1902, contadino (43 anni);
. Zerbone Francesco: Vellego (SV), 3.07.1907, agricoltore (30 anni);
. Zerbone Filiberto: Vellego (SV), 5.08.1922, agricoltore (22 anni);
. Zerbone Mario: Vellego (SV), 19.10.1900, agricoltore (44 anni);
. Zerbone Lindo: Vellego (SV), 3.04.1910, agricoltore (35 anni);
. Zerbone Teresa: Vellego (SV), 26.05.1914, casalinga (30 anni).
Elenco vittime civili 27
. Aicardi Elena: Testico (pr. SV), 6.08. 1897, casalinga (di anni 47);
. Ascheri Giuseppe: Testico (SV), 18.03.1894, agricoltore (51 anni);
. Barla Enrico Luigi Angelo: Cesio (pr. IM), 11.12.1884, proprietario (61 anni);
. Bruno Angelo: Testico (SV), 27. 10. 1873, agricoltore (71 anni);
. Bruno Giovanni: Testico (SV), 4.09.1906, agricoltore (38 anni);
. Danio Angelo Giovanni: Testico 15.03.1901, agricoltore (44 anni);
. Ferrari Giovanni: Vellego (SV), 8.02.1905, contadino (40 anni);
. Ferrua Giacinto: Erli (SV), 22. 06. 1909, contadino (35 anni);
. Gaibizio Bernardo: Testico (SV), 14.06.1871, contadino (74 anni);
. Garabello Pietro Bartolomeo: Santa Giulia (SV), 9.07.1882, contadino (62 anni);
. Merello Pietro: Testico (SV), 9.08. 1902, agricoltore (42 anni);
. Moreno Angelo, Vellego (SV), 2.10.1902, muratore (42 anni);
. Olivieri Pietro Giovanni Battista: Alassio (pr. SV), 4.10.1906, autista (38 anni);
. Pace Francesco: Vellego (SV), 1.01.1888, agricoltore (57 anni);
. Pellegrino Bartolomeo Carlo Settimio: Torria (pr. IM), 11.08.1904, contadino (40 anni);
. Regesta Giobatta: Testico (SV), 28.06.1887, agricoltore (58 anni);
. Sciandrini Antonio: Lavina (pr. IM), 11.09.1910, contadino (34 anni).
. Serafini Carlo: Olevano di Lomellina (PV), 29.11.1895, contadino (49 anni);
. Tirteo Anacleto: Testico (SV), 9.01.1897, agricoltore (48 anni);
. Vairo Americe: Vellego (SV), 17.07.1885, contadino (59 anni);
. Vairo Luigi: Testico (SV), 19.08. 1909, contadino (35 anni);
. Vairo Marcello: Testico (SV), 20.02.1902, contadino (43 anni);
. Zerbone Francesco: Vellego (SV), 3.07.1907, agricoltore (30 anni);
. Zerbone Filiberto: Vellego (SV), 5.08.1922, agricoltore (22 anni);
. Zerbone Mario: Vellego (SV), 19.10.1900, agricoltore (44 anni);
. Zerbone Lindo: Vellego (SV), 3.04.1910, agricoltore (35 anni);
. Zerbone Teresa: Vellego (SV), 26.05.1914, casalinga (30 anni).
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a Testico, cimitero
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Testico, cimitero
Descrizione: stele in marmo con i 26 nomi (sic) delle vittime, collocata i tra due cippi in ricordo dei caduti delle guerre 1915-\'18 e 1949-\'45.
monumento a Testico, passo della Ginestra
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Testico, passo della Ginestra
Descrizione: stele in marmo e lapide in marmo eretta dal Comune di Testico.
monumento a Testico, passo del Ginestro
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Testico, passo del Ginestro
Descrizione: sacrario presso il Cimitero con lapidi in marmo sulle tombe dei caduti.