Descrizione
Località Quarto d’Altino, Quarto d'Altino, Venezia, Veneto
Data 13 aprile 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 2
Numero vittime uomini 2
Numero vittime uomini adulti 2
Descrizione: Nei comuni di San Michele del Quarto e Meolo, e del confinante comune di Roncade appartenente alla provincia di Treviso, nuclei di partigiani attivi si erano formati precocemente, e poi consolidati tra la primavera e l’estate del 1944. Infatti il territorio, poco densamente popolato, era rifugio di numerosi renitenti ed era abitato da molti mezzadri, fortemente penalizzati economicamente dalla politica fascista e favorevoli alla Resistenza. Dopo il rastrellamento del Cansiglio del settembre 1944, nei due comuni operavano tre formazioni partigiane, le brigate garibaldine “E. Ferretto” e “W: Paoli” e la brigata G.L. “V. Rapisardi”, impegnate in una lotta senza quartiere con i diversi reparti delle brigate nere di Venezia e Treviso che avevano un distaccamento rispettivamente a San Michele del Quarto e Roncade.
La fucilazione avvenne il 13 aprile 1945, nel corso di un rastrellamento di vaste proporzioni condotto anche nella zona nella zona di Casale sul Sile, San Michele del Quarto, Mogliano, Marcon fino a Favaro Veneto, operazione a cui parteciparono reparti della GNR e delle Brigate nere di Venezia, quindici brigatisti di Chioggia e Sottomarina ed una compagnia del battaglione “Onore e combattimento”. A copertura dei suddetti reparti furono mobilitati nella zona di Casale sul Sile cento uomini della Brigata nera di Treviso, oltre a trenta uomini della GNR, e cento della IIa Brigata nera mobile di Padova.
Durante il rastrellamento vennero prelevati molti uomini con la minaccia di avviarli in Germania e tra questi il Pasqualato che fu riconosciuto da un brigatista ed accompagnato a casa a Bonisiolo dove la madre era titolare della rivendita di generi di Monopolio di Stato. Il milite accusò il Pasqualato e il fratellastro Giuseppe Grigoletto di aver fornito sigarette ai partigiani, sottraendole alle razioni settimanali del tesseramento; la madre, forse per salvare i figli, sostenne che il fatto era da attribuirsi alla sua sola responsabilità, ma non fu creduta. I due giovani vennero condotti a San Michele del Quarto e fucilati verso le ore 12 a cento metri dalla piazza centrale. Secondo la testimonianza del parroco, furono loro negati i conforti religiosi tra insulti e bestemmie. I corpi non furono gettati nel vicino Sile a seguito delle suppliche della moglie e tumulati prima a San Michele del Quarto e poi dopo la Liberazione a Bonisiolo di Mogliano.
Estremi e note penali: Sentenza 18 dicembre 1945 della Corte d’Assise Straordinaria di Venezia; condanna: Aldo Ratto anni 8.
Con sentenza 18 luglio 1946 la Cassazione dichiara estinto il reato per amnistia.
Sentenza 12 luglio 1946 della Corte d’Assise Straordinaria di Venezia; condanna: Giovanni Gualandi anni 8 di cui 5 condonati per amnistia. Con sentenza 15 aprile 1947 la Cassazione dichiara estinto il reato per amnistia.
Sentenza 18 aprile 1947 della Corte d’Assise Straordinaria di Venezia; condanna: Giovanni Simionato anni 21, di cui un terzo condonato per amnistia, Giuseppe Paone anni 8 di cui 5 condonati per amnistia.
Con sentenza 13 luglio 1948 la Cassazione annulla la sentenza nella sola parte riguardante la condanna per l’omicidio e rinvia alla Corte d’Assise di Verona, rigetta il ricorso del Paone condonando la pena residua.
Con sentenza 22 febbraio 1949 la Corte d’Assise di Verona conferma la pena di anni 14 per l’omicidio, cosicché, rimanendo ferma l’altra pena di anni 7 per collaborazionismo, la pena da espiare è ridiventata quella di anni 21.
Con ordinanza 27 ottobre 1950 la Corte d’Appello di Venezia riunita in camera di consiglio, oltre al condono di un terzo applicato per amnistia, condona a Simionato Giovanni un altro terzo per DPR 9.2.1948 n. 32, e un altro anno per DPR 23.12.1949 n. 930, riducendo la pena in anni 6.
Il 10 maggio 1951 Simionato Giovanni viene scarcerato per fine pena
Scheda compilata da SANDRA SAVOGIN
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-25 18:36:20
Vittime
Elenco vittime
Grigoletto Giuseppe nato a Mogliano Veneto (Tv) il 12 marzo 1913 operaio fuochista nelle Ferrovie coniugato con due figli in tenera età.
Pasqualato Savino Albino nato a Mogliano Veneto (Tv) il 22 gennaio 1926 residente a Bonisiolo di Mogliano, operaio a Treviso.
