via per Guastalla, Migliarina, Carpi, 29.09.1944

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località via per Guastalla, Migliarina, Carpi, Modena, Emilia-Romagna

Data 29 settembre 1944

Matrice strage Nazifascista

Numero vittime 4

Numero vittime uomini 4

Numero vittime uomini adulti 4

Descrizione: Nella seconda parte dell’estate del 1944 la Resistenza modenese riorganizza le proprie forze dopo l’attacco alla Repubblica di Montefiorino e lo sganciamento delle formazioni della Divisione Modena dall’ex-zona libera. L’occupazione tedesca non toglie forza ai partigiani della pianura: i gappisti di Carpi e Soliera organizzano parecchie azioni e gestiscono efficacemente la propaganda per reclutare giovani renitenti alla leva. Il 23 agosto 1944 le formazioni della Prima Zona formano il “Distaccamento Aristide” della 65° Brigata GAP “Walter Tabacchi”: questo riconoscimento testimonia la consistenza numerica dei “ribelli” e l’importanza del segno che i resistenti imprimono sulla pianura modenese. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre i fascisti intuiscono il sostegno che le comunità contadine accordano alla Lotta di Liberazione e tentano di recuperare il controllo della “Bassa” con una serie di rastrellamenti. I blitz delle Brigate Nere terrorizzano i paesi e costringono la popolazione a vivere in condizioni ancora più difficili: in molti luoghi alla violenza dei militi si uniscono ordinanze podestarili o prefettizie che impongono la distruzione dei rifugi di campagna e minacciano di infliggere aspre sanzioni a tutti coloro che aiutano gli organizzatori e gli artefici della Resistenza. Il 28 agosto 1944 un rastrellamento investe la comunità di Soliera: i fascisti prelevano Romano Bianchini, Erio Fieni, i congiunti Dante e Fernando Losi – padre e figlio – e altri quattro individui. Gli otto ostaggi vengono condotti alla caserma Galluppi e finiscono, poi, nelle carceri modenesi di Sant’Eufemia: quattro di loro restano per alcuni giorni a disposizione della Polizia Tedesca, mentre l’altra metà del gruppo è caricata su un camion diretto a Migliarina di Carpi. Romano Bianchini, Erio Fieni, Dante e Fernando Losi finiscono davanti al plotone d’esecuzione e vengono fucilati lungo la via per Guastalla.

