Santa Caterina Schio (Tretto) 30-4-1944

(Vicenza - Veneto)

Descrizione

Località Santa Caterina, Schio, Vicenza, Veneto

Data 30 aprile 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini adulti 1

Descrizione: La notte tra il 29 e il 30 aprile 1944 un aviolancio alleato, il terzo nella zona del Tretto dall’inizio del mese, cade nei dintorni di S. Caterina. I partigiani, con l’aiuto della popolazione civile, riescono ad occultare tutto il materiale lanciato, ma il passaggio dei velivoli nel cielo viene notato anche dai fascisti e dai tedeschi. Il 30 aprile, infatti, una pattuglia nazifascista salita a perlustrare la zona sorprende alcuni partigiani in prossimità di contrada Facci. Nonostante questi riescano a scappare, le autorità fasciste e tedesche di Schio decidono di rastrellare S. Caterina e dintorni: due camion carichi di militari salgono la strada Poleo-S. Caterina, ma all’altezza di contrada Corobolli vengono attaccati dai partigiani. Un tedesco rimane ucciso e uno ferito. Un tentativo partigiano di minare le pareti rocciose che costeggiano la strada, con l’intenzione di interrompere la stessa, fallisce. Da Schio vengono inviati anche due carro armati, armi pesanti (cannoncini trainati, mitragliatrici) e altra truppa. Le strade intorno a S. Caterina vengono bloccate mentre i militari sparano in direzione dei monti. Gli abitanti di S. Caterina e di contrada Facci vengono ammassati sul piazzale della chiesa. Una stalla e una rimessa di contrada Facci vengono incendiate; fortunatamente le fiamme sono domate, non arrivando al deposito di armi partigiane che era stato ricavato nella contrada. Viene prelevato Riccardo Righele, padre del partigiano Primo “Bixio” operante nella zona. L’uomo, con le mani legate dietro alla schiena, viene condotto in canonica e sottoposto ad un interrogatorio. Viene inscenato un processo farsa: l’uomo è accusato di aver favorito i ribelli. Un uomo in divisa tedesca, parlando in italiano, dice a Riccardo Righele: “Cosa vuoi dire di no! Non mi riconosci? Hai pure dato da mangiare e da dormire anche a me, travestito da ribelle!”. La sentenza viene decisa prima ancora per il processo si concluda. Un plotone di italiani agli ordini di un ufficiale italiano esegue la condanna a morte, sotto lo sguardo della moglie e di alcuni dei figli del condannato. Riccardo Righele viene fucilato alla schiena contro il muro della chiesa di S. Caterina il 30 aprile 1944.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: incendio di abitazione

Tipo di massacro: rappresaglia
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Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria della comunità di S. Caterina è piuttosto omogenea nel raccontare gli eventi del rastrellamento del 30 aprile 1944.

Scheda compilata da Piero Casentini
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-23 15:55:56

Vittime

Elenco vittime

1. Righele Riccardo, di Pietro, nato a S. Caterina di Tretto il 13/02/1896. Contadino. Sposato con Maria Nervo, padre di sette figli.

Elenco vittime legate a partigiani 1

1. Righele Riccardo, di Pietro, nato a S. Caterina di Tretto il 13/02/1896. Contadino. Sposato con Maria Nervo, padre di sette figli.

Responsabili o presunti responsabili
Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a

    Tipo di memoria: lapide

    Descrizione: Lapide sul luogo dell’assassinio, lungo la parete esterna destra della chiesa di S. Caterina di Tretto. Reca il nome e le date di nascita e morte dell’ucciso, insieme ad una foto dello stesso.

Bibliografia


Elena Carano, Oltre la soglia. Uccisioni di civili nel Veneto 1943-1945, CLEUP, Padova, 2007; pp. 126-128.

Emilio Trivellato, Valerio Caroti, Domenico Baron, Remo Grendene, Giovanni Cavion, Quaderni della Resistenza, 3, Grafiche Marcolin, Schio, 1978; pp.138-142.

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti