Pozza, Pito, Umito, San Martino, Acquasanta Terme, 11.03.1944

(Ascoli Piceno - Marche)

Descrizione

Località Pozza, Pito, Umito, San Martino, Acquasanta Terme, Ascoli Piceno, Marche

Data 11 marzo 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 10

Numero vittime uomini 9

Numero vittime uomini adulti 8

Numero vittime uomini anziani 1

Numero vittime donne 1

Numero vittime donne bambine 1

Descrizione: Il comune di Acquasanta e le sue cinquanta tre frazioni erano all’epoca una realtà socio-economica povera ma relativamente tranquilla, non particolarmente osservata dalle autorità. Dopo l’armistizio si trova a dover fronteggiare l’arrivo di molti sfollati e prigionieri slavi, greco-ciprioti, anglo-maltesi evasi dal campo di Servigliano. Nella zona si muovono anche diverse formazioni partigiane, tra cui le tre compagnie comandate da Ettore Bianco, costituite da molti reduci del Bosco Martese (TE) e di carattere internazionale. La situazione spinge i nazifascisti a presidiare la zona con maggiore cura fin dall’autunno del 1943: cominciano a perlustrare, razziare, terrorizzare la popolazione locale rea di fornire aiuto e ospitalità a fuggitivi e resistenti, che continuano ad aumentare. Nel corso dell’inverno il clima di paura e di terrore si diffonde tra la gente, con una crescita esponenziale di episodi di violenza e azioni repressive da ambo le parti. Infine il maresciallo di origine trentina, Isidoro Melchiori, della caserma locale, chiese rinforzi alla guardia nazionale repubblicana e al comando tedesco in Ascoli che mandò ben presto la 6° compagnia Brandenburg 3.
Nella notte tra il 10 e l’11 marzo 1944, malgrado la neve, un nutrito gruppo di militi tedeschi, accompagnati e guidati da fascisti della provincia e del comune di Acquasanta, vestiti per confondersi con pastrani tedeschi e passamontagna, salirono verso le frazioni di Pozza, Pito e Umito. L’intenzione era di cogliere di sorpresa, attraverso un accerchiamento a tenaglia, la banda del capitano Bianco e la popolazione immersa nel sonno, impedendogli qualsiasi possibilità di fuga.
Attaccarono prima Pozza di Acquasanta all’alba: incendiarono tutte le case dei contadini, accusati di dare ospitalità ai partigiani, razziarono cibo e denaro, e fecero prigionieri tutti i giovani che incontrarono nel loro cammino. In otto - Emidio Collina, Pietro Patulli, Filippo Santini, Serafino Cesari, Vittorio Pedicelli, Loreto Santini, Mariano Castelli, Nicola Troli – furono fucilati davanti agli occhi dei loro parenti. Alcune decine di persone si salvarono casualmente, erano state rinchiuse in un magazzino poco distante dal paese, dove sarebbero probabilmente state fucilate, se i tedeschi non fossero stati distolti dal proposito a causa delle richieste di aiuto provenienti dai commilitoni che intanto avevano raggiunto Umito, dove avevano trovato i partigiani della banda Bianco, pronti all’offensiva.
Lo scontro fu violento, i tedeschi persero una trentina di uomini tra cui il comandante Rudolf Stegmeier. Dopo che venne colpito mortalmente, i suoi militi indietreggiarono consentendo agli uomini di Bianco di sganciarsi e risalire la collina. I tedeschi sfogarono la loro rabbia sulla popolazione civile, incendiando le case di Umito con bombe e bengala. Persero la vita altri due civili: Nicola Donfrancesco e Anna Sparapani, una bambina di appena undici mesi.
Nello stesso giorno i tedeschi si erano recati anche a Pito e San Martino, dove avevano ucciso due slavi e ferito in modo grave un giovane locale, Francesco Nazzari, che mentre si trovava a raccogliere il fogliame da dare in pasto alle pecore, nel fuggire per lo spavento, venne colpito, riportando una grave ferita a una gamba. Tuttavia essendo prossimo alla partenza per le armi, i tedeschi lo riportarono a casa e il giorno dopo lo condussero all’ospedale di Ascoli Piceno.

