Gioacchini di Sant’Elena Ateleta 27-11-1943

(L'Aquila - Abruzzo)

Descrizione

Località Gioacchini di Sant’Elena, Ateleta, L'Aquila, Abruzzo

Data 27 novembre 1943

Matrice strage Nazista

Numero vittime 1

Numero vittime uomini 1

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: Subito dopo l'8 settembre 1943 ampi territori dell'Abruzzo furono occupati dalle truppe tedesche. Con gli alleati che avanzano da sud, la linea del fronte si consolidò lungo la direttrice Cassino-Ortona (nota come Linea Gustav), costeggiando per un lungo tratto il fiume Sangro.
I tedeschi arrivarono ben presto ad occupare i comuni a ridosso del fronte, tra i quali Roccaraso e la frazione Pietransieri, Castel Di Sangro e Ateleta. Ad Ateleta i tedeschi giunsero verso la