Porta Verona Peschiera del Garda 24-4-1944

(Verona - Veneto)

Descrizione

Località Porta Verona, Peschiera del Garda, Verona, Veneto

Data 24 aprile 1944

Matrice strage Fascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Mario Barbieri sta tornando a casa dal lavoro in bicicletta insieme ad Angelo Tomaselli. I due incontrano degli alpini della divisione Monte Rosa di ritorno dall’addestramento in Germania. Alcuni soldati scherniscono Tomaselli e Barbieri, definendoli imboscati. Questa espressione provoca la reazione del Barbieri che si rivolge ad alcuni di loro invitandoli ad andarsene a casa. A questo punto i soldati ordinano a Barbieri e a Tomaselli di fermarsi, rimproverano aspramente il Barbieri e gli intimano di andarsene via. Voltate le spalle ai militi, il Barbieri viene colpito da alcuni proiettili. Il giovane cade ferito, un altro soldato lo finisce con una raffica di mitra. L’episodio avvenne il 24, il 25 o il 27 luglio 1944, a seconda delle testimonianze. Anche sull’ora del delitto vi è incertezza, qualcuno colloca l’evento attorno alle ventuno altri a mezzogiorno.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: legato al controllo del territorio
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Annotazioni: L’episodio è reso incerto dalla datazione. Il notiziario della Guardia nazionale repubblicana lo colloca attorno alle ore 12,00 del 25 luglio 1944, la Legione Territoriale dei Carabinieri di Verona – al contrario – dichiara come la vicenda si sia svolta verso le 21,00 del 24 luglio 1944, la data, ma non l’ora, è confermata dal testimone Virgilio Piccoli. Mentre l’altro testimone, Angelo Tomaselli, conferma l’orario dato dalla Gnr – ore 12,00 – ma arriva addirittura a collocare l’episodio il 27 luglio 1944.
Si tratta, come accennato anche nella scheda dedicata a Lino Gasparini, morto a Peschiera del Garda il 27 luglio 1944, di una confusione dovuta forse alla vicinanza spaziotemporale dei due episodi. Per cui Tomaselli che assiste direttamente al delitto, confonde l’episodio del suo collega di lavoro, Barbieri, con quello riguardante Gasparini.

Scheda compilata da Andrea Martini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-01-05 17:03:07

Vittime

Elenco vittime

Barbieri Armando di Giovanni e di Gambon Amalia, nato a Verona il 6 ottobre 1926 e residente a Peschiera.

Elenco vittime civili 1

Barbieri Armando di Giovanni e di Gambon Amalia, nato a Verona il 6 ottobre 1926 e residente a Peschiera.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Luciano Pini

    Nome Luciano

    Cognome Pini

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Pini Luciano di Gualtiero di Steffenoni Pasqualina nato a Isbana il 22 aprile 1921, contumace;

    Note procedimento Luciano Pini è stato giudicato colpevole del reato di collaborazionismo previsto dall’articolo 5 del dll n. 159 del 27 luglio 1944, e del delitto di omicidio previsto dal codice penale. Fu condannato a 30 anni di reclusione. Cesare Mauri fu altresì assolto dagli stessi capi di imputazione per non aver commesso il fatto. La Corte Suprema di Cassazione il 4 marzo 1949 rigetta il ricorso di Luciano Pini. La Corte d’Appello di Venezia il 9 febbraio 1954 riduce di 8 anni la reclusione del Pini. Con ordinanza della Camera di Consiglio del 4 luglio 1969 la pena del Pini viene completamente amnistiata.

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a

    Tipo di memoria: lapide

    Descrizione: Ad Armando Barbieri è dedicata una lapide, posta in Piazza San Marco a Peschiera del Garda, ed una via nel medesimo comune.

Bibliografia


Elena Carano, Oltre la soglia. Uccisioni di civili nel Veneto 1943-1945, Cleup, Padova, 2007, p. 339
Lorenzo Rocca, Verona repubblichina, Cierre, Verona, 1996, p. 105;

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

AUSSME n.1/11, b. 2131
IVVR, Serie fonti in fotocopia e materiali di lavoro, B. 1 Sentenze Cas Verona, sentenza del 4 marzo 1946, n. 24 reg. gen, n. 32 reg. sent.;
PMT Verona, fasc. 75/96, Violenze commesse da tedeschi e fascisti durante la loro dominazione nella zona di competenza della Legione Territoriale dei Carabinieri di Verona, 27 febbraio 1946