Modalità di uccisione: fucilazione,incendio

Violenze connesse: furto e-o saccheggio,incendio di abitazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

Scheda compilata da Chiara Donati
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-25 14:18:11

Vittime

Elenco vittime

Caduti a Pozza:
Erano tutti disarmati, dormivano, furono svegliati, buttati giù dal letto e crivellati a colpi di mitra, prima ancora che a Umito si verificassero gli scontri:
Serafino Cesari, n. il 04/03/1887 a Pozza, figlio di Pietro e di Maria Guaiani, coniugato con Rita Santini, qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (17/12/1943 – 11/03/1944), grado Comandante distaccamento – Sotto tenente, riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Mariano Castelli, n. il 01/09/1924 a Pozza, figlio di Sante e di Giovanna D’Alesio, qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (17/12/1943 – 11/03/1944), riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Emidio Collina, n. il 03/12/1925 ad Acquasanta, figlio di Leopoldo e di Rosalia Filiaggi, qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (17/12/1943 – 11/03/1944), grado Comandante distaccamento – Sotto tenente, riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Pietro Patulli, n. il 04/07/1924 a Pozza, figlio di Domenico e di Santa Cesari, qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (17/12/1943 – 11/03/1944), grado Commissario distaccamento – Sotto tenente, riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Vittorio Pedicelli, n. il 29/04/1909 a Pozza, figlio di Alessandro ed Ernesta Santini, coniugato con Ortensia Ciampini, qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (17/12/1943 – 11/03/1944), riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Filippo Santini, n. il 06/06/1925 a Pozza, figlio di Giovanni e di Rosa Guaiani, qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (17/12/1943 – 11/03/1944), grado Ispettore organizzativo brg. – Sotto tenente, riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Loreto Santini, n. il 08/11/1922 a Pozza, figlio di Giovanni e di Giacomina Troli, qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (17/12/1943 – 11/03/1944), grado Comandante squadra – Maresciallo, riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.
Nicola Troli, n. il 27/09/1919 a Pozza, figlio di Domenico e di Croce Farinelli, coniugato con Maria Ciampini, qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (17/12/1943 – 11/03/1944), riconosciutagli il 26/03/1946 ad Ancona.

Caduti a Umito:
Nicola Donfrancesco, n. il 10/08/1908 a Düsseldorf, figlio di Antonio e Pasqualina Antonelli, coniugato con Clorinda Sparapani, tornava dalla fonte dove era stato a prendere l’acqua, fu colpito a morte nella parte estrema del paese. Qualifica Partigiano caduto, banda Bianco (12/12/1943 – 11/03/1944), riconosciutagli il 06/02/1950 ad Ancona.
Anna Sparapani, n. il 17/12/1943 ad Acquasanta, figlia di Ubaldo e Domenica Poliziani, muore bruciata nella casa incendiata dai tedeschi, qualifica Caduta per rappresaglia, concessagli il 21/05/1946 ad Ancona.

Elenco vittime civili 10

Serafino Cesari,
Mariano Castelli,
Emidio Collina,
Pietro Patulli,
Vittorio Pedicelli,
Filippo Santini,
Loreto Santini,
Nicola Troli,
Nicola Donfrancesco,
Anna Sparapani

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


6. Kompanie/II./Brandenburg 3./Korück 594

Tipo di reparto: Wehrmacht
Appartenenza: Heer Wehrmacht

110. legione GNR di Ascoli

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Carabinieri della GNR, caserma di Acquasanta

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Agostino Amici

    Nome Agostino

    Cognome Amici

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

  • Federico Di Pietro

    Nome Federico

    Cognome Di Pietro

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

  • Giuseppe Panfini

    Nome Giuseppe

    Cognome Panfini

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

  • Guido Camaiani

    Nome Guido

    Cognome Camaiani

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

  • Heinz Murmann

    Nome Heinz

    Cognome Murmann

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile Granatiere caduto in combattimento

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 6. Kompanie/II./Brandenburg 3./Korück 594

  • Herbert Kiesliche

    Nome Herbert

    Cognome Kiesliche

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile Sergente ferito gravemente, muore qualche ora dopo

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 6. Kompanie/II./Brandenburg 3./Korück 594

  • Isidoro Melchiori

    Nome Isidoro

    Cognome Melchiori

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Maresciallo, comandante della caserma dei carabinieri di Acquasanta

    Note procedimento Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

    Nome del reparto Carabinieri Caserma di Acquasanta

  • Pasquale Torregrossa

    Nome Pasquale

    Cognome Torregrossa

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Tenente colonnello

    Note procedimento Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

    Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana

    Nome del reparto 110. legione GNR di Ascoli

  • Rudolf Stegmeier

    Nome Rudolf

    Cognome Stegmeier

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile Comandante caduto in combattimento

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto 6. Kompanie/II./Brandenburg 3./Korück 594

  • Umberto Giorgini

    Nome Umberto

    Cognome Giorgini

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note procedimento Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

  • Vincenzo Bolla

    Nome Vincenzo

    Cognome Bolla

    Ruolo nella strage Autore

    Stato imputato in procedimento

    Note responsabile Il 13 dicembre 1946 la sezione speciale della Corte d’Assise, dopo aver ascoltato circa 200 testimoni, emise ad Ascoli Piceno la sentenza contro i 34 imputati per collaborazionismo e per i fatti accaduti nella provincia picena. Per quanto riguarda il comune di Acquasanta, Pasquale Torregrossa, Federico Di Pietro, Isidoro Melchiori, Guido Camaiani, Vincenzo Bolla, Agostino Amici, Giuseppe Panfini e Umberto Giorgini furono imputati per la spedizione e per i fatti di Pito, Pozza e Umito. Vennero assolti o amnistiati Amici, Panfini e Giorgini; mentre Torregrossa fu condannato a trent’anni di carcere, Di Pietro a dieci anni, Melchiori a tredici anni e nove mesi, Camaiani a tredici anni e nove mesi, Bolla a quattro anni. Vari ricorsi portarono a consistenti sconti di pena.

  • Wilhelm Mayer

    Nome Wilhelm

    Cognome Mayer

    Ruolo nella strage Autore

    Stato nominativo generico o non identificato emerso dalla documentazione

    Note responsabile Il reparto germanico è desunto dalla banca dati di Gentile. Nel volume di Sergio Favretto è riportata la variante “Meyer” del cognome del responsabile tedesco e si sostiene che sia questa la forma corretta.

    Nome del reparto nazista Wehrmacht

    Nome del reparto Flak-Abteilung 391

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Acquasanta, Pozza, Scuola elementare

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Acquasanta, Pozza, Scuola elementare

    Anno di realizzazione: 1962

    Descrizione: Scuola elementare di Pozza: “Ai caduti per la libertà. Sulla terra bagnata dal sangue delle vittime dell’11 marzo 1944 si è edificata questa scuola affinché tu cittadino non possa più cadere nell’errore di perdere la libertà. Affinché tu fanciullo possa c

  • lapide a Acquasanta, Pozza, Scuola elementare

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Acquasanta, Pozza, Scuola elementare

    Anno di realizzazione: 1966

    Descrizione: -Scuola elementare di Pozza: “Pito, Pozza, Umito 11 marzo 1944. La violenza nazifascista si abbatté su questa valle serena portando incendio e rapina e morte a uomini e cose. Uniti negli stessi ideali morirono nativi e prigionieri inglesi, slavi cui, nono

  • lapide a Acquasanta, Umito, scuola elementare

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Acquasanta, Umito, scuola elementare

    Anno di realizzazione: 1962

    Descrizione: Scuola elementare di Umito: “Ai caduti per la libertà. Tra i dirupi e le forre che terrorizzati accolsero i caduti dell’11 marzo 1944, il cui ricordo spaventoso e fulgido sia monito e insegnamento allo scolaro e all’adulto, sorge questa scuola nelle cui a

  • lapide a Acquasanta, cimitero partigiano

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Acquasanta, cimitero partigiano

    Descrizione: Cimitero partigiano di Pozza e Umito: “Cittadino! Quando vedrai mia madre dille di non piangere, non sono solo: giacciono con me fratelli italiani, jugoslvai, inglesi, greco-ciprioti. Che nessuno ardisca gettare nel fango sul sangue sparso nella comune lo

  • lapide a Acquasanta, Pozza

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Acquasanta, Pozza

    Descrizione: A Pozza: “A ricordo dei patrioti Pedicelli Vittorio, Santini Loreto, Santini Filippo, Troli Nicola barbaramente trucidati per rappresaglia della ferocia nazifascista” (11 marzo 1944 – I partigiani posero).

