Descrizione
Località Valpromaro, Camaiore, Lucca, Toscana
Data 30 giugno 1944
Matrice strage Nazista
Numero vittime 12
Numero vittime uomini 12
Numero vittime uomini adulti 12
Descrizione: Con la seconda metà del mese di giugno, si incrementa sia l’attivismo partigiano che la repressione tedesca, che da il via alla “guerra ai civili”.
Il 28 giugno gli uomini della formazione “Mulargia” di Taddei decidono di spostarsi nella zona del Lucese in previsione di un aviolancio. Lungo il tragitto però, nella notte tra il 28 ed il 29, gli uomini si imbattono a Piazzano, nella zona del Passo delle Gavine, con due portaordini tedeschi in bicicletta, che vengono uccisi.
I soldati tedeschi appartengono alla 65. Divisione di fanteria della Wehrmacht, di stanza nel vicino paese di Valpromaro.Il mattino del 29 la notizia arriva al comando, che decide per un rastrellamento immediato. Dopo aver catturato oltre 20 civili, si decide di inviarne alcuni a San Macario, sede del comando delle SS. Il parroco don Chelini interviene, insieme al prof. Clemente Pizzi, docente di latino e greco, e riesce a far liberare gli ostaggi rimasti a Valpromaro convincendo i tedeschi a tenere loro due come “prigionieri” a garanzia della incolumità delle truppe tedesche.
Sempre il 29, però, alcuni militari tedeschi si spingono sino a Gombitelli, ove si lasciano andare ad razzie e violenze: alcuni uomini della formazione “Ceragioli”, nella zona, intervengono e catturano un soldato tedesco, decidendo poi di inviare il parroco don Angelo Chicca presso il comando tedesco di Valpromaro per trattare la liberazione dei prigionieri in cambio del soldato tedesco.
Scatta un nuovo rastrellamento, vengono fatti rientrare anche i prigionieri da San Macario, e sono arrestati anche due giovani (Bini e Gori), originari di Torre del Lago, che si trovano a passare lungo la strada di ritorno da Lucca.
All’ultimo momento, la mattina del 30, viene salvato uno dei prigionieri, parente di un noto repubblicano lucchese, insieme a don Chelini, che viene fatto uscire dalla fila proprio all’ultimo momento. Gli altri dodici vengono fucilati.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
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Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La testimonianza di don Chelini (nel fascicolo americano) descrive l’insistenza con cui i graduati tedeschi chiamano “partigiani” anche i civili che vengono rastrellati. Polemiche sul ruolo della “Ceraioli” e sul possibile/mancato intervento: Michele Petrucci, partigiano della “Ceraioli”, assiste alla fucilazione nascosto dietro un cespuglio, in attesa dell’intervento dei compagni che erano stati avvertiti, ma che non entrano in azione per il ruolo ambiguo del Commissario politico Allia, che sarà poi fucilato dal suo stesso gruppo e sepolto a Monte Acuto.
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2021-01-04 11:05:10
Vittime
Elenco vittime
Arrigoni Alberto, 29 anni.
Biagi Ranieri, 33 anni.
Bini Velio, 21 anni.
Bramanti Egisto, 52 anni.
Cortopassi Angelo, 29 anni.
Dati Lamberto, 17 anni.
Farnocchia Otello, 34 anni.
Gori Lelio, 18 anni.
Posi Guido, 36 anni.
Primon Fulgido, 19 anni.
Rubinelli Nello, 32 anni.
Titta Edilio, 36 anni.
Elenco vittime civili 12
Arrigoni Alberto.
Biagi Ranieri.
Bini Velio.
Bramanti Egisto.
Cortopassi Angelo.
Dati Lamberto.
Farnocchia Otello.
Gori Lelio.
Posi Guido.
Primon Fulgido.
Rubinelli Nello.
Titta Edilio.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
altro a Camaiore, Valpromaro
Tipo di memoria: altro
Ubicazione: Camaiore, Valpromaro
Descrizione: Tabernacolo sul luogo dell’esecuzione.