Descrizione
Località San Giovanni, Bellagio, Como, Lombardia
Data 9 luglio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Nella tarda primavera del 1944, si costituisce per iniziativa di Franco Monducci (“Costante”) il distaccamento “Nuvolone” della 52° brigata “Garibaldi” che opera nella zona di Bellagio. Il gruppo si era distinto nel maggio del 1944 per l’assalto al deposito dell’Aeronautica militare, interno all’ex Lazzaretto di Villa Melzi, da dove avevano prelevato numerose armi e per diverse azioni di sabotaggio. La base clandestina principale, per informazioni e collegamenti, è lo Chalet della Posta del parco monte San Primo. “Costante” riesce a stabilire contatti con gli Alleati in Svizzera che promettono un lancio per il 12 luglio. Tuttavia, traditi da una spia, che si era infiltrata, alcuni partigiani del distaccamento, l’8 luglio 1944, vengono sorpresi dai fascisti mentre attendono allo scarico di una barca carica di armi destinate alle formazioni partigiane. I fratelli Tino e Luigi Gandola, rispettivamente di 21 e 15 anni, vengono catturati. Sottoposti a un pesante interrogatorio, i due non parlano. I fascisti decidono di fucilare Tino, il più “anziano”. All’alba del 9 luglio viene condotto lungo i viali del cimitero di San Giovanni in Bellagio e fucilato. Il fratello viene rilasciato dopo dieci giorni di reclusione presso la Questura di Como. Segue immediatamente un vasto rastrellamento nella zona con arresti e deportazioni. Tra coloro che finiscono in Germania vi sono Annibale Faustini, Aldo Gandola, Giovanni Gandola e l’avvocato Giulio Fiocchi, industriale lecchese.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: deportazione della popolazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: La sentenza di condanna viene pronunciata dalla Corte d’assise Sezione speciale di Como il 26 febbraio 1946: Cantaluppi viene condannato ad anni 6 e 8 mesi; gli altri due imputati assolti. Il 13 dicembre 1946, la Suprema Corte di Cassazione applica l’amnistia.
Tribunale competente:
Corte d’assise di Como Sezione speciale
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-25 21:47:22
Vittime
Elenco vittime
Gandola Giovan Battista “Tino”, nato a Bellagio il 29 maggio 1920.
Elenco vittime partigiani 1
Gandola Giovan Battista
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Elio Cantaluppi
Nome Elio
Cognome Cantaluppi
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Classe 1916
Note procedimento La sentenza di condanna viene pronunciata dalla Corte d’assise Sezione speciale di Como il 26 febbraio 1946: Cantaluppi viene condannato ad anni 6 e 8 mesi; gli altri due imputati assolti. Il 13 dicembre 1946, la Suprema Corte di Cassazione applica l’amnistia. Tribunale competente: Corte d’assise di Como Sezione speciale
Nome del reparto Squadra politica della Questura di Como
Ernesto Mazzoleni
Nome Ernesto
Cognome Mazzoleni
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Classe 1922
Note procedimento La sentenza di condanna viene pronunciata dalla Corte d’assise Sezione speciale di Como il 26 febbraio 1946: Cantaluppi viene condannato ad anni 6 e 8 mesi; gli altri due imputati assolti. Il 13 dicembre 1946, la Suprema Corte di Cassazione applica l’amnistia. Tribunale competente: Corte d’assise di Como Sezione speciale
Nome del reparto Squadra politica della Questura di Como
Virgilio Arnaboldi
Nome Virgilio
Cognome Arnaboldi
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Classe 1924
Note procedimento La sentenza di condanna viene pronunciata dalla Corte d’assise Sezione speciale di Como il 26 febbraio 1946: Cantaluppi viene condannato ad anni 6 e 8 mesi; gli altri due imputati assolti. Il 13 dicembre 1946, la Suprema Corte di Cassazione applica l’amnistia. Tribunale competente: Corte d’assise di Como Sezione speciale
Nome del reparto Squadra politica della Questura di Como