Descrizione
Località Porto d’Ascoli, contrada Ragnola, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, Marche
Data 4 gennaio 1944
Matrice strage Nazifascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il vecchio mezzadro con i due figli erano rimasti, soli, per occuparsi del bestiame presso la casa colonica di Porto d’Ascoli, in contrada Ragnola, che non era neppure di loro proprietà, ma che tutelavano rischiando la vita. Le donne e i bambini erano sfollati lontano, al sicuro, nella contrada Sant’Anna di Monteprandone. Anche perché in casa era capitato un giovane sbandato originario di Avellino e grosso era il pericolo che correvano, visto che i tedeschi erano a poche centinaia di metri, a Villa Laureati e sopra la collina, appostati con la contraerea. Sparsasi la notizia, i fascisti locali ordinarono di cacciarlo ma gli Sgattoni non obbedirono. Nel pomeriggio del 4 gennaio 1944, un nucleo di soldati si era presentato in cerca di viveri da razziare ma l’incursione era stata sventata, anche perché i tre uomini avevano nascosto le provviste in un ripostiglio accanto alla casa colonica. Dopo un’inutile ricerca, i tedeschi si allontanarono minacciando rappresaglie. La stessa notte tornarono e sorpresero gli Sgattoni mentre dormivano. Vestivano tute mimetizzate, parlavano in maniera strana, incomprensibile, forse con qualche inflessione dialettale, per non fornire elementi utili al riconoscimento. Come pretesto, gli dissero che stavano cercando una spia, in realtà erano tornati per razziare. Questa volta scoprirono il nascondiglio dei salumi e delle altre derrate. Guido si era rivelato il più intransigente, si era opposto all’incursione, aveva avuto la netta percezione che insieme ai tedeschi ci fossero delle spie e dei collaborazionisti. Dopo che se ne erano andati, deciso a recarsi presso il vicino comando per chiarire la situazione, Guido si incamminò ma passarono pochi minuti che avvenne l’aggressione. Colpendolo con un oggetto contundente lo ridussero in fin di vita, poi risalirono sul camion e se ne andarono. Il padre Nazzareno e il fratello, piangendo, seguirono il lamento del congiunto, ormai agonizzante e lo trovarono nei campi. Morì sul letto, dopo alcune ore.
Violenze connesse: furto e-o saccheggio
Tipo di massacro: rastrellamento
--> Per saperne di più sulle tipologie
Estremi e note penali: Il procedimento penale contro ignoti militari tedeschi e italiani per “Violenza, omicidio, saccheggio, incendio, distruzione e grave danneggiamento” nei confronti di cittadini italiani per fatti avvenuti nel territorio di Ascoli Piceno dal 28/11/1943 all’08/06/1944, è stato archiviato nel 1999 per mancata identificazione degli autori del fatto.
Tra essi anche l’episodio inerente Guido Sgattoni.
Scheda compilata da Chiara Donati
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge
Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-07 13:22:41
Vittime
Elenco vittime
Sgattoni Guido, n. 14/10/1898 a Monteprandone, figlio di Nazzareno e di Rita Paoletti, contadino mezzadro. Dopo la prima guerra mondiale fu apprezzatissimo Sindaco di Monteprandone, ma le violenze dei fascisti lo costrinsero ad abbandonare la carica.
Elenco vittime civili 1
Sgattoni Guido
Responsabili o presunti responsabili
Memorie
Memorie legate a questa strage
Click here to learn more
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: San Benedetto del Tronto, Porto d\'Ascoli, frazione Ragnola
Descrizione: A Guido Sgattoni è stata intitolata una via in zona Ragnola, a Porto d’Ascoli.