Descrizione
Località Ponte Rosso, Senigallia, Ancona, Marche
Data 3 luglio 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Partigiano del GAP Fabrizi, diede il suo contributo alla guerra di Liberazione lavorando da infiltrato, con compiti di informatore, presso la Questura di Ancona, trasferitasi dopo il primo bombardamento del capoluogo ad Osimo. Nel pomeriggio del 29 giugno 1944, militi del battaglione M e SS tedesche effettuarono un rastrellamento con l’intenzione di punire i responsabili dell’arresto, avvenuto qualche giorno prima, del Podestà, del segretario politico, di alcuni componenti fascisti e della guardia repubblichina, da parte del Gap di Osimo. I militi si diressero, sparando ripetutamente, da Porta Vaccaro a quella che al tempo era via Roma – oggi via Matteotti -, fino a giungere in piazza del Municipio e ai Giardini pubblici. Lungo il percorso fermarono e obbligarono a seguirli una ventina di giovani, che furono poi tradotti presso il salone del Palazzo comunale. Nel frattempo il comandante della formazione riuscì a scoprire dal registro delle carceri il nome del responsabile dell’imprigionamento, quello di Federico Paolini.
L’uomo fu catturato nella sua abitazione, percosso, caricato su un automezzo e trascinato fino a Falconara dove venne interrogato e malmenato, mantenendosi saldo nelle sue convinzione e non rivelando alcuna informazione sull’attività partigiana. Il 3 luglio Paolini fu caricato su un camion diretto al Nord, ma all’altezza del Ponte Rosso di Senigallia mentre tentava la fuga venne scoperto dai tedeschi che gli spararono, finendolo a colpi di pugnale.
Modalità di uccisione: arma da taglio,uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Nel 1945 su denuncia della madre di Paolini Federico, Maria Simonetti, venne aperto un procedimento, chiuso tre anni dopo senza luogo a procedere, “perché gli autori del fatto sono rimasti ignoti”.
Annotazioni: Secondo il database di Carlo Gentile in quei giorni era presente sul territorio di Senigallia la 305° Infanterie-Division (fonte: DD (WASt), OdB).
Alcuni indumenti, l'accendino e il portafoglio che Paolini aveva indosso al momento della fucilazione vennero consegnati all'ANPI di Osimo nel 2005 dopo la morte dalla sorella di Paolini attraverso la prof.ssa Marinella Lombardi. Questi oggetti sono tutt'ora custoditi dalla sezione di Osimo.
Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-07-15 18:52:26
Vittime
Elenco vittime
Paolini Federico, nato a Osimo il 06/11/1917, qualifica Partigiano caduto, Brigata Ancona (01/05/1944 – 03/07/1944), grado Capo nucleo-Sergente, riconosciutagli il 21/02/1946 ad Ancona.
Elenco vittime partigiani 1
Paolini Federico
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Per la sua attività, il caduto è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare, alla memoria.