CIVITELLA PAGANICO 20.06.1944

(Grosseto - Toscana)

Descrizione

Località Civitella Paganico, Civitella Paganico, Grosseto, Toscana

Data 20 giugno 1944

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: Di Civitella Marittima era il primo vero capo del fascismo maremmano, l’avvocato Ferdinando Pierazzi, segretario federale di Grosseto, deputato e sottosegretario di Stato. Nonostante tale figura, il Ventennio a Civitella si contraddistinse per le lotte di fazione, le vertenze agrarie sugli usi civici e le difficoltà nel processo di fascistizzazione delle masse. Dopo l’otto settembre, i bombardamenti alleati su Grosseto convinsero le autorità della RSI a trasferire gli uffici civili e militari verso l’interno: Paganico divenne sede della Prefettura e della Federazione provinciale del PFR. Nell’area di Civitella Paganico agirono i partigiani della 3. Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci” (Distaccamento di Paganico) e quelli della 21. Brigata Garibaldi “Spartaco Lavagnini” (banda autonoma Bracco, collegata al 5. Distaccamento “Giuggioli e Parri”), senza dimenticare alcune incursioni della formazione “Alta Maremma”. Nella primavera 1944 furono sempre più incessanti i bombardamenti degli Alleati contro gli obiettivi strategici di quest’area, mentre la “Lavagnini” acquisì maggior consistenza numerica e organizzativa, compiendo azioni quali la cattura del segretario (e del vice) del PFR di Casal di Pari e il disarmo della locale caserma della GNR. Il 6 giugno gli uomini della “Gramsci” entrarono a Civitella e occuparono la caserma della GNR: il giorno dopo fu circondata Paganico, ma i membri del PFR riuscirono a fuggire con un’autocolonna. I tedeschi, continuamente attaccati durante la ritirata, sfogarono la loro rabbia anche sui civili. Il 20 giugno a Civitella rimase ucciso il civile Quintilio Pansolli, colpito a morte da una raffica di mitra nei pressi del podere “Bacaia”, dove lavorava come mezzadro, forse perché scambiato per un partigiano dai tedeschi in ritirata. Il giorno dopo, a Casal di Pari, fu la volta di Decimo Savoi. Il 22 giugno gli americani della 1. Divisione corrazzata (5. Armata) e i reparti del Corpo di spedizione francese occuparono Civitella e, dopo aver vinto la forte resistenza tedesca verso Roccastrada (24 giugno), presero Casal di Pari e raggiunsero il torrente Farma.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ritirata
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Estremi e note penali: Per questo episodio non fu mai avviato alcun procedimento giudiziario.

Scheda compilata da Marco Grilli
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-13 15:49:37

Vittime

Elenco vittime

Pansolli Quintilio, nato il 07/09/1887 a Sarteano (Siena), colono.

Elenco vittime civili 1

Pansoli Quintilio.

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Memorie

Memorie legate a questa strage

  • museo a Grosseto, Via de’Barberi 61

    Tipo di memoria: museo

    Ubicazione: Grosseto, Via de’Barberi 61

    Descrizione: Mostra permanente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea (Isgrec): “Stragi nazifasciste nella provincia di Grosseto”, visitabile nella Biblioteca Francesco Chioccon dell’Isgrec, in Via de’Barberi 61, Grosseto.

Bibliografia


Roger Absalom, Paola Carucci, Arianna Franceschini, Jan Lambertz, Franco Nudi, Simone Slaviero (a cura di), Le stragi nazifasciste in Toscana 1943-45. 2. Guida alle fonti archivistiche. Gli archivi italiani e alleati, Roma, Carocci, 2004, pp. 189-190, cd allegato.
Comitato per le celebrazioni del XX della Resistenza, La Provincia di Grosseto alla macchia. Atti e documenti delle formazioni partigiane e del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale, Amministrazione provinciale, Grosseto, 1965, pp. 83-89, 108-127, 174.
Nicola Capitini Maccabruni, La Maremma contro il nazifascismo, La Commerciale, Grosseto, 1985, p. 142.
Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, 1943-’45, La liberazione in Toscana. La storia, la memoria. Testimonianze, ricordi dai comuni toscani, Giampiero Pagnini editore, Firenze, 1994, p. 116.
Ernest F. Fischer Jr, Cassino to the Alps, Washington D.C., Center of military history US Army in World War II, 1977, p. 261.
Mimmo Franzinelli, Le stragi nascoste. L’armadio della vergogna: impunità e rimozione dei crimini di guerra nazifascisti 1943-2001, Mondadori, Milano, 2002.
Tamara Gasparri, La Resistenza in provincia di Siena, Firenze, Olschki, 1976, pp. 107, 144, 335.
Franco Giustolisi, L’armadio della vergogna, Nutrimenti, Roma, 2004.
George F. Howe, The battle history of the 1st Armoured Division “Old Ironsides”, Washington, Combat Force Press, 1954, pp. 350-353.
Giovanni Verni, Cronologia della Resistenza in Toscana, Roma, Carocci, 2005, cd allegato.

Sitografia


www.grossetocontemporanea.it
www.isgrec.it

Fonti archivistiche

Fonti

ACS, Ministero dell’Interno, RSI, Segreteria particolare del Capo della Polizia, b. 24, f. Grosseto.
ACS, Ministero dell’Interno, RSI, Segreteria particolare del Capo della Polizia, b. 60, f. Grosseto.
AS Grosseto, R. Prefettura, b. 797, f. Relazioni della Resistenza.
ISGREC, Anpi, Serie II, b. 17, Elenchi dei fucilati per rappresaglia dai nazifascisti; pratiche per pensioni ai discendenti; pratiche per sussidi ai familiari e per pensioni.
ISGREC, Anpi, Serie II, b. 22, Relazione generale Brigata Garibaldi bis “Antonio Gramsci”.
ISGREC, Resistenza in Maremma, v. 4, Capitini-Maccabruni, Cartografia.
ISRT, Relazioni ufficiali delle formazioni partigiane, b. 4, f. Siena, Relazione dell’attività svolta dalla 21a Brigata Garibaldi “Spartaco Lavagnini”.