Descrizione
Località Montebelluna, Montebelluna, Treviso, Veneto
Data 22 marzo 1945
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 10
Numero vittime uomini 10
Numero vittime uomini adulti 9
Numero vittime uomini anziani 1
Descrizione: La Brigata ‘Wladimiro Paoli’ per definizione era ‘mobile’ perché si spostava in continuazione nel territorio avendo l’attenzione di non sostare mai per più di due giorni nel medesimo posto per non essere individuata dagli avversari.
Il 21 marzo 1945 una ventina di elementi della ‘Wladimiro’ furono ospitati presso un gruppo isolato di case coloniche nella frazione di Zapparè di Trevignano i cui proprietari erano favorevoli alla causa resistenziale. Purtroppo una donna di Caselle di Altivole, che quello stesso giorno si era recata laggiù per visitare sua sorella, riferì la presenza di quei ‘ribelli’ al marito Angelo Aggio il quale a sua volta ne parlò con due amici, il compaesano Narciso Rossi, sottufficiale delle SS italiane, e Tarquinio Gobbetti, sottufficiale dell’esercito repubblicano. I tre andarono a denunciare la cosa al maresciallo comandante l’Orstkommandantur di Montebelluna, provocando una reazione immediata. Nel pomeriggio i tedeschi del presidio, affiancati da rinforzi fatti affluire da Castelfranco Veneto e da Padova, mossero all’attacco di Zapparè con l’appoggio di una mitragliera da 20/mm montata su un camion. I partigiani, allertati da una sentinella, li respinsero sparando con gli sten dai fienili e dalle stalle. Il combattimento si protrasse per qualche ora finché i ‘banditi’ con il sopraggiungere delle tenebre riuscirono a sganciarsi portando con sé tre feriti e lasciando a terra due compagni uccisi. La reazione nazista fu spietata. Per rappresaglia, il 22 marzo essi diedero alle fiamme sei case e, radunati tutti gli uomini della piccola frazione, ne misero da parte dieci sterminandoli a raffiche di mitra nel vicino campo sportivo di Montebelluna.
Modalità di uccisione: fucilazione
Violenze connesse: incendio di abitazione
Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: CAS di Treviso, sentenza n. 63/45 del 23.8.1945, RG 66/45, RGPM 579/45, a carico di Rossi Narciso, Aggio Angelo e Gobbetti Tarquinio.
Nell’agosto 1945 Rossi, Aggio e Gobbetto furono processati dalla CAS di Treviso e condannati a morte: il primo fu fucilato il 15 aprile 1946; i suoi due sodali scamparono all’esecuzione grazie al riconoscimento di alcune attenuanti e al fatto che, a differenza del camerata, non avevano avuto parte alcuna nell’attacco e nella rappresaglia.
Annotazioni: Circa i caduti di parte tedesca, alcuni sostengono che ci furono numerosi morti e feriti, altri affermano che, a parte i feriti, cadde un solo soldato (questa versione, forse, è la più realistica tenendo conto dei 10 civili fucilati per rappresaglia).
Scheda compilata da Federico Maistrello
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-05-24 07:53:25
Vittime
Elenco vittime
1. Bordin Antonio, classe 1883, di Trevignano;
2. Bordin Ernesto, classe 1920, di Trevignano;
3. Bordin Pietro, classe 1916, di Trevignano;
4. Durante Girolamo, classe 1914, di Trevignano;
5. Durante Lorenzo, classe 1918, di Trevignano;
6. Durante Pietro, classe 1916, di Trevignano;
7. Durigon Giuseppe, classe 1904, di Trevignano;
8. Durigon Primo, classe 1898, di Trevignano;
9. Semenzin Bruno, classe 1923, di Trevignano;
10. Semenzin Francesco, classe 1893, di Trevignano.
Elenco vittime civili 10
1. Bordin Antonio, classe 1883, di Trevignano;
2. Bordin Ernesto, classe 1920, di Trevignano;
3. Bordin Pietro, classe 1916, di Trevignano;
4. Durante Girolamo, classe 1914, di Trevignano;
5. Durante Lorenzo, classe 1918, di Trevignano;
6. Durante Pietro, classe 1916, di Trevignano;
7. Durigon Giuseppe, classe 1904, di Trevignano;
8. Durigon Primo, classe 1898, di Trevignano;
9. Semenzin Bruno, classe 1923, di Trevignano;
10. Semenzin Francesco, classe 1893, di Trevignano.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Angelo Aggio
Nome Angelo
Cognome Aggio
Ruolo nella strage Delatore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Classe 1915, di Caselle di Altivole, contadino, delatore.
Note procedimento CAS di Treviso, sentenza n. 63/45 del 23.8.1945, RG 66/45, RGPM 579/45, a carico di Rossi Narciso, Aggio Angelo e Gobbetti Tarquinio. Nell’agosto 1945 Rossi, Aggio e Gobbetto furono processati dalla CAS di Treviso e condannati a morte: il primo fu fucilato il 15 aprile 1946; i suoi due sodali scamparono all’esecuzione grazie al riconoscimento di alcune attenuanti e al fatto che, a differenza del camerata, non avevano avuto parte alcuna nell’attacco e nella rappresaglia.
Narciso Rossi
Nome Narciso
Cognome Rossi
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Classe 1912, di Caselle di Altivole, maresciallo delle SS italiane, mutilato di guerra. Narciso Rossi prese parte attiva alla battaglia e nella fase finale si accanì contro i condannati a morte percuotendoli e offendendoli mentre venivano portati sul luogo dell’esecuzione nel campo sportivo.
Note procedimento CAS di Treviso, sentenza n. 63/45 del 23.8.1945, RG 66/45, RGPM 579/45, a carico di Rossi Narciso, Aggio Angelo e Gobbetti Tarquinio. Nell’agosto 1945 Rossi, Aggio e Gobbetto furono processati dalla CAS di Treviso e condannati a morte: il primo fu fucilato il 15 aprile 1946; i suoi due sodali scamparono all’esecuzione grazie al riconoscimento di alcune attenuanti e al fatto che, a differenza del camerata, non avevano avuto parte alcuna nell’attacco e nella rappresaglia.
Nome del reparto nazista Waffen-SS
Nome del reparto SS italiane reparto non precisato
Tarquinio Gobbetti
Nome Tarquinio
Cognome Gobbetti
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Classe 1916, di Vicenza, sottufficiale dell’esercito della RSI.
Note procedimento CAS di Treviso, sentenza n. 63/45 del 23.8.1945, RG 66/45, RGPM 579/45, a carico di Rossi Narciso, Aggio Angelo e Gobbetti Tarquinio. Nell’agosto 1945 Rossi, Aggio e Gobbetto furono processati dalla CAS di Treviso e condannati a morte: il primo fu fucilato il 15 aprile 1946; i suoi due sodali scamparono all’esecuzione grazie al riconoscimento di alcune attenuanti e al fatto che, a differenza del camerata, non avevano avuto parte alcuna nell’attacco e nella rappresaglia.
Memorie
Memorie legate a questa strage
lapide a Trevignano, nel luogo dov’è avvenuta la fucilazione, a ridosso del muro di cinta dello stadio.
Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Trevignano, nel luogo dov’è avvenuta la fucilazione, a ridosso del muro di cinta dello stadio.
Descrizione: A Trevignano, nel luogo dov’è avvenuta la fucilazione, a ridosso del muro di cinta dello stadio, è stato eretto un monumento a colonne con Madonnina dedicato ai dieci civili fucilati. Nello stesso luogo c’è una lapide che ne riporta i nomi.
monumento a Trevignano, nel luogo dov’è avvenuta la fucilazione, a ridosso del muro di cinta dello stadio.
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Trevignano, nel luogo dov’è avvenuta la fucilazione, a ridosso del muro di cinta dello stadio.
Descrizione: A Trevignano, nel luogo dov’è avvenuta la fucilazione, a ridosso del muro di cinta dello stadio, è stato eretto un monumento a colonne con Madonnina dedicato ai dieci civili fucilati. Nello stesso luogo c’è una lapide che ne riporta i nomi.
onorificenza alla persona a
Tipo di memoria: onorificenza alla persona
Descrizione: Ugo Bottacin (‘Bocia’) è stato insignito con medaglia d’argento al valor militare.