STAZIONE DI SAN RUFFILLO BOLOGNA 21.03.1945

(Bologna - Emilia-Romagna)

Episodio di riferimento: San Ruffillo

Descrizione

Località San Ruffillo, stazione, Bologna, Bologna, Emilia-Romagna

Data 21 marzo 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 4

Numero vittime uomini 4

Numero vittime uomini adulti 3

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: Il 21 marzo 1945 le SS del comando di via Santa Chiara a Bologna prelevarono dal carcere di San Giovanni in Monte quattro detenuti a loro disposizione. Si trattava di partigiani catturati in precedenza e di un docente universitario ebreo. I prigionieri vennero trasportati nei pressi della stazione ferroviaria di San Ruffillo alla periferia di Bologna e uccisi con armi da fuoco. I loro corpi furono gettati all’interno di crateri provocati da bombe, così da essere occultati. Eccezion fatta per Leone Maurizio Padoa, le vittime del 21 marzo 1945 furono identificate dopo l’esumazione avvenuta nel maggio del 1945 dalle fosse di San Ruffillo.
Come nel caso delle uccisioni effettuate in dicembre a Sabbiuno di Paderno sui colli vicino a Bologna, anche per le fucilazioni di San Ruffillo i nazisti scelsero un luogo periferico rispetto alla città, abbandonato dalla popolazione per via dei bombardamenti e dei cannoneggiamenti dal fronte e dove fosse possibile occultare i corpi delle vittime. La stazione di San Ruffillo che era stata pesantemente danneggiata dalle bombe si prestava allo scopo: al posto dei calanchi di Sabbiuno i cadaveri sarebbero stati gettati e nascosti nei crateri prodotti dai bombardamenti. Complessivamente si ebbero a San Ruffillo sei fucilazioni di massa certe: la prima il 10 febbraio 1945, poi il 20 febbraio, il 1°, il 2, il 16 e il 21 marzo 1945; nel mese di aprile i tedeschi prelevarono altri detenuti dalle carceri di Bologna e chi non fu deportato o avviato al lavoro per le fortificazioni lungo il fronte venne ucciso con le stesse modalità delle vittime di San Ruffillo. Non è del tutto chiaro se la stazione fu ancora teatro delle fucilazioni di aprile 1945 o se fu scelto un altro luogo, comunque posto lungo il tracciato della ferrovia.
Le fucilazioni di San Ruffillo rispondono ad una logica eliminazionista e si collocano in un momento in cui i tedeschi si preparano a lasciare la città ed eliminano il maggior numero possibile di prigionieri, ebrei e avversari politici ancora nelle loro mani. La stessa logica si ritrova nel Bolognese nelle stragi di Sabbiuno di Paderno, compiute dalle SS di Bologna, nonché in quelle precedenti dell’aeroporto di Forlì, compiute almeno in parte dagli stessi uomini del SD (v. Episodi di Ronco di Forlì, aeroporto (FC), 5-6, 17 e 25 settembre 1944). Tutte queste uccisioni furono occultate.

Modalità di uccisione: fucilazione,uccisione con armi da fuoco

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: punitivo (massacro eliminazionista fino al 2016-11-30)
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Eliminazionista: sì

Estremi e note penali: Dal 1° agosto 1944 il comando delle forze della polizia di sicurezza e del servizio di sicurezza SS di Bologna era affidato all’SS-Hauptsturmführer (capitano) Hugo Gold (nato a Mammendorf, Germania, il 07/10/1894) già in servizio presso l’Aussenkommando Sipo-SD di Genova e presso quello di Firenze. Facevano parte degli uomini del comando Sipo-SD di Bologna, tra gli altri, l’SS-Obersturmführer (tenente) Karl Weissmann di origine austriaca, che era stato membro del SD di Firenze, l’SS-Obersturmführer Werner Haftmann, l’SS-Unterscharführer (sergente) Hermann Prader, altoatesino che sono ricordati come elementi che ricoprivano responsabilità negli interrogatori e nella gestione dei prigionieri; inoltre erano in servizio a Bologna due uomini provenienti dal comando Sipo-SD di Forlì che avevano partecipato alle uccisioni dell’aeroporto di Forlì nell’estate-autunno del 1944: Hans Gassner (nato a Hüfingen, Germania, il 16/05/1901, agente di pubblica sicurezza dal 1919 al 1925 e in seguito agente della polizia di Stoccarda, in Italia presso i comandi del SD di Roma, Perugia, Forlì, Bologna, SS-Sturmscharführer (maresciallo maggiore), morto a Waiblingen, Germania, il 13/03/1978) e Gustav Pustowka (nato a Teschen, Polonia (Teschen è il nome tedesco di Cieszyn), membro del partito nazista, delle SS e della Gestapo, agente della polizia criminale, in Italia nei comandi Sipo-SD di Roma, Forlì, Bologna e Ferrara, SS-Scharführer (sergente maggiore), morto a Ludwigsburg, Germania, il 15/01/1991); Pustowka secondo alcune fonti fu coinvolto nelle fucilazioni di San Ruffillo e Sabbiuno di Paderno a Bologna, oltre che nella strage de La Storta a Roma e in quella del Caffè del Doro a Ferrara (v. Episodi di Roma, La Storta, 4 giugno 1944; Ferrara, 17 novembre 1944; Ronco di Forlì, aeroporto (FC), 29 giugno, 5-6, 17 e 25 settembre 1944; Sabbiuno di Paderno (BO), 14 e 23 dicembre 1944).
Tra gli altri membri vi erano da fine luglio 1944 l’SS-Hauptsturmführer (capitano) Wetjen nel settore amministrativo, proveniente dall’Aussenkommando di Roma, e dal febbraio 1945 l’SS-Hauptsturmführer Günther Buchelt capo della sezione IV Gestapo, gli SS-Sturmscharführer (marescialli maggiori) Karl Beck, Hermann Krüger e Georg Buchner, gli SS-Hauptscharführer (marescialli capi) Gerhard Beese e Hubert Wilsch, e il comandante delle Waffen-SS Willi Karscher. Dopo lo scioglimento del comando di Forlì giunse a Bologna anche l’SS-Oberscharführer (maresciallo) Ludwig Jüngling (nato a Hanau/Main, Germania, il 16/07/1906, membro della polizia criminale, in Italia in servizio a Roma, Forlì e Bologna nel settore amministrativo).
- Procedimento davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna contro Amorosi Umberto (nato a Baveno (VB) il 20/05/1904) processato con altro imputato per collaborazionismo per aver svolto la funzione di informatori dei tedeschi e per asportazione di beni. Tra i fatti ascritti ad Amorosi vi era l’arresto di Mario Fustini, ma la Corte assolse Amorosi per non aver commesso il fatto. Amorosi fu comunque condannato per collaborazionismo per altri fatti e in seguito la sua pena fu ridotta.

Annotazioni: - Per redigere le schede sulle fucilazioni di San Ruffillo ci siamo basati sui lavori di Andrea Ferrari e Paolo Nannetti che studiando il registro del carcere di San Giovanni in Monte sono riusciti a ricostruire un quadro preciso degli ingressi e dei prelevamenti dal carcere dei detenuti. Nelle altre fonti citate (per esempio il Dizionario dei partigiani o il sito Storia e memoria di Bologna) sono talvolta indicate date diverse da quelle ricavate da Ferrari e Nannetti qui riportate.
- Secondo alcune fonti Padoa fu deportato al campo di concentramento di Bolzano e nell’aprile 1945 avviato con altri ebrei prigionieri verso la Mendola; da allora risulterebbe disperso ed è stato ipotizzato che sia stato portato ad Auschwitz dove sarebbe morto. Non ci sono però prove della sua deportazione a Bolzano e il Centro di documentazione ebraica contemporanea lo considera morto durante la detenzione a Bologna.
- Andrea Ferrari e Paolo Nannetti, nei loro studi su San Giovanni in Monte e le fucilazioni di massa dell’inverno 1944-45 e della primavera 1945 hanno ipotizzato che sia stato scelto come luogo per le ultime stragi dell’aprile 1945 Rastignano (BO) alle porte della città non lontano dalla stazione di San Ruffillo. A Rastignano nel 1974 furono effettivamente ritrovati nei pressi dei binari dei resti umani appartenenti a persone la cui morte risaliva all’epoca della seconda guerra mondiale perciò l’ipotesi che possa trattarsi dei prelevati dal carcere nell’aprile 1945 che risultano dispersi o di parte di essi non è da scartare, sebbene non appaia del tutto logica la scelta di un luogo così prossimo alle linee americane nell’aprile del 1945, alla vigilia dell’ingresso in città delle truppe alleate. Per questo lavoro abbiamo considerato i fucilati dell’aprile 1945 come fucilati a San Ruffillo, poiché la stessa logica sottende alle varie eliminazioni e poiché la memoria delle stragi di aprile è parte di quella della strage di San Ruffillo, intesa come un unico episodio (v. Note sulla memoria).