Modalità di uccisione: fucilazione

Violenze connesse: deportazione della popolazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Estremi e note penali: Processo della Corte d’Assise sezione Speciale di Modena contro Gino Galli, Antonio Nespoli, Bruno Piva, Renato Sacchetti, Giulio Sacchetti, Amanzio Ragni e Calogero Geraci.
1. Primo Grado: “[La corte] dichiara Galli Gino, Nespoli Antonio, Piva Bruno, Sacchetti Renato colpevoli del reato di collaborazionismo a loro ascritto nonché del delitto di omicidio aggravato continuato, il Galli inoltre, di quello di rapina aggravata continuata, e concessa l’attenuante dell’art. 62 bis C.P., condanna ciascuno di essi alla pena dell’ergastolo, con accessori di legge, il Galli in più della multa di £5000, tutti alla confisca dei beni, al pagamento in solido delle spese processuali; il Piva anche al risarcimento dei danni a favore di Luppi Silvio costituito parte civile, liquidati, secondo la richiesta in lire una, nonché alle spese di assistenza e costituzione in £10.096. Dichiara Ragni Amanzio colpevole di collaborazionismo punibile ai sensi dell’art. 58 CP MG nonché di furto aggravato continuato, e concesse le attenuanti dell’art. 62 bis C.P. per ambedue dell’art. 114 C.P. per il primo reato, lo condanna alla pena di anni sei di reclusione £2000 di multa, inoltre alla confisca nella misura di un terzo dei beni, alla interdizione perpetua dai pubblici uffici ed al pagamento delle spese in solido con gli altri. Dichiara condonate in anni trenta di reclusione la pena dell’ergastolo, nella misura di anni cinque quella detentiva inflitta al Ragni ed interamente le pene pecuniarie. Dichiara non doversi procedere nei confronti di Sacchetti Guido, Geraci Calogero per essere estinto il reato causa amnistia, e ne ordina la scarcerazione se non detenuti per altro motivo. Modena, 27 marzo 1947.”
2. Sentenza 1/3/1949 CASSAZIONE: sostituisce alla pena dell’ergastolo inflitta a Sacchetti, quella di 30 anni di reclusione. Annulla la sentenza a) nei riguardi di Nespoli per difetto di motivazione in ordine alla ritenuta aggravante di cui all’art. 112 CP per l’omicidio e per errore nella determinazione della pena. b) nei confronti di Galli Gino e Piva Bruno per difetto di motivazione sulla ritenuta aggravante della crudeltà e per errore nella determinazione della pena. Rigetta nel resto e rinvia la causa alla Corte di Assise di Perugia per il nuovo giudizio sui punti oggetto di annullamento nei riguardi del Nespoli, Galli e Piva. Modena, 9/5/1949 f. Ferrari.
3. Sentenza 26/4/1950 CORTE DI ASSISE IN PERUGIA: determina la pena per l’omicidio aggravato pel numero delle persone ed in concorso delle attenuanti generiche, e continuato, in anni 24 di reclusione ed aperto il cumulo con la pena di anni 30 di reclusione inflitta al Nespoli, al Galli ed al Piva per collaborazionismo militare determina in anni 30 di reclusione la pena complessiva da espiarsi da ciascuno dei 3 imputati assorbita in detta pena anche quella della reclusione inflitta al Galli per la rapina. Condanna gli imputati stessi in solido, al pagamento delle spese processuali, escluse quelle del giudizio di Cassazione. Dichiara condonati anni 21 di reclusione e le multe irrogate [sic] per la rapina a favore del detenuto Galli Gino. Modena, 27/8/1951, f. Pirolo.
DECLARATORIA 14/11/1952: dichiara condizionalmente condonata la residua pena di anni 1 di reclusione inflitta al Ragni Amanzio. Modena, 25/11/1952, f. Pirolo.

Armadio della Vergogna: Fascicolo 1539.
Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di La Spezia – Procedimento penale contro ignoti sottoposti ad indagine per il reato di omicidio previsto dall’art. 575 c.p.g. commesso in Migliarina di Carpi il 28/8/1944 in danno di Loschi Dante e Loschi Fernando. Oggetto: uccisione di Loschi Dante e Loschi Fernando da parte dei nazi-fascisti.
Cancelleria: 19 agosto 1996.

Armadio della Vergogna: Fascicolo n. 26 della provincia.
Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di La Spezia – Procedimento penale contro ignoti sottoposti ad indagine per il reato di omicidio art. 575 c.p.g. commesso in Migliarina di Carpi il 28/8/1944 in danno di Fieni Erio. Oggetto: uccisione di Fieni Erio da parte dei militi delle Brigate Nere.
Cancelleria: 9 agosto 1996.

Armadio della Vergogna: Fascicolo 1552.
Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di La Spezia – Procedimento penale contro ignoti tedeschi e brigata nera (violenza con omicidio contro privati previsto dall'art. 185 c.p.m.g.) sottoposti ad indagine per il reato di omicidio per i primi ed aiuto al nemico per i secondi commesso in Migliarina di Carpi il 28/08/1944 [sic] ai danni di Bianchini Romano. Oggetto: omicidio di Bianchini Romano da parte di soldati nazi-fascisti.
Cancelleria: 19 agosto 1996.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La città di Carpi ha sviluppato una forte identità partigiana e ha collegato la prospera libertà della seconda metà del Novecento all’impegno militante dei resistenti. La presenza di due antifascisti provenienti da Soliera rafforza il legame tra i due principali centri della Prima Zona partigiana e trasmette l’importanza militare e organizzativa che il Distaccamento Aristide ha avuto negli anni della Lotta di Liberazione. In queste zone il lavoro di ricostruzione storica ha ricevuto stimoli e contributi importanti dalla memorialistica e dalle testimonianze dei protagonisti: questa procedura rende fondamentale la contestualizzazione delle ricostruzioni negli scenari che le hanno generate, ma apre prospettive analitiche molto interessanti sulla molteplicità dei discorsi resistenziali.

