Descrizione
Località Cesena, Cesena, Forlì-Cesena, Emilia-Romagna
Data 22 gennaio 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il 22 gennaio 1944 a Cesena, durante un corteo fascista per prelevare dall’ospedale la salma di un milite ucciso e celebrarne il funerale, Guidazzi fu prima minacciato e picchiato da due militi del battaglione Guardia del Duce e infine ucciso dal sergente maggiore dello stesso reparto.
Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco
Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: Nel 1945 Edgardo Rosetti (nato il 24/11/1892 a Forlì) iscritto al Pfr dall’autunno 1943 e poi membro delle Brigate nere fu processato dalla Corte d’Assise straordinaria di Forlì perché, arrestato dai partigiani, aveva detto loro di essere stato membro della scorta del federale Bedeschi, di essere stato al funerale di un fascista a Cesena e di aver con altri sparato a Mario Guidazzi; disse anche di aver tirato le funi per impiccare i cadaveri di Corbari e dei suoi compagni il 18 agosto 1944 in piazza Saffi a Forlì. Interrogato dal magistrato e poi al dibattimento negò quanto aveva detto nell’interrogatorio condotto dai partigiani dicendo che lo avevano costretto con violenza ad ammettere quei fatti. La Corte lo assolse per insufficienza di prove per l’omicidio di Guidazzi, ma lo condannò all’ergastolo per collaborazionismo, sequestro di persona e altri reati con sentenza 13/12/1945. Rosetti presentò ricorso in Cassazione la quale con sentenza 24/09/1946 dichiarò il reato estinto per amnistia.
Annotazioni: Il notiziario della GNR del 27/01/1944 data l’episodio al 20/01/1944, anziché al 22. Inoltre afferma che Guidazzi restò ucciso in un tafferuglio con spari.
Secondo il testimone oculare fascista repubblicano, Guidazzi fu ucciso per non aver salutato il gagliardetto fascista; la stessa versione è accreditata dal testo di Leo Bagnoli.
Secondo il database dei partigiani dell’Emilia-Romagna e l’elenco dei caduti partigiani pubblicato sul sito dell’Istituto storico di Forlì-Cesena, invece, sarebbe stato riconosciuto dai fascisti come repubblicano e cognato di Cino Macrelli e per questo ucciso.
Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): Secondo Antonio Mambelli, Diario, nell’ottobre 1944 Guidazzi fu ricordato dal giornale clandestino «La voce repubblicana» e nel novembre 1944 in un volantino firmato dal Partito repubblicano italiano di Romagna; il suo nome in entrambi i casi comparve accanto a quelli di altri repubblicani romagnoli uccisi.
Scheda compilata da Roberta Mira
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-29 12:51:45
Vittime
Elenco vittime
Guidazzi Mario, nato a Cesena il 20/02/1897, rappresentante di commercio. Antifascista, repubblicano, cognato di Cino Macrelli. Riconosciuto partigiano dal 22/09/1943 al 22/01/1944 nella 29. brigata Gap. Ma si trattava di un antifascista.
Elenco vittime antifasciste 1
Guidazzi Mario.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
luogo della memoria a Cesena
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Cesena
Descrizione: A Cesena una piazza è intitolata a Mario Guidazzi.
lapide a Cesena, via Cavour 157
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Cesena, via Cavour 157
Descrizione: Cesena, via Cavour 157: lapide dedicata a Mario Guidazzi.
lapide a Cesena, piazza del popolo, loggia del palazzo comunale
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Cesena, piazza del popolo, loggia del palazzo comunale
Descrizione: Cesena, piazza del Popolo, loggia del palazzo comunale: lapidario dei caduti partigiani; vi compare il nome di Mario Guidazzi.