VIA CAMICIE NERE, BOLOGNA, 21.11.1944

(Bologna - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località via Camicie Nere (oggi via Irma Bandiera), Bologna, Bologna, Emilia-Romagna

Data 21 novembre 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Nel pomeriggio del 21 novembre 1944 il pediatra Pietro Busacchi è prelevato nel suo studio medico da due militi in borghese appartenenti alla Brigata nera Eugenio Facchini. La mattina del 22 il suo corpo privo di vita è ritrovato in via Camicie nere (oggi via Irma Bandiera).
Negli stessi giorni sono prelevati e ritrovati morti per le strade della città altri tre noti pro-fessionisti: Alfredo Svampa, Giorgio Maccaferri, Francesco Pecori.La loro brutale uccisione provoca una reazione di grande allarmismo nella popolazione cittadina: l’esecuzione somma-ria è letta infatti come un esplicito monito verso gli esponenti della borghesia bolognese che hanno scelto di non aderire alla RSI.
I nomi dei quattro uccisi figurano infatti nella ‘lista Jacchia': un elenco comprendente i nomi di un centinaio di intellettuali e imprenditori antifascisti bolognesi - probabilmente redatto negli stessi ambienti della Questura a giustificazione delle uccisioni – che secondo le autorità fasciste sarebbe stata trovata nella borsa del esponente del Partito d’Azione Mario Jacchia al momento del suo arresto a Parma il 3 agosto 1944.

Modalità di uccisione: fucilazione

Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri

Tipo di massacro: punitivo
--> Per saperne di più sulle tipologie

Estremi e note penali: f.12/1947 - Costa Aldo, Masi Pietro, Matteini Romeo
sentenza n. ? del 13/06/1947
Costa e Masi, appartenenti alla BBNN, sono accusati di aver eseguito tra il 21 e il 22/11/1944 su ordine del federale Pietro Torri la cattura e l’uccisione dell’avv. Alfredo Svampa, del medico Pietro Busacchi e di Giorgio Maccaferri; nonché il 25/11/1944 l’arresto dell’avv. Angelo Senin, condotto prima alla Caserma Borgolocchi, quindi il 15/12/1944 consegnato al cap. Gold comandante del Comando SS cittadino e, a se-guito di interrogatorio, rilasciato.
Costa ammette di aver compiuto insieme a due militi della BBNN l’arresto dell’avv. Senin, mentre nega - come Masi – qualsiasi coinvolgimento nel fermo e uccisione degli altri professionisti. I due imputati risul-tano però identificati da numerosi testimoni.
Nessuna prova è invece emersa a proposito dell’uccisione di Francesco Pecori.
La corte riconosce colpevoli Masi e Costa del reato ascrittogli, e li condanna a 30 anni di reclusione (Ricorso in Cassazione rigettato).

Annotazioni: Si veda anche le schede Cavalcavia di San Donato, Bologna, 21.11.1944; Via Porta Nova, Bologna, 22.11.1944; Via Garofalo, Bologna, 22.11.1944.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Conosciuta come l’eccidio dei professionisti la quadrupla uccisione di noti esponenti della borghesia bolo-gnese, inizialmente attribuita alle forze partigiane, su iniziativa del Prefetto Dino Fantozzi diviene oggetto di un’inchiesta interna all’ambito fascista

Scheda compilata da TONI ROVATTI
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2017-04-29 13:48:49

Vittime

Elenco vittime

Busacchi Pietro, n. il 29/09/1882 a Crespellano - civile
Medico pediatra. Nel 1943 residente a Bologna. Era di sentimenti democratici e antifascisti.
E\' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.
[Diz.II]

