Montese, 11.03.1945

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Montese, Montese, Modena, Emilia-Romagna

Data 11 marzo 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: Nella seconda metà di ottobre del 1944 le prospettive dell’insurrezione generale alimentano le speranze della Resistenza modenese, ma i soldati tedeschi e i fascisti più intransigenti non smettono di alimentare le difese della Linea Gotica e di assestare colpi all’organizzazione partigiana. Le Brigate Nere e i militi della RSI non cessano l’attività di spionaggio e i tentativi di infiltrazione nella rete della Resistenza e trasformano ogni possibilità di accesso alle informazioni sui “ribelli” in un’occasione di vendetta nei confronti dei “traditori” dell’Italia fascista. Nella “Bassa” modenese i preparativi per l’insurrezione s’intrecciano alla consueta attività dei GAP e delle SAP, ma nella seconda decade di novembre il Proclama del Generale Alexander invita i partigiani a rinviare la marcia di avvicinamento alle città e restituisce fiducia alle forze nazi-fasciste. Il duro inverno di guerra non prostra le speranze della Resistenza: i partigiani si avvicinano alla primavera del 1945 con la determinazione di riprendere quanto prima possibile la Lotta di Liberazione, ma le difficoltà dell’occupazione tedesca e del clima del conflitto incidono in maniera sensibile sul tessuto sociale. Secondo Ilva Vaccari, “il mattino dell’11 marzo 1945, dopo aver munto le mucche, stava portando a casa il latte. Un ufficiale tedesco, furente per altri motivi, gli sparò col mitra. Giovanni Betti, moribondo, chiamò la moglie Argia, ma il tedesco, puntandole contro l’arma, le ordinò di rientrare in casa e con un’altra scarica finì di uccidere Berti” (op. cit., pag. 91).

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-25 19:07:54

Vittime

Elenco vittime

1. Giovanni Betti: nato a Montese (MO) nel 1916, residente a Montese, agricoltore, civile. Secondo Ilva Vaccari, “il mattino dell’11 marzo 1945, dopo aver munto le mucche, stava portando a casa il latte. Un ufficiale tedesco, furente per altri motivi, gli sparò col mitra. Giovanni Betti, moribondo, chiamò la moglie Argia, ma il tedesco, puntandole contro l’arma, le ordinò di rientrare in casa e con un’altra scarica finì di uccidere Berti” (op. cit., pag. 91).

Elenco vittime civili 1

Giovanni Betti

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie
Bibliografia


AA. VV., Montese 1943-1945, Bologna, Scuola Grafica Salesiana, 1975, pp. 86 e 111.
Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 605.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti