Oltrisarco Bolzano 12-9-1944

(Bolzano - Trentino-Alto Adige)

Descrizione

Località Oltrisarco, Bolzano, Bolzano, Trentino-Alto Adige

Data 12 settembre 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 23

Numero vittime uomini 23

Numero vittime uomini adulti 22

Numero vittime uomini senza informazioni 1

Descrizione: A seguito dell'armistizio dell'8 settembre 1943, il governo italiano trasferitosi a Brindisi autorizzò il Servizio informazioni militari (SIM) dell'Esercito a studiare una serie di operazioni volte a mantenere i collegamenti con i territori dell'Italia centro-settentrionale rimasti sotto il controllo delle autorità nazifasciste. Soprattutto a partire dalla metà d'ottobre 1943, cioè dalla dichiarazione di guerra del Regno del Sud alla Germania e dalla co-belligeranza con gli alleati, queste iniziative assunsero carattere ufficiale e realmente operativo con la collaborazione e l'assistenza alleata: si trattava d'inviare nei territori occupati alcune missioni, gruppi composti da militari e civili italiani, con incarichi di carattere informativo e di sabotaggio. Ancora prima che il movimento di Resistenza assumesse dimensioni tali da suscitare l'interesse alleato (estate 1944), queste missioni avevano il compito di allacciare contatti con le nascenti organizzazioni resistenziali. Paracadutate o giunte nelle retrovie del fronte nemico attraverso sbarchi sulle coste settentrionali, queste missioni avrebbero poi inviato ai comandi alleati e italiani dislocati nel Meridione le informazioni raccolte sul campo. I 23 agenti facevano parte di nove missioni (Rye, Berardinelli/Rick, Croft/Adolfo, Dulwich/Ambleside, Prune team Lemon/Lupo, Advent, Prune/Grape I, Viola, Nino/La Fonte Chain), più alcune anglo-americane non meglio specificate, lanciate a partire dal dicembre 1943 e fino al maggio 1944. Catturati in tempi diversi dalle autorità della RSI, i 23 uomini passarono tutti dalle carceri di Verona per poi essere consegnati ai tedeschi che, tra la fine d'agosto e i primi di settembre 1944, ne organizzarono il trasferimento presso il campo di concentramento di transito (Polizei-Durchgangslager di Bolzano), già campo di Fossoli/Carpi. Giunti nel Lager di via Resia, i 23 non furono nemmeno immatricolati, mantennero i loro abiti e furono tenuti separati dagli altri internati del campo. All'alba del 12 settembre, furono prelevati e condotti presso l'ex caserma d'artiglieria Francesco Mignone, situata nel quartiere Oltrisarco sempre a Bolzano, e qui furono giustiziati presso le stalle della caserma, ognuno con un colpo d'arma da fuoco alla nuca. I corpi furono in seguito portati presso il Cimitero Maggiore e gettati in una fossa comune, in terra sconsacrata e senza alcun segno di riconoscimento. Dietro l'eccidio non risulta esserci alcuna motivazione di carattere militare - per anni si è ipotizzato che l'eccidio fosse una rappresaglia per un attacco subito dalle forze d'occupazione, in realtà mai compiutosi - ma solo la volontà di giustiziare degli uomini che avevano opposto un rifiuto alle violenze e alle brutalità tedesche e fasciste, dirette a strappare informazioni e notizie sulla loro attività militare e d'intelligence.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: punitivo
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Estremi e note penali: CAS di Bolzano: Karl Gutweniger fu processato dalla CAS di Bolzano per essere stato una delle guardie del Lager di Fossoli e di Bolzano. Il 13 dicembre 1946 fu condannato a 18 anni di reclusione in contumacia, pena ridotta a 12 anni in virtù delle attenuanti, per il reato di «collaborazione con il tedesco invasore» in relazione alle uccisioni compiute a Fossoli, mentre fu assolto per insufficienza di prove in relazione all'eccidio dei 23 a Bolzano.
Notizie circa l'eccidio sono desumibili anche dai procedimenti avviati dalla PMT di Verona contro Karl Friedrich Titho e Hans Haage: nr. 383/96 Reg. mod. 21 e nr. 81/2000 Reg. mod. 21.

