Descrizione
Località Schio, Schio, Vicenza, Veneto
Data 16 aprile 1945
Matrice strage Fascista
Numero vittime 1
Numero vittime uomini 1
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Il 14 aprile 1945 “Ala” Giacomo Bogotto venne arrestato nel centro di Schio da alcuni militi delle Brigate Nere. Il partigiano, probabilmente latore di un messaggio ad altri elementi della Resistenza, aveva commesso l’imprudenza di fare una passeggiata con la moglie in città. Riconosciuto da alcuni fascisti, venne incarcerato nella caserma di via Carducci e sottoposto a feroci torture. Le percosse dei militi lo portarono alla morte il 16 aprile 1945. Venne sepolto nel cortile retrostante la caserma di via Carducci; la salma fu trovata dopo il 29 aprile 1945, giorno della Liberazione di Schio da parte dei partigiani. Il cadavere di “Ala” era senza unghie e con un masso sopra la pancia. Il sospetto che fosse stato sepolto vivo venne fugato, anche se non con assoluta certezza, dall’autopsia che non indicò nel soffocamento il motivo della morte.
Modalità di uccisione: tortura a morte
Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri
Tipo di massacro: punitivo
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Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria è divisa sulle modalità di uccisione di “Ala”, dal momento che l’autopsia non ha espresso un giudizio netto. È possibile che sia stato sepolto vivo, e il masso apposto sul ventre confermerebbe tale ipotesi, come è altrettanto possibile che sia stato sepolto già morto.
Scheda compilata da Piero Casentini Scarica la scheda in formato .pdf
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-23 17:29:10
Vittime
Elenco vittime
1. Bogotto Giacomo “Ala”, nato a Torrebelvicino (VI) il 4/3/1911. Operaio. Capo pattuglia del 3° distaccamento del battaglione “Fratelli Bandiera”.
Elenco vittime partigiani 1
1. Bogotto Giacomo “Ala”, nato a Torrebelvicino (VI) il 4/3/1911. Operaio. Capo pattuglia del 3° distaccamento del battaglione “Fratelli Bandiera”.
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Ciro Arcori
Nome Ciro
Cognome Arcori
Ennio Rizzello
Nome Ennio
Cognome Rizzello
Giovanni Rizzello
Nome Giovanni
Cognome Rizzello
Salvatore Grosso
Nome Salvatore
Cognome Grosso
Sebastiano Celesti
Nome Sebastiano
Cognome Celesti
Note responsabile Arcori era il vice capo della Brigata Nera di Schio. Grosso, cuoco presso la caserma delle Brigate Nere nonché torturatore, venne ucciso durante la Liberazione insieme a Celesti, Rizzello Giovanni e al di lui figlio Ennio, tutti brigatisti neri.