Pederobba 19-25.9.1944
(Treviso - Veneto)
Episodio di riferimento: Rastrellamento del Monte Grappa - Operazione
Descrizione
Località Pederobba, Pederobba, Treviso, Veneto
Data 19 settembre 1944 - 25 settembre 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 8
Numero vittime uomini 8
Numero vittime uomini adulti 8
Descrizione: Il primo caduto fu Secondo Tonnellato, residente a Pederobba, arrestato il 17/9 su segnalazione di un delatore e portato a Villa Morassutti – sede del Luftwaffen-Sicherungs-Regiment ‘Italien’ – dove fu inquisito e torturato dai tedeschi. Il 19/9 - mentre i paesi attorno al Massiccio del Grappa venivano occupati dalle truppe che il 21/9 avrebbero attaccato i partigiani in montagna – fu impiccato dai nazisti nella piazza centrale di Pederobba.
Le altre vittime, invece, condannate dal Tribunale di Guerra di Quero, furono trasferite a Pederobba con il cosiddetto ‘camion della morte’.
Domenica 24.9 fu la volta di Pietro Lenorose, impiccato nei pressi del passaggio a livello di Levada di Pederobba.
Lunedì 25.9 morìrono: Luigi Giacomo Conte, impiccato a Pederobba in Via Roma; Antonio Mascotto, impiccato a Levada di Pederobba, in Via D’Annunzio; Arcisio Simioni, impiccato a Onigo di Pederobba, sulla strada per Levada; Romeo De Bortoli e Natale Zancanaro, impiccati a sud del vecchio ospedale.
Mercoledì 27.9 toccò a Giovanni Mocellin, impiccato a Onigo di Pederobba davanti alla fabbrica Conti mentre le operaie che uscivano dal lavoro erano obbligate ad assistere all’esecuzione. La fune si spezzò per due volte e il ventiduenne, che gridava disperato, fu risollevato e riattaccato al capestro; a nulla valse che un sacerdote cercasse di fermare lo scempio: i fascisti lo allontanarono colpendolo con i calci delle pistole. Quando infine morì, la sua salma fu lasciata lì a penzolare per alcuni giorni.
L’esecuzione di Mocellin è un’ulteriore conferma del fatto che durante il rastrellamento del Grappa gli squadristi non si limitarono a custodire i posti di blocco, bensì svolsero un ruolo attivo in molte impiccagioni e fucilazioni. Purtroppo nel dopoguerra le CAS di Treviso e di Vicenza incontrarono notevoli difficoltà a individuare coloro che si erano macchiati di tante atrocità, perché le esecuzioni, specie nei centri dei paesi, erano avvenute in presenza di una folla mista di tedeschi e di fascisti ebbri di sangue, in un clima di confusione e di violenza che sovente aveva reso impossibile ai pochi testimoni di rendersi conto con precisione di quanto avveniva.
Modalità di uccisione: impiccagione
Trattamento dei cadaveri: Esposizione dei cadaveri
Tipo di massacro: rastrellamento
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-28 21:43:24
Vittime
Elenco vittime
1. Conte Luigi Giacomo (‘Serpe’), classe 1926, di Romano di Ezzelino (VI), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
2. De Bortoli Romeo, classe 1925, di Arten, Brigata ‘Matteotti’, distaccamento sul Monte Fredina comandato dall’appuntato dei carabinieri Giacca Domenico (‘Colombo’).
3. Lenorose Pietro, classe 1925, di Treviso, residente a Romano di Ezzelino (VI), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
4. Mascotto Giuseppe, classe 1924, di Mussolente (VI), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
5. Mocellin Giovanni (‘Lucciola’), classe 1922, di San Nazario (VI), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
6. Simioni Arcisio (‘Rosso’), classe 1924, di Cittadella (PD), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
7. Tonnellato Secondo, classe 1915, di Postioma di Paese (TV), Brigata ‘Matteotti’
8. Zancanaro Natale (Feroce’), classe 1926, di Incino (BL), Battaglione ‘Montegrappa’/Brigata ‘Gramsci’
Elenco vittime partigiani 8
1. Conte Luigi Giacomo (‘Serpe’), classe 1926, di Romano di Ezzelino (VI), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
2. De Bortoli Romeo, classe 1925, di Arten, Brigata ‘Matteotti’, distaccamento sul Monte Fredina comandato dall’appuntato dei carabinieri Giacca Domenico (‘Colombo’).
3. Lenorose Pietro, classe 1925, di Treviso, residente a Romano di Ezzelino (VI), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
4. Mascotto Giuseppe, classe 1924, di Mussolente (VI), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
5. Mocellin Giovanni (‘Lucciola’), classe 1922, di San Nazario (VI), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
6. Simioni Arcisio (‘Rosso’), classe 1924, di Cittadella (PD), Brigata ‘Italia Libera Campo Croce’
7. Tonnellato Secondo, classe 1915, di Postioma di Paese (TV), Brigata ‘Matteotti’
8. Zancanaro Natale (Feroce’), classe 1926, di Incino (BL), Battaglione ‘Montegrappa’/Brigata ‘Gramsci’
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
cippo a Levada di Pederobba, in Via d’Annunzio
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Levada di Pederobba, in Via d’Annunzio
Descrizione: cippo in memoria di Giuseppe Mascotto;
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Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Levada di Pederobba, via D\'Annunzio
Descrizione: lapide in memori di Pietro Lenorose
cippo a Onigo di Pederobba, in Piazza Monte Grappa
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Onigo di Pederobba, in Piazza Monte Grappa
Descrizione: cippo in memoria di Giovanni Mocellin
lapide a Onigo di Pederobba, Piazza Monte Grappa
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Onigo di Pederobba, Piazza Monte Grappa
Descrizione: lapide in memoria di Arcisio Simioni
lapide a
Tipo di memoria: lapide
Descrizione: Pederobba, nei pressi dell’ex portineria dell’ospedale, due lapidi, in memoria rispettivamente di Natale Zancanaro e di un ignoto;
cippo a Pederobba
Tipo di memoria: cippo
Ubicazione: Pederobba
Descrizione: in Via Roma – area verde – cippo in memoria di Secondo Tonellato (dicitura esatta: Tonnellato)
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Mascotto Antonio, medaglia d’argento al valor militare