Episodi collegati:
- Episodio di San Ruffillo, stazione (BO), 10 febbraio 1945
- Episodio di San Ruffillo, stazione (BO), 20 febbraio 1945.
- Episodio di San Ruffillo, stazione (BO), 1° marzo 1945.
- Episodio di San Ruffillo, stazione (BO), 2 marzo 1945.
- Episodio di San Ruffillo, stazione (BO), 16 marzo 1945.
- Episodio di San Ruffillo, stazione (BO)?, 4 aprile 1945.
- Episodio di San Ruffillo, stazione (BO)?, 9 aprile 1945.
- Episodio di San Ruffillo, stazione (BO)?, 17 aprile 1945.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): - Le salme di Fustini, Matteuzzi e Venturi furono riconosciute tra i corpi estratti dalle fosse. - La salma di Padoa non fu riconosciuta, ma il tribunale di Bologna del 1952 ne ha decretato la morte. - Le uccisioni di San Ruffillo sono ricordate come un unico evento. - Per quanto gli studi non abbiano ancora chiarito se la stazione di San Ruffillo sia stata teatro anche delle uccisioni di detenuti prelevati dal carcere di San Giovanni in Monte ad aprile del 1945, la memoria pubblica e privata degli eventi ha accomunato i detenuti prelevati da San Giovanni in Monte in aprile che risultano dispersi alle vittime di San Ruffillo; così i dispersi di Bondeno (FE), per esempio, sono ricordati ogni anno nelle commemorazioni ufficiali della strage di San Ruffillo.

Scheda compilata da ROBERTA MIRA
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-11-30 16:09:01

Vittime

Elenco vittime

Fustini Mario, nato a Bologna il 19/01/1908, verniciatore. Arrestato una prima volta nel febbraio 1945 e incarcerato a San Giovanni in Monte sino a fine mese e poi rilasciato, fu nuovamente arrestato a inizio marzo e rinchiuso ancora a San Giovanni in Monte a disposizione del comando delle SS. Riconosciuto partigiano dal 01/11/1943 al 16/03/1945.
Matteuzzi Raffaele, nato a Baricella (BO) il 07/03/1912, residente a Minerbio (BO), muratore. Partecipò alla Resistenza nella 4ª brigata Garibaldi Venturoli. Il 01/03/1945 entrò nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna e fu messo a disposizione delle SS. Riconosciuto partigiano dal 10/11/1943 al 21/03/1945.
Padoa Leone Maurizio, nato a Bologna l’08/04/1881, membro della comunità ebraica di Bologna, dal 1921 professore ordinario di Chimica all’Università di Parma; dal 1924 all’Università di Bologna come docente di chimica industriale; dal 1928 al 1934 direttore dell’Istituto superiore di chimica industriale dell’Università di Bologna; nel 1937 trasferito all’Università di Modena; dispensato dal servizio nel 1938 per l’applicazione delle leggi razziali. Chiese la discriminazione, ma nonostante avesse prestato giuramento di fedeltà al regime nel 1931 e non avesse svolto attività antifascista, il fascismo non gli concesse il beneficio perché firmatario del manifesto antifascista di Benedetto Croce del 1925 (come tale gli era stata ritirata la tessera del Pnf) ed “ebreo puro”. Fu arrestato il 21/03/1945 e recluso a San Giovanni in Monte. Risulta prelevato dal carcere lo stesso 21/03/1945 insieme ai tre partigiani uccisi a San Ruffillo. Ebreo.
Venturi Valter, nato a Bologna il 09/10/1917, falegname. Partecipò alla Resistenza nella 7ª Gap Gianni. Il 01/03/1945 entrò nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna e fu messo a disposizione delle SS. Riconosciuto partigiano dal 01/11/1943 al 16/03/1945.

