Descrizione
Località Vicenza, Vicenza, Vicenza, Veneto
Data 29 novembre 1944
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: La mattina del 2 settembre 1944, intorno alle ore 7.30, veniva ucciso a Velo d’Astico con raffiche di mitra il maggiore della GNR della Strada Pierella Almejda. L’ufficiale venne ucciso sulla soglia di casa mentre si recava al comando. Gli ignoti attentatori si dileguarono senza lasciare traccia. Immediatamente scattava il rastrellamento ad opera dei militi della GNR i quali fermarono, sotto il Colletto di Velo, Pietro Canale. Questi, vestito in borghese e disarmato, risultò essere un milite della GNR in forza al campo ONB e al campo della Scuola allievi ufficiali di Modena distaccati a Velo d’Astico. Aveva in tasca una licenza scaduta il 31 agosto 1944 e un documento che ne certificava l’assunzione nell’Organizzazione Todt dal 4 settembre 1944. Tale sovrapposizione documentaria insospettì i militi fascisti che misero sotto interrogatorio Pietro Canale. L’uomo venne tradotto presso il comando GNR di Piovene Rocchette dove, il 14 settembre 1944, confessò di aver fatto parte, insieme ai militi Antonio Osele e Germano De Molo, di una pattuglia partigiana operante nella zona del Tretto comandata da Giovanni Dalla Vecchia “Carnera”. Quest’ultimo, di professione macellaio, aveva avuto notizia da Antonio Osele dell’ennesima multa ricevuta dal suo ex socio Bortolo Toniolo per opera del maggiore Pierella. Contattato il comando partigiano, avevano rapidamente studiato l’attentato contro il maggiore Pierella: Antonio Osele si era perciò spostato a Velo d’Astico per qualche giorno onde studiare il comportamento dell’ufficiale della GNR, poi, saputo che la scorta notturna all’abitazione del Pierella staccava intorno alle ore 6, la mattina del 2 settembre Renzo Franceschini “Guastatore” e un altro partigiano avevano teso l’imboscata al Pierella.
Pietro Canale venne tradotto nelle carceri giudiziarie di Vicenza dove attese il processo per “diserzione e alienazione di corredo militare, complicità in omicidio premeditato, estorsione a mano armata, passaggio ad una formazione armata al soldo del nemico”. A giudicarlo fu il Tribunale Straordinario di Guerra della GNR in Vicenza, che lo condannò il 25 novembre 1944 a morte tramite fucilazione alla schiena. Pietro Canale inoltrò domanda di grazia che però venne respinta. La sentenza venne eseguita il 29 novembre 1944.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: punitivo
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-27 18:07:36
Vittime
Elenco vittime
1. Canale Pietro di Nicola e di Bonato Caterina, nato a Velo d’Astico il 24/12/1923, agricoltore, già milite scelto della GNR, disertore e partigiano.
Elenco vittime partigiani 1
1. Canale Pietro di Nicola e di Bonato Caterina, nato a Velo d’Astico il 24/12/1923, agricoltore, già milite scelto della GNR, disertore e partigiano.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Alessandro Schiavazzi
Nome Alessandro
Cognome Schiavazzi
Angelo Maestrini
Nome Angelo
Cognome Maestrini
Note responsabile Maestrini fu il presidente del Tribunale Straordinario di Guerra che condannò a morte Pietro Canale. Gli altri ufficiali della GNR sono indicati come giudici nel medesimo tribunale.
Antonio Mantegazzi
Nome Antonio
Cognome Mantegazzi
Giovanni Squitteri
Nome Giovanni
Cognome Squitteri
Valentino Busato
Nome Valentino
Cognome Busato
Memorie
Memorie legate a questa strage
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Tipo di memoria: lapide
Ubicazione: Velo d\'Astico
Descrizione: Nel cimitero di Velo d’Astico il nome di Pietro Canale compare nella lista dei caduti della Seconda guerra mondiale. Viene specificato il grado di caporal maggiore.