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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-03-30 23:34:02

Vittime

Elenco vittime

1. Romano Bianchini: nato a Moglia (MN) il 2 febbraio 1906, figlio di Ariodante e Virginia Fabbri, residente a Soliera (MO), sarto, antifascista e partigiano. Negli anni del regime appartiene ai nuclei clandestini del PCI e sostiene l’attività antifascista. Secondo la documentazione conservata dall’ANPI di Modena, il 15 marzo 1944 entra nella Brigata “Ivano” con il nome di battaglia “Charles”. Nei mesi successivi diventa capo-nucleo e ottiene responsabilità di organizzazione e gestione della lotta armata. Rastrellato nella zona di Soliera il 29 agosto 1944, viene fucilato in via per Guastalla a Migliarina di Carpi insieme ad altri tre uomini.
2. Erio Fieni: nato a Soliera (MO) il 15 febbraio 1906, figlio di Severino e Rita Bassoli, residente a Sozzigalli di Soliera, operaio, antifascista e partigiano. Già oppositore del regime durante il Ventennio, il 10 novembre 1943 entra nella Brigata “Guidetti” con il nome di battaglia “Frank”. Rastrellato nella zona di Soliera il 29 agosto 1944, viene fucilato in via per Guastalla a Migliarina di Carpi insieme ad altri tre uomini.
3. Dante Loschi: nato a Soliera (MO) il 19 febbraio 1901, figlio di Paolo e Filomena Ferri, residente a Modena, calzolaio, partigiano. Il 1 maggio 1944 entra nella Brigata “Ivano” con il nome di battaglia “Dante”. Rastrellato nella zona di Soliera il 29 agosto 1944, viene fucilato in via per Guastalla a Migliarina di Carpi insieme al figlio Fernando e ad altri due uomini.
4. Fernando Loschi: nato a Soliera il 14 giugno 1925, figlio di Dante e Iride Carretti, residente a Modena, bracciante, partigiano. Il 1 giugno 1944 entra nella Brigata “Ivano” con il nome di battaglia “Nando”. Rastrellato nella zona di Soliera il 29 agosto 1944, viene fucilato in via per Guastalla a Migliarina di Carpi insieme al padre Dante e ad altri due uomini.

Elenco vittime partigiani 4

Romano Bianchini,
Erio Fieni,
Dante Loschi,
Fernando Loschi

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Compagnia Ordine Pubblico/42. Comando militare provinciale/GNR di Modena

Tipo di reparto: Guardia Nazionale Repubblicana

Memorie
Bibliografia


Comune di Carpi, Carpi per la libertà.
Marco Casarini, Modena M. Modena P., Roma, Editori Riuniti, 1955.
Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970, pag. 317-327.
M. Pacor e L. Casali, Lotte sociali e guerriglia in pianura, Roma, Editori Riuniti, 1972.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998, pp. 410-411.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 575.

Sitografia


http://emilia-romagna.anpi.it/modena/calendario/1944_08.html
http://emilia-romagna.anpi.it/modena/archivio_res/giugno_06/art_19_06_06.htm
http://anpimodena.it/avvenimenti-significativi-della-resistenza-modenese-nel-periodo-dal-1-luglio-1943-e-1944-20-settembre-1943-e-1944/
http://www.voce.it/edicola/index.html?section=articolo&id=48&artid=974
http://www.anpiginolombardiversilia.it/news_2010/news_ago_10.htm
http://impressioniespressioni.blogspot.it/p/cippi-resistenti.html

Fonti archivistiche

Fonti

Processo della Corte d’Assise sezione Speciale di Modena contro Gino Galli, Antonio Nespoli, Bruno Piva, Renato Sacchetti, Giulio Sacchetti, Amanzio Ragni e Calogero Geraci, in ASMO CAS (1946) – Nespoli, Piva, Galli, Sacchetti e altri – CAS MO.