Elenco vittime partigiani 3

Fustini Mario,
Matteuzzi Raffaele,
Venturi Valter

Elenco vittime ebree 1

Padoa Leone Maurizio

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Aussenkommando Sipo-SD Bologna

Tipo di reparto: Polizei
Appartenenza: Sicherheitspolizei u. SD

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Gustav Pustowka

    Nome Gustav

    Cognome Pustowka

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile Gustav Pustowka (nato a Teschen, Polonia (Teschen è il nome tedesco di Cieszyn), membro del partito nazista, delle SS e della Gestapo, agente della polizia criminale, in Italia nei comandi Sipo-SD di Roma, Forlì, Bologna e Ferrara, SS-Scharführer (sergente maggiore), morto a Ludwigsburg, Germania, il 15/01/1991); Pustowka secondo alcune fonti fu coinvolto nelle fucilazioni di San Ruffillo e Sabbiuno di Paderno a Bologna, oltre che nella strage de La Storta a Roma e in quella del Caffè del Doro a Ferrara (v. Episodi di Roma, La Storta, 4 giugno 1944; Ferrara, 17 novembre 1944; Ronco di Forlì, aeroporto (FC), 29 giugno, 5-6, 17 e 25 settembre 1944; Sabbiuno di Paderno (BO), 14 e 23 dicembre 1944).

    Nome del reparto nazista Polizei

    Nome del reparto Aussenkommando Sipo-SD Bologna

  • Umberto Amorosi

    Nome Umberto

    Cognome Amorosi

    Ruolo nella strage Collaboratore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento Procedimento davanti alla Corte d’Assise straordinaria di Bologna contro Amorosi Umberto (nato a Baveno (VB) il 20/05/1904) processato con altro imputato per collaborazionismo per aver svolto la funzione di informatori dei tedeschi e per asportazione di beni. Tra i fatti ascritti ad Amorosi vi era l’arresto di Mario Fustini, ma la Corte assolse Amorosi per non aver commesso il fatto. Amorosi fu comunque condannato per collaborazionismo per altri fatti e in seguito la sua pena fu ridotta.

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Sì, annuali. Le commemorazioni sono organizzate dalla sezione Anpi del Quartiere Savena di Bologna in collaborazione con il Quartiere Savena e vi partecipano delegazioni dei Comuni di residenza o di nascita delle vittime, del Comune e della Città metropolitana di Bologna, delle province di Modena e Ferrara, della regione Emilia-Romagna, dei comitati provinciali Anpi di Bologna e Modena e delle sezioni Anpi dei Comuni di nascita o di residenza delle vittime.

  • monumento a Bologna, piazza Caduti di San Ruffillo

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Bologna, piazza Caduti di San Ruffillo

    Anno di realizzazione: 1967

    Descrizione: Monumento che ricorda le vittime delle fucilazioni di San Ruffillo collocato nel 1967 in sostituzione di quello che, dal 1946, sorgeva sul terrapieno della ferrovia nei pressi della stazione e che è stato dismesso. Sulla faccia principale del monumento attuale si legge l’iscrizione: «Da queste fosse rosse di sangue risuona la voce dei partigiani trucidati dai nazifascisti ad ammonire i vivi che non c’è civile grandezza senza libertà ed amore»; sulle altre facce del monumento sono riportati i nominativi delle vittime di Castelfranco Emilia (Enea Baraldi, Guido Baraldi, Enrico Bazzani, Otello Bergonzini, Ernesto Bottazzi, Gaetano Campagnoli, Amedeo Cavazza, Orfeo Cavazza, Aldo Dondi, Dante Ferrarini, Renato Guizzardi, Guerrino Maccaferri, Danio Manfredi, Ilario [ma Florino] Manfredini, Andrea Moscardini, Luigi Nanni, Renato Nanni, Marino Ragazzi, Rolando Ravaldi, Romano Ravaldi, Giuseppe Rinaldi, Annibale Roveri, Renzo Soli, Gilberto Tacconi, Ennio Turrini, Giovanni Turrini, Francesco Venturi, Aimone Veronesi, Renato Veronesi, Mauro Zanerini, Augusto Zanotti, Renzo Zuffi, Riniero Zuffi, Arteodoro Albertini, Angiolino Carini), Bologna (Dino Bedonni, Adriano Biondi, Sergio Casalini, Mario Faccioli, Antonio Grandi, Guglielmo Grossi, Carlo Mazzacurati, Corrado Pavignani, Emilio Rimondi [probabilmente ucciso a Sabbiuno di Paderno: v. Episodi di Sabbiuno di Paderno (BO), 14, 23 dicembre 1944], Sandro Rossi, Libero Spadoni [non figura tra gli uccisi a San Ruffillo, né tra i dispersi dopo il prelievo dal carcere; non compare nel Dizionario; forse si tratta di un errore di iscrizione sul monumento], Walter Tommasini), Malalbergo (Egidio Alberti, Ernesto Amaini, Primo Bacilieri, Azzo Carlini, Ilario Cenacchi, Antonio Corticelli, Tonino Costa, Adamo Fiorini, Orfeo Galletti, Umberto Gilioli, Romano Gualandi, Guido Minghetti, Vivaldo Orlandi, Oreste Pedrini, Giuseppe Pettazzoni, Dino Zucchini), Anzola Emilia (Pio Galli), Imola (Ugo Coralli, Otello Cardelli, Armando Gardi, Vladimiro Gollini, Walter Grandi, Enea Loreti, Rocco Marabini, Angelo Volta, Vittorio Zotti), Bondeno (Amedeo Benini, Ainis De Biagi, Idalgo Dondi, Atos [ma Pietro] Freddi, Giovanni Gavioli, Ilo Gigli, Bruno Pareschi, Florindo Tassinari). Sulla faccia recante i nomi degli imolesi e dei caduti di Bondeno si legge anche l’iscrizione: «Ai 107 sconosciuti il volto e il nome d’ogni spirito libero».

  • luogo della memoria a Bologna, stazione San Ruffillo

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Bologna, stazione San Ruffillo

    Descrizione: Pannelli storico-espositivi sulle fucilazioni di San Ruffillo del 1945 realizzati nel 2008 per conto dell’Anpi del Quartiere Savena in collaborazione con l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna “Luciano Bergonzini” – Isrebo; cura del progetto di Roberta Mira e Paola Zagatti; testi di Andrea Ferrari e Paolo Nannetti. Uno dei pannelli è stato collocato alla stazione di San Ruffillo per “segnare” il luogo della strage

  • monumento a Bologna, cimitero della Certosa

    Tipo di memoria: monumento

    Ubicazione: Bologna, cimitero della Certosa

    Descrizione: Bologna, cimitero della Certosa: monumento ossario dei caduti partigiani; vi è sepolto Mario Fustini tra gli uccisi a San Ruffillo il 21/03/1945.

  • luogo della memoria a Bologna

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Bologna

    Descrizione: Bologna: una strada è stata intitolata a Leone Maurizio Padoa.

Bibliografia


- Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), vol. IV, Dizionario biografico M-Q, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, Bologna, 1995, pp. 191, 517.
- Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), vol. V, Dizionario biografico R-Z, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, Bologna, 1998, p. 572.
- Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945), vol. VI, Dizionario biografico Appendice, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna “Luciano Bergonzini” – Isrebo, Istituto per la storia di Bologna, Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Bologna, 2003, pp. 206, 272.
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, L’eccidio di San Ruffillo. Repressione nazifascista a Bologna nell’inverno 1944-45, Comitato per le onoranze ai caduti di San Ruffillo e del Quartiere Savena, Bologna, 1988.
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, Per una storia degli eccidi di San Giovanni in Monte. Le fucilazioni di massa di detenuti politici a Bologna negli ultimi mesi di occupazione tedesca, in «Resistenza oggi». Quaderni bolognesi di storia contemporanea, n. 4, 2003 nuova serie.
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, San Giovanni in Monte, Bologna, 1943-1945: carcere fascista e carcere tedesco. La fonte del registro-matricola dei detenuti, in «Resistenza oggi». Quaderni bolognesi di storia contemporanea, n. 5, 2004 nuova serie.
- Andrea Ferrari, Paolo Nannetti, Dalla rappresaglia allo sterminio. Repressione tedesca ed eccidi di detenuti politici a Bologna nell’inverno 1944-45, in «Quaderni di Resistenza oggi» III, 1945, numero speciale, 2005.
- Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945, relazione al convegno Conoscere il nemico. Apparati di intelligence e modelli culturali nella storia contemporanea, Milano 2-4 aprile 2003, ora con il titolo I servizi tedeschi in Italia 1943-1945, in Paolo Ferrari, Alessandro Massignani (a cura di), Conoscere il nemico. Apparati di intelligence e modelli culturali nella storia contemporanea, Franco Angeli, Milano, 2010.
- Mauro Maggiorani, Vincenzo Sardone, Libertà: i luoghi, i volti, le parole. Memorie dell’antifascismo e della Resistenza nel quartiere Savena di Bologna, Aspasia, Bologna, 2004, pp. 97-103.
- Valerio Marchetti, Leone Maurizio Padoa (Bologna 1881- Auschwitz 1944), in Alessandra Citti, Agostino Trombetti (a cura di), Un ricordo ed un tributo al professor Maurizio Leone Padoa, atti della Giornata della memoria, 27 gennaio 2004, Clueb, Bologna, 2004.
- Roberta Mira, Bologna, in Luciano Casali, Dianella Gagliani (a cura di), La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna, L’Ancora del Mediterraneo, Napoli, Roma, 2008, pp. 73-75.

Sitografia


- Storia e memoria di Bologna:
Eccidio di San Ruffillo
http://memoriadibologna.comune.bologna.it/eccidio-di-san-ruffillo-12-evento
Fustini Mario
http://www.storiaememoriadibologna.it/fustini-mario-480273-persona
Matteuzzi Raffaele
http://www.storiaememoriadibologna.it/matteuzzi-raffaele-494200-persona
Padoa Leone Maurizio
http://www.storiaememoriadibologna.it/padoa-leone-maurizio-486512-persona
(presente ma non collegato alla strage di San Ruffillo)
Venturi Walter
http://www.storiaememoriadibologna.it/venturi-walther-478519-persona

- Monumenti che parlano, L’eccidio di San Ruffillo e la Resistenza a Savena:
Stazione ferroviaria San Ruffillo e cippo dedicato ai caduti di San Ruffillo
http://www.comune.bologna.it/savena-resistenza/sanruffillo.php

- Archivio storico Università di Bologna, Valerio Marchetti, Leone Maurizio Padoa (Bologna 1881- Auschwitz 1944), in Alessandra Citti, Agostino Trombetti (a cura di), Un ricordo ed un tributo al professor Maurizio Leone Padoa, atti della Giornata della memoria, 27 gennaio 2004, Clueb, Bologna, 2004:
http://www.archiviostorico.unibo.it/System/112/952/padoa_leone_maurizio.pdf

- Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, Digital Library (http://digital-library.cdec.it/cdec-web/):
Padoa, Leone Maurizio
http://digital-library.cdec.it/cdec-web/persone/detail/person-8853/padoa-leone-maurizio.html?persone=%22Padoa%2C+Leone+Maurizio%22
http://digital-library.cdec.it/cdec-web/fotografico/search/result.html?personeFotografico=%22Padoa%2C+Leone+Maurizio%22

- I nomi della Shoah italiana. Memoriale delle vittime della persecuzione antiebraica 1943-45 (http://www.nomidellashoah.it):
Padoa, Leone Maurizio
http://www.nomidellashoah.it/1scheda.asp?nome=Leone%20Maurizio&cognome=Padoa&id=8853

Fonti archivistiche

Fonti

- ANPI Bologna, schedario partigiani.
- Archivio Cimitero della Certosa di Bologna.
- ASBO, Corte d’appello di Bologna, Penale, Corte d’assise straordinaria di Bologna, Sentenze, vol. 27, 1946, sentenza n. 221.
- BArch, R 70/Italien, Bd. 12, ff. 87 e 116.