Descrizione
Località San Prisco, San Prisco, Caserta, Campania
Data 26 settembre 1943 - 27 settembre 1943
Matrice strage Nazista
Numero vittime 3
Numero vittime uomini ragazzi 2
Numero vittime uomini adulti 1
Descrizione: Ubicato a ridosso linea difensiva tedesca Viktor, il territorio di San Prisco – oggi Comune autonomo ma, al tempo dei fatti, compreso in quello di Santa Maria Capua Vetere – alla fine di settembre 1943 divenne teatro di numerose azioni “difensive” da parte di gruppi di “patrioti” (civili e militari) che si opposero ai soprusi delle truppe tedesche. In relazione a ciò, si verificarono alcuni episodi di violenza su civili e militari sbandati, soprattutto durante le azioni di controllo del territorio.
La città di Santa Maria Capua Vetere vantava una lunga tradizione socialista e già da tempo erano presenti piccoli nuclei antifascisti clandestini, con la presenza pure di numerosi comunisti, i quali, dopo l’8 settembre, avevano preso contatti con i militari di stanza nelle locali caserme. L’acuirsi della situazione condusse alla costituzione di una formazione clandestina, nota come “Gruppo Patrioti di S. Prisco”. I membri effettuarono una serie di azioni di pattugliamento e di sabotaggio contro le truppe tedesche. La situazione peggiorò in seguito alle ordinanze sul lavoro coatto, con i rastrellamenti degli uomini dopo il 23 settembre. Iniziarono, così, i primi scontri con l’uccisione di alcuni soldati tedeschi. Gran parte degli uomini si rifugiò sulle alture del Monte Tifata, dopo aver effettuato due tentativi (il 23 ed il 26 settembre) di saccheggio delle armi custodite nella caserma dei Carabinieri di S. Prisco. Il secondo tentativo riuscì, nonostante l’opposizione dei militari. Mentre i patrioti si stavano allontanando con il bottino incrociarono un automezzo tedesco con una trentina di fucilieri a bordo: venne ingaggiato un conflitto a fuoco e questi ultimi furono costretti a ritirarsi. Il mattino successivo scattò la rappresaglia. Il paese fu accerchiato da reparti della 16. Panzer-Division con l’impiego di carri armati. Infatti, dalla documentazione tedesca emerge che al Pz.Rgt. 2 della 16. Pz.-Div. venne assegnato il compito di “ripulire l’area di San Prisco”. La battaglia durò per tutta la giornata e si contarono numerose perdite da ambo le parti. Furono passati per le armi pure alcuni civili che non avevano preso parte agli scontri ma si erano rifugiati sulle alture per evitare i rastrellamenti.
Modalità di uccisione: fucilazione
Tipo di massacro: rappresaglia
--> Per saperne di più sulle tipologie
Estremi e note penali: Sent. G.I. TMT Napoli n. 561/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Santoro Giovanni)
Sent. G.I. TMT Napoli n. 563/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Iannotta Federico)
Sent. G.I. TMT Napoli n. 564/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Monaco Domenico)
Scheda compilata da Giuseppe Angelone
Scarica la scheda in formato .pdf
Le schede monografiche in formato .pdf sono coperte da diritto d'autore.
Ogni uso improprio o non consentito è punibile ai sensi di legge
Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-02-15 00:42:14
Vittime
Elenco vittime
Iannotta Federico
Monaco Domenico
Santoro Giovanni
Elenco vittime civili 3
Iannotta Federico
Monaco Domenico
Santoro Giovanni
Responsabili o presunti responsabili
Elenco reparti responsabili
Elenco persone responsabili o presunte responsabili
Friedrich-Wilhelm von Holtey
Nome Friedrich-Wilhelm
Cognome von Holtey
Ruolo nella strage Autore
Stato sospettato in quanto unico reparto presente nella zona
Note responsabile Tenente colonnello comandante Pz.Rgt. 2 Responsabili delle uccisioni potrebbero essere stati soldati appartenenti al Pz.Rgt. 2 della 16. Panzer-Division. Dalla documentazione tedesca si evince che a questa unità era stato assegnato il compito di intervenire contro le “bande” attive nell’area di San Prisco.
Note procedimento Sent. G.I. TMT Napoli n. 561/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Santoro Giovanni) Sent. G.I. TMT Napoli n. 563/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Iannotta Federico) Sent. G.I. TMT Napoli n. 564/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Monaco Domenico)
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto 16. Panzer-Division/XIV. Panzerkorps
Herbert Burchardt
Nome Herbert
Cognome Burchardt
Ruolo nella strage Autore
Stato sospettato in quanto unico reparto presente nella zona
Note responsabile Sottotenente comandante 4./Pz.Gren.Rgt. 2 HG Responsabili delle uccisioni potrebbero essere stati soldati appartenenti al Pz.Rgt. 2 della 16. Panzer-Division. Dalla documentazione tedesca si evince che a questa unità era stato assegnato il compito di intervenire contro le “bande” attive nell’area di San Prisco.
Note procedimento Sent. G.I. TMT Napoli n. 561/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Santoro Giovanni) Sent. G.I. TMT Napoli n. 563/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Iannotta Federico) Sent. G.I. TMT Napoli n. 564/68 del 28/06/1968, non doversi procedere a carico di ignoti. (Parti lese: Monaco Domenico)
Nome del reparto nazista Wehrmacht
Nome del reparto I./Pz.Gren.Rgt. 2/Fallschirm-Panzer-Division “Hermann Göring“/Kampfgruppe von Corvin/XIV. Panzerkorps
Memorie
Memorie legate a questa strage
monumento a San Prisco
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: San Prisco
Descrizione: Monumento ai Caduti
monumento a San Prisco
Tipo di memoria: monumento
Ubicazione: San Prisco
Descrizione: Monumento ai Caduti