  • lapide a Acquasanta, Pozza

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Acquasanta, Pozza

    Descrizione: A Pozza: “In memoria dei patrioti Cesari Serafino, Patulli Pietro, Castelli Mariano, fucilati dalla rappresaglia nazifascista” (11 marzo 1944 – I partigiani per ricordo).

  • lapide a Acquasanta, Umito

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Acquasanta, Umito

    Descrizione: A Umito: “Qui cadde combattendo contro i barbari nazifascisti Gregorio Schiavi in difesa del suo paese e dei suoi” (11 marzo 1944 – I partigiani posero).

  • lapide a Acquasanta, Umito

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Acquasanta, Umito

    Descrizione: A Umito: “Sparapani Anna, Donfrancesco Nicola, Sparapani Martina, uccisi dalla ferocia nazifascista l’11 marzo 1944” (I partigiani per memoria).

  • luogo della memoria a Acquasanta

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Acquasanta

    Descrizione: A Gregorio Schiavi è stato dedicato il corso di Acquasanta.

  • luogo della memoria a Acquasanta

    Tipo di memoria: luogo della memoria

    Ubicazione: Acquasanta

    Descrizione: Sui luoghi degli scontri sorge ora un cimitero in cui sono seppelliti tutti insieme partigiani e civili, italiani e slavi, inglesi, greci e americani.

  • onorificenza alla persona a

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Descrizione: Medaglia d’argento al valor militare al partigiano Gregorio Schiavi: “Caposquadra di una formazione partigiana attaccata da forze tedesche, contribuiva validamente alla bella resistenza opposta per circa 5 ore ad un nemico incalzante e di molto superiore

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: L’anniversario dell’eccidio viene commemorato annualmente.

Bibliografia


Anpi Ascoli Piceno, Memorie sulla lotta partigiana, Ascoli Piceno 2003.
-Impossibile dimenticare. La libertà bene supremo per la conquista della Democrazia della Pace e della Giustizia, Ascoli Piceno 2004.
Secondo Balena, Bandenkrieg nel Piceno. Settembre '43 giugno '44, Ascoli Piceno, s.d.
Giovanna Forlini, Paola Fanesi, La parola impertinente. Interviste e testimonianze sulla partecipazione femminile alla Resistenza nel Piceno, Otium Edizioni, Acquaviva Picena 2007.
Lucio Di Domenico, I fatti di Pozza. Cronache e documenti sulla Resistenza acquasantana, Centro Stampa Piceno, Acquasanta Terme 2001.
Ruggero Giacomini, Ribelli e partigiani. La Resistenza nelle Marche 1943-1944, Affinità elettive, Ancona 2008.
Andrea Martocchia, I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana: storie e memorie di una vicenda ignorata, Odradek, Roma 2011.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

Archivio Centrale dello Stato, Fondo Ricompart - Ufficio per il servizio riconoscimento qualifiche e per le ricompense ai partigiani, Marche, schedario e pratica:
n. 1580 (Santini Loreto), trasmessa al Distretto militare di Ascoli Piceno 30/05/1959;
n. 1581 (Santini Filippo), trasmessa al Distretto militare di Ascoli Piceno 30/05/1959;
n. 1582 (Schiavi Gregorio), trasmessa al Distretto militare di Ascoli Piceno;
n. 1583 (Patulli Pietro), trasmessa al Distretto militare di Ascoli Piceno 01/06/1959;
n. 1584 (Troli Nicola);
n. 1585 (Pedicelli Vittorio);
n. 1586 (Collina Emidio), trasmessa al Distretto militare di Ascoli Piceno 01/06/1959;
n. 1587 (Cesari Serafino), trasmessa al Distretto militare di Ascoli Piceno 01/06/1959;
n. 1588 (Castelli Mariano);
n. 1933 (Sparapani Anna);
n. 8572 (Donfrancesco Nicola);
n. 21346 (Cristanziani Martina), trasmessa al Distretto militare di Ascoli Piceno 16/05/1960.
Notiziari Gnr, Contro i ribelli, Ascoli Piceno 30/03/1944.