POMARANCE 28.06.1944

(Pisa - Toscana)

Descrizione

Località Pomarance, Pomarance, Pisa, Toscana

Data 28 giugno 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 2

Numero vittime uomini 2

Numero vittime uomini adulti 2

Descrizione: Sul litorale tirrenico l’avanzata della 5. armata statunitense, dopo aver portato alla liberazione di Grosseto (17 giugno) si trova a fare i conti con una durissima resistenza tedesca, in particolare nella zona del Cecina. Alle spalle della linea del fronte, tra i centri abitati e i poderi si muovono piccoli gruppi di partigiani che fanno riferimento alla “Guido Boscaglia” e in parte alla 3. Brigata Garibaldi. Con la guerra guerreggiata alle porte e la necessità di organizzare la ritirata, i tedeschi cercano di assicurarsi il controllo delle vie di comunicazione, rispondono alla presenza e alla attività partigiana con rastrellamenti e rappresaglie, mirano ai poderi che in queste settimane sono luogo di rifugio per le famiglie sfollate dai centri abitati ma anche appoggio vitale per gli spostamenti partigiani in una zona che non offre bastioni naturali ove ripararsi.
Diverse famiglie sono nascoste nei capanni attorno al podere “Il Palagio”, nei pressi di Pomarance. Il 28 giugno all’improvviso si sentono le grida di terrore di due ragazze che stanno fuggendo da un tentativo di stupro da parte di un gruppo di soldati di etnia mongola. Proprio la 19. Divisione da Campo della Luftwaffe ha il comando nel vicino castello di Querceta, ma pochi chilometri a sud è impegnata anche la 162. Divisione Turcomanna. Alcuni uomini escono allo scoperto con le forche in mano, la tensione cresce, un soldato viene ferito, i militari spianano le armi e rastrellano 11 uomini, scortati poi presso il vicino podere San Giovanni. Qui i prigionieri sono messi in fila per essere fucilati, e il soldato più alto in grado chiede proprio al militare ferito con chi iniziare il macabro rito: questi indica tre uomini che sono portati a circa 200 metri dal podere, presso un vallino detto “campo dei noci”, picchiati con dei filari di vite divelti sul luogo e finiti uno a uno, con un colpo di pistola alla nuca. Dante Pineschi, detto “Tabarre”, riesce a fuggire. Quando il rituale sta per ripetersi per altri tre ostaggi, giunge sul posto un ufficiale che interrompe il massacro e fa liberare tutti i presenti.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: sevizie-torture

Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da Gianluca Fulvetti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-25 15:49:55

Vittime

Elenco vittime

Biondi Manfredo, 21 anni.
Pineschi Antonio, 39 anni.

Elenco vittime civili 2

Biondi.
Pineschi.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


Jader Spinelli, La Liberazione a Pomarance. Memorie e documenti, Anpi Pomarance, s.d., pp. 121-24.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

CSIT, AUSSME, N 1/11, b. 2132