Elenco vittime partigiani 2
Grigoletto Giuseppe
Pasqualato Savino Albino
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Aldo Ratto
Nome Aldo
Cognome Ratto
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Aldo Ratto, nato a Ceva (Cn) il 23.5.1912. Qualifica: vice comandante di un battaglione della Brigata nera “Asara”.
Note procedimento Ratto venne accusato di “collaborazionismo partecipando a rastrellamenti tra cui in qualità di vice comandante della 17° Bn a quello di San Michele del Quarto durante il quale furono uccisi due giovani certi Grigoletto e Pasqualato”. Sentenza 18 dicembre 1945 della Corte d’Assise Straordinaria di Venezia; condanna: Aldo Ratto anni 8. Con sentenza 18 luglio 1946 la Cassazione dichiara estinto il reato per amnistia.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 17. Brigata nera “Bartolomeo Asara”
Giovanni Gualandi
Nome Giovanni
Cognome Gualandi
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Giovanni Gualandi, nato a Fusignano (Ra) il 5.2.1898. Qualifica: comandante GNR
Note procedimento Gualandi venne accusato di dirigere “il rastrellamento di San Michele del Quarto durante il quale furono trucidati dalle Bn due giovani”. Sentenza 12 luglio 1946 della Corte d’Assise Straordinaria di Venezia; condanna: Giovanni Gualandi anni 8 di cui 5 condonati per amnistia. Con sentenza 15 aprile 1947 la Cassazione dichiara estinto il reato per amnistia.
Tipo di reparto fascista Guardia Nazionale Repubblicana
Nome del reparto Reparto GNR non precisato
Giovanni Simionato
Nome Giovanni
Cognome Simionato
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Giovanni Simionato, nato a Dolo (Ve) il 23.6.1911. Qualifica: maresciallo Bn.
Note procedimento Simionato venne accusato “di partecipazione ad un rastrellamento effettuato da reparti di Brigate Nere nell’aprile del 1944 [recte 1945] nei pressi di San Michele del Quarto, durante il quale furono arrestati due giovani che furono trucidati”. Sentenza 18 aprile 1947 della Corte d’Assise Straordinaria di Venezia; condanna: Giovanni Simionato anni 21, di cui un terzo condonato per amnistia Con sentenza 13 luglio 1948 la Cassazione annulla la sentenza nella sola parte riguardante la condanna per l’omicidio e rinvia alla Corte d’Assise di Verona Con sentenza 22 febbraio 1949 la Corte d’Assise di Verona conferma la pena di anni 14 per l’omicidio, cosicché, rimanendo ferma l’altra pena di anni 7 per collaborazionismo, la pena da espiare è ridiventata quella di anni 21. Con ordinanza 27 ottobre 1950 la Corte d’Appello di Venezia riunita in camera di consiglio, oltre al condono di un terzo applicato per amnistia, condona a Simionato Giovanni un altro terzo per DPR 9.2.1948 n. 32, e un altro anno per DPR 23.12.1949 n. 930, riducendo la pena in anni 6. Il 10 maggio 1951 Simionato Giovanni viene scarcerato per fine pena
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 17. Brigata nera “Bartolomeo Asara”
Giuseppe Paone
Nome Giuseppe
Cognome Paone
Ruolo nella strage Autore
Stato imputato in procedimento
Note responsabile Giuseppe Paone, nato ad Albanova (Na) il 9.10.1923. Qualifica: graduato Bn.
Note procedimento Paone venne accusato “di partecipazione ad un rastrellamento effettuato da reparti di Brigate Nere nell’aprile del 1944 [recte 1945] nei pressi di San Michele del Quarto, durante il quale furono arrestati due giovani che furono trucidati”. Sentenza 18 aprile 1947 della Corte d’Assise Straordinaria di Venezia; condanna Giuseppe Paone anni 8 di cui 5 condonati per amnistia. Con sentenza 13 luglio 1948 la Cassazione annulla la sentenza nella sola parte riguardante la condanna per l’omicidio e rinvia alla Corte d’Assise di Verona, rigetta il ricorso del Paone condonando la pena residua. Con sentenza 22 febbraio 1949 la Corte d’Assise di Verona conferma la pena di anni 14 per l’omicidio, cosicché, rimanendo ferma l’altra pena di anni 7 per collaborazionismo, la pena da espiare è ridiventata quella di anni 21.
Tipo di reparto fascista Brigata Nera
Nome del reparto 17. Brigata nera “Bartolomeo Asara”
Sentenze delle Corti d'Assise straordinarie sull'episodio
Memorie
Memorie legate a questa strage
luogo della memoria a Mogliano
Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Mogliano
Descrizione: Intitolazione di una via nel Comune di Mogliano
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Tipo di memoria: luogo della memoria
Ubicazione: Quarto d\'Altino
Descrizione: Intitolazione di una via nel Comune di Quarto D’Altino
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Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: Quarto d\'Altino, viale della Resistenza
Descrizione: I loro nomi sono inseriti nel Monumento ai Caduti della Resistenza edificato nel viale della Resistenza a Quarto D’Altino.