Scheda compilata da Lorenzo Gardumi e Carla Giacomozzi
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-17 12:12:09

Vittime

Elenco vittime

1) APOLLONI, Vilores
Pola, 12 marzo 1923 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Giovanni e di Mozzetti Celestina, celibe.
2) BALDANELLO, Antonio
Bologna, 21 novembre 1912 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Giuseppe e Prosdocimi Dora, residente a Venezia, coniugato, studente di musica, militare.
3) BALLERINI, Sergio
Firenze, 4 novembre 1919 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Roberto e di Borgonetti Elisa, celibe, militare.
4) BATTAGLIA, Francesco
Bitonto (BA), 6 settembre 1919 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Vincenzo e di Abbatanduono Anna Maria, celibe.
5) BERARDINELLI, Cesare
Venezia, 5 maggio 1917 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Alfredo e di Galvagna Alba, residente a Roma, coniugato con due figli, militare.
6) BOTTA, Guido
Bari, 1 giugno 1895 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Antonio e di Maggio Concetta, domiciliato a Roma, celibe, militare.
7) COLUSSO, Francesco
San Michele al Tagliamento (VE), 12 aprile 1916 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Guglielmo e di Moni Anna, celibe, maestro e laureando in giurisprudenza, tenente di complemento del 26. Reggimento fanteria, Divisione Bergamo, medaglia di bronzo al valor militare ottenuta sul fronte dell\'Africa settentrionale nel 1942.
8) DEI GRANDI, Andrea
Venezia, 3 novembre 1919 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Romano e di Spinola Elisa, celibe, meccanico e motorista navale nell\'esercito.
9) DI FONZO, Domenico
Campodimele (LT), 15 marzo 1917 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Antonio e di Capriccio Giuseppa, residente a Pizzighettone (CR), coniugato con tre figli, maresciallo del Regio esercito, addetto al reclusorio militare di Pizzighettone.
10) FAGGIANO, Pompilio
San Donaci (BR), 4 giugno 1916 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Vincenzo e di Sturdà Vita Maria, coniugato con tre figli, militare.
11) FERLINI, Ferdinando
12) FIORENTINI, Antonio
Bologna, 8 ottobre 1900 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Alfonso e di Forni Giuseppina, coniugato con due figli.
13) FOGLIANI, Domenico
Reggio Emilia, 17 aprile 1921 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Leonida e di De Pietri Giuditta, residente a Verona, celibe, capostazione radiotelegrafista presso lo Stato maggiore regio esercito (SMRE).
14) GENTILI, Tito
Fano (PU), 3 ottobre 1921 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Vito e di Porfiri Maddalena, celibe, assistente edile, aviere.
15) LENCI, Dante
Arcevia (AN), 1 dicembre 1919 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Amato e di Branchini Maria, residente a Sassoferrato (AN), celibe, ex ufficiale della Regia marina.
16) MAROCCO, Gian Paolo
Varese, 1 aprile 1920 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Domenico e di Rossi Giuditta, celibe, articolatore, marinaio sottocapo e radiotelegrafista sulla nave corazzata Vittorio Veneto.
17) MONTEVECCHI, Domenico Aldo
Faenza (RA), 6 agosto 1909 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Santo e di Succi Virginia, coniugato, sarto.
18) PAIANO, Ernesto
Maglie (LE), 28 novembre 1917 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Angelo e di Cassa Leonida, coniugato.
19) PAPPAGALLO, Antonio
Molfetta (BA), 2 gennaio 1898 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Domenico e di Del Vescovo Rosa, domiciliato a Roma, coniugato con due figlie, maresciallo della Regia marina.
20) PAVANELLO, Milo
Barbona (PD), 10 ottobre 1909 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Domenico Giuseppe e di Gasparini Lavinia Celeste, residente a Milano, coniugato, disegnatore e elettrotecnico del Regio esercito.
21) PREDA, Angelo
Verano Brianza (MB), 17 ottobre 1917 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Achille e di Viganò Giuseppa Maria, residente a Monza, celibe, panettiere e marconista del Regio esercito.
22) PUCELLA, Ernesto
Castel Madama (Roma), 9 settembre 1918 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Luigi e di Chicca Francesca, soldato presso l\'81. Reggimento fanteria, Divisione Torino.
23) VENTURI, Annibale
San Felice sul Panaro (MO), 20 febbraio 1911 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Enrico e di Guidetti Aldina, residente a Ferrara, vedovo e nuovamente coniugato don due figli, impiegato.

Elenco vittime militari 16

1) BALDANELLO, Antonio
Bologna, 21 novembre 1912 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Giuseppe e Prosdocimi Dora, residente a Venezia, coniugato, studente di musica, militare.
2) BALLERINI, Sergio
Firenze, 4 novembre 1919 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Roberto e di Borgonetti Elisa, celibe, militare.
3) BERARDINELLI, Cesare
Venezia, 5 maggio 1917 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Alfredo e di Galvagna Alba, residente a Roma, coniugato con due figli, militare.
4) BOTTA, Guido
Bari, 1 giugno 1895 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Antonio e di Maggio Concetta, domiciliato a Roma, celibe, militare.
5) COLUSSO, Francesco
San Michele al Tagliamento (VE), 12 aprile 1916 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Guglielmo e di Moni Anna, celibe, maestro e laureando in giurisprudenza, tenente di complemento del 26. Reggimento fanteria, Divisione Bergamo, medaglia di bronzo al valor militare ottenuta sul fronte dell\'Africa settentrionale nel 1942.
6) DEI GRANDI, Andrea
Venezia, 3 novembre 1919 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Romano e di Spinola Elisa, celibe, meccanico e motorista navale nell\'esercito.
7) DI FONZO, Domenico
Campodimele (LT), 15 marzo 1917 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Antonio e di Capriccio Giuseppa, residente a Pizzighettone (CR), coniugato con tre figli, maresciallo del Regio esercito, addetto al reclusorio militare di Pizzighettone.
8) FAGGIANO, Pompilio
San Donaci (BR), 4 giugno 1916 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Vincenzo e di Sturdà Vita Maria, coniugato con tre figli, militare.
9) FOGLIANI, Domenico
Reggio Emilia, 17 aprile 1921 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Leonida e di De Pietri Giuditta, residente a Verona, celibe, capostazione radiotelegrafista presso lo Stato maggiore regio esercito (SMRE).
10) GENTILI, Tito
Fano (PU), 3 ottobre 1921 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Vito e di Porfiri Maddalena, celibe, assistente edile, aviere.
11) LENCI, Dante
Arcevia (AN), 1 dicembre 1919 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Amato e di Branchini Maria, residente a Sassoferrato (AN), celibe, ex ufficiale della Regia marina.
12) MAROCCO, Gian Paolo
Varese, 1 aprile 1920 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Domenico e di Rossi Giuditta, celibe, articolatore, marinaio sottocapo e radiotelegrafista sulla nave corazzata Vittorio Veneto.
13) PAPPAGALLO, Antonio
Molfetta (BA), 2 gennaio 1898 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Domenico e di Del Vescovo Rosa, domiciliato a Roma, coniugato con due figlie, maresciallo della Regia marina.
14) PAVANELLO, Milo
Barbona (PD), 10 ottobre 1909 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Domenico Giuseppe e di Gasparini Lavinia Celeste, residente a Milano, coniugato, disegnatore e elettrotecnico del Regio esercito.
15) PREDA, Angelo
Verano Brianza (MB), 17 ottobre 1917 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Achille e di Viganò Giuseppa Maria, residente a Monza, celibe, panettiere e marconista del Regio esercito.
16) PUCELLA, Ernesto
Castel Madama (Roma), 9 settembre 1918 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Luigi e di Chicca Francesca, soldato presso l\'81. Reggimento fanteria, Divisione Torino.

Elenco vittime indefinite 7

1) APOLLONI, Vilores
Pola, 12 marzo 1923 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Giovanni e di Mozzetti Celestina, celibe.
2) BATTAGLIA, Francesco
Bitonto (BA), 6 settembre 1919 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Vincenzo e di Abbatanduono Anna Maria, celibe.
3) FERLINI, Ferdinando
4) FIORENTINI, Antonio
Bologna, 8 ottobre 1900 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Alfonso e di Forni Giuseppina, coniugato con due figli.
5) MONTEVECCHI, Domenico Aldo
Faenza (RA), 6 agosto 1909 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Santo e di Succi Virginia, coniugato, sarto.
6) PAIANO, Ernesto
Maglie (LE), 28 novembre 1917 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Angelo e di Cassa Leonida, coniugato.
7) VENTURI, Annibale
San Felice sul Panaro (MO), 20 febbraio 1911 - Bolzano, 12 settembre 1944. Figlio di Enrico e di Guidetti Aldina, residente a Ferrara, vedovo e nuovamente coniugato don due figli, impiegato.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Polizei-Durchgangslager Bolzano

Tipo di reparto: Polizei

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Hans Haage

    Nome Hans

    Cognome Haage

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Vicecomandante del Lager di via Resia. Nominativo emerso dalla testimonianza dell\'imputato Gutweniger.

  • ignoto Mayer

    Nome ignoto

    Cognome Mayer

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Guardia, presso il Lager di via Resia, di origine russa. Nominativo emerso dalla testimonianza dell\'imputato Gutweniger.

  • Karl Gutweniger

    Nome Karl

    Cognome Gutweniger

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Merano, 1903. Fornaio e guardacaccia, già optante per la Germania, si arruolò della Polizia di sicurezza tedesca (SD) all\'indomani dell\'8 settembre 1943 prendendo servizio come guardia presso i Lager di Fossoli e di via Resia a Bolzano. Al momento della smobilitazione del campo di Fossoli/Carpi, il 12 luglio 1944 aveva partecipato all\'eccidio del Cibeno, nel quale furono uccisi 67 internati del campo. Imputato dinnanzi alla CAS di Bolzano.

  • Karl Rotter

    Nome Karl

    Cognome Rotter

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Agente della Gestapo giunto da Verona. Nominativo emerso dalla testimonianza dell\'imputato Gutweniger.

  • Karl Friedrich Titho

    Nome Karl Friedrich

    Cognome Titho

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Comandante del Lager di via Resia. Nominativo emerso dalla testimonianza dell\'imputato Gutweniger.

  • Kurt Hasenstein

    Nome Kurt

    Cognome Hasenstein

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Agente della Gestapo giunto da Verona. Nominativo emerso dalla testimonianza dell\'imputato Gutweniger.

  • Paola Plattner

    Nome Paola

    Cognome Plattner

    Stato individuato sulla base di indagine o di procedimento italiano

    Note responsabile Guardiana presso il Lager di via Resia. Nominativo emerso dalla testimonianza dell\'imputato Gutweniger.

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a

    Tipo di memoria: lapide

    Descrizione: Una lapide, con i nomi delle 23 vittime, fu collocata presso il Cimitero militare di San Giacomo al momento della traslazione delle salme dal Cimitero comunale.

  • lapide a

    Tipo di memoria: lapide

    Descrizione: Nel 2004, il Comune di Bolzano ha posto una lapide a ricordo dell\'eccidio su uno dei muri ancora esistenti dell\'ex caserma Mignone, abbattuta nel 1999.

  • luogo della memoria a

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Descrizione: Nel 2010, il Comune di Bolzano ha intitolato una piazzetta (I 23 del Mignone) nel nuovo quartiere che ora sorge sul terreno della caserma abbattuta.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Medaglia d\'argento al valor militare concessa Cesare Berardinelli con la seguente motivazione: «Esente da obblighi militari abbandonava la famiglia e passava le linee per mettersi a disposizione di un comando italiano, offrendosi volontariamente per missioni di guerra nel territorio occupato dal nemico. Sbarcato a tergo delle linee avversarie e catturato, dopo lunga e penosa detenzione in un campo di concentramento veniva fucilato. Esempio di amor patrio e di grande coraggio. Fronte italiano, novembre 1943 - settembre 1944».

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Medaglia d\'argento al valor militare alla memoria concessa a Pompilio Faggiano con la seguente motivazione: «Repubblica Italiana Ministero della Difesa. Roma, 20 gennaio 1948. Volontario per una missione di guerra in territorio italiano occupato dal nemico, veniva aviolanciato nelle retrovie avversarie. Arrestato nell\'adempimento del dovere sopportava serenamente lunghi mesi di prigionia. Inviato in un campo di concentramento dell\'Italia settentrionale vi cadeva vittima delle barbarie tedesche. Italia settentrionale, 28 febbraio 1944 -19 settembre 1944».

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Medaglia d\'argento al valor militare alla memoria concessa a Tito Gentili con la seguente motivazione: «Repubblica Italiana Ministero della Difesa. Roma, 14 marzo 1948. Offertosi volontario per operare in territorio italiano occupato dai Tedeschi, veniva aviolanciato nelle retrovie avversarie in qualità di R.T. di una missione di collegamento. Dopo un breve periodo di attività veniva arrestato dal nemico nell\'adempimento del proprio dovere. Deportato in un campo di concentramento dell\'Italia settentrionale sopportava stoicamente maltrattamenti e disagi rifiutandosi di rivelare le fila dell\'organizzazione cui apparteneva. Per reazione alla passiva resistenza, determinato da elevato senso del dovere, veniva fucilato. Italia settentrionale, 15 febbraio 1944 - 12 settembre 1944».

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Medaglia d\'argento al valor militare alla memoria concessa a Dante Lenci con la seguente motivazione: «Volontario per una operazione di guerra, sbarcato clandestinamente come capo missione militare in territorio occupato dal nemico, riusciva, superando con abilità e coraggio impreviste difficoltà, ad impiantare una efficiente organizzazione. Arrestato dal nemico, sotto i duri interrogatori teneva contegno degno di un soldato, chiudendosi in un orgoglioso silenzio. Dopo nove mesi di detenzione veniva fucilato in un campo di concentramento. Fronte italiano, 29 settembre 1943 - 11 settembre 1944».

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Medaglia di bronzo al valor militare alla memoria concessa a Gian Paolo Marocco con la seguente motivazione: «Repubblica Italiana Ministero della Difesa. Roma, 20 maggio 1948. Volontario per una rischiosissima missione di guerra veniva sbarcato clandestinamente nel territorio italiano occupato dal nemico. Catturato allo sbarco, duramente interrogato e detenuto per otto mesi, veniva successivamente fucilato in un campo di concentramento tedesco. Fronte italiano, 30 novembre 1943 - 11 agosto 1944».

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Medaglia d\'argento al valor militare alla memoria concessa a Ernesto Paiano con la seguente motivazione: «Repubblica Italiana Ministero della Difesa. Roma, 14 marzo 1948. Volontario per una missione di guerra in territorio occupato dal nemico veniva aviolanciato nelle retrovie avversarie. Arrestato nell\'adempimento del compito assegnatogli, sopportava lunghi mesi di prigionia. Inviato in un campo di concentramento dell\'Italia settentrionale sopportava stoicamente maltrattamenti e disagi rifiutandosi di rivelare le fila dell\'organizzazione cui apparteneva. Per reazione alla passiva resistenza, determinata da elevato senso dovere, veniva fucilato. Italia settentrionale, 28 febbraio 1944 - 12 settembre 1944».

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: Dal 1945 al 1950, si tennero a Bolzano il 12 settembre di ogni anno commemorazioni a ricordo dell\'eccidio, con il coinvolgimento delle autorità civili e religiose cittadine e i familiari, presso il cimitero comunale. A partire dal 1950, con la traslazione delle salme nel Cimitero militare l\'iniziativa andò scomparendo fino all\'inizio del nuovo secolo, quando l\'Archivio storico di Bolzano diede avvio a una nuova stagione di ricerche relative alla storia del campo di Bolzano approfondendo anche gli eventi legati all\'eccidio dei 23. Dal 2004 in poi, si è ripreso a celebrare pubblicamente l\'eccidio, ogni 12 settembre.

Bibliografia


Giorgio Delle Donne, Alto Adige 1945-1947: ricominciare, Tipografia Tezzele, Bolzano, 2000.
Carla Giacomozzi (a cura di) Nella memoria delle cose: donazioni di documenti dai lager all’Archivio storico della città di Bolzano, Città di Bolzano, Bolzano, 2009.
Carla Giacomozzi, 23. Un eccidio a Bolzano, Litografica Editrice Saturnia, Bolzano, 2011.
Giovanni Perez, «La Corte d'assise straordinaria di Bolzano» in G. Delle Donne (a cura di), Alto Adige 1945-1947: ricominciare, Tipografia Tezzele, Bolzano, 2000, pp. 93-193.

Sitografia


http://www.comune.bolzano.it/UploadDocs/9874_23_testo_italiano.pdf
http://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_della_caserma_Mignone
http://www.anpi-bolzano.it/approfondimenti/mignone.php
http://marioavagliano.blogspot.it/2011/09/23-un-eccidio-bolzano-una-storia.html

Fonti archivistiche

Fonti

CAS di Bolzano.
PMT Verona nr. 383/96 Reg. mod. 21 e nr. 81/2000 Reg. mod. 21.
Archivio storico del Comune Bolzano.