Elenco vittime civili 1

Busacchi Pietro

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Aldo Costa

    Nome Aldo

    Cognome Costa

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile milite BBNN

    Note procedimento f.12/1947 - Costa Aldo, Masi Pietro, Matteini Romeo sentenza n. ? del 13/06/1947 Costa e Masi, appartenenti alla BBNN, sono accusati di aver eseguito tra il 21 e il 22/11/1944 su ordine del federale Pietro Torri la cattura e l’uccisione dell’avv. Alfredo Svampa, del medico Pietro Busacchi e di Giorgio Maccaferri; nonché il 25/11/1944 l’arresto dell’avv. Angelo Senin, condotto prima alla Caserma Borgolocchi, quindi il 15/12/1944 consegnato al cap. Gold comandante del Comando SS cittadino e, a se-guito di interrogatorio, rilasciato. Costa ammette di aver compiuto insieme a due militi della BBNN l’arresto dell’avv. Senin, mentre nega - come Masi – qualsiasi coinvolgimento nel fermo e uccisione degli altri professionisti. I due imputati risul-tano però identificati da numerosi testimoni. Nessuna prova è invece emersa a proposito dell’uccisione di Francesco Pecori. La corte riconosce colpevoli Masi e Costa del reato ascrittogli, e li condanna a 30 anni di reclusione (Ricorso in Cassazione rigettato).

  • PIetro Masi

    Nome PIetro

    Cognome Masi

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile milite BBNN

    Note procedimento f.12/1947 - Costa Aldo, Masi Pietro, Matteini Romeo sentenza n. ? del 13/06/1947 Costa e Masi, appartenenti alla BBNN, sono accusati di aver eseguito tra il 21 e il 22/11/1944 su ordine del federale Pietro Torri la cattura e l’uccisione dell’avv. Alfredo Svampa, del medico Pietro Busacchi e di Giorgio Maccaferri; nonché il 25/11/1944 l’arresto dell’avv. Angelo Senin, condotto prima alla Caserma Borgolocchi, quindi il 15/12/1944 consegnato al cap. Gold comandante del Comando SS cittadino e, a se-guito di interrogatorio, rilasciato. Costa ammette di aver compiuto insieme a due militi della BBNN l’arresto dell’avv. Senin, mentre nega - come Masi – qualsiasi coinvolgimento nel fermo e uccisione degli altri professionisti. I due imputati risul-tano però identificati da numerosi testimoni. Nessuna prova è invece emersa a proposito dell’uccisione di Francesco Pecori. La corte riconosce colpevoli Masi e Costa del reato ascrittogli, e li condanna a 30 anni di reclusione (Ricorso in Cassazione rigettato).

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Bologna, via Busacchi

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Bologna, via Busacchi

    Descrizione: Lapide Pietro Busacchi, via Busacchi angolo via Martini

  • monumento a Bologna, piazza del Nettuno

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Bologna, piazza del Nettuno

    Descrizione: Sacrario dei caduti partigiani di Bologna e provincia, piazza del Nettuno

  • luogo della memoria a Bologna, via Busacchi

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Bologna, via Busacchi

    Descrizione: A Busacchi è intitolata una via di Bologna

Bibliografia


Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fa-scismo nel Bolognese (1919-1945), Dizionario biografico Vol. II, Istituto per la storia di Bologna, Bologna, 1985-1998, ad nomen
Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna: settembre 1943-aprile 1945, Il Mulino, Bologna, 1998, pp. 272, 277
Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese (1919-1945), Vol. I Bologna dall’antifascismo alla Resistenza, ISREBO, Bologna, 2005, pp. 157-158, 167-169, 383
Frido von Senger und Etterlin, Combattere senza paura e senza speranza, Longanesi, Milano, 1968, p. 501

Sitografia


Cronologia Sala Borsa
21 novembre 1944 - Quattro noti professionisti trucidati dalle brigate nere
http://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1944/1623

Storia e Memoria di Bologna
Intellettuali bolognesi uccisi dai fascisti
http://memoriadibologna.comune.bologna.it/intellettuali-bolognesi-uccisi-dai-fascisti-73-evento

Pietro Busacchi
http://memoriadibologna.comune.bologna.it/busacchi-pietro-478619-persona

Monumenti che parlano - La Resistenza a Saragozza
Lapide Pietro Busacchi
http://www.comune.bologna.it/saragozza-resistenza/busacchi.php

Fonti archivistiche

Fonti

AS Bologna, Corte d’Appello penale, CAS Bologna, fascicoli 1947, b. 1, f. 12

Cinque cittadini uccisi a colpi di arma da fuoco, «il Resto del Carlino», 26 novembre 1944

ACS, SPD, CR, RSI, b. 20, f. 123 Bologna, Il capo della provincia Fantozzi a Mussolini, 23.12.1944

ACS, MI, DGPS, AGR, RSI, b. 3, f. 17 Bologna, Relazione del questore Fabiani al capo della polizia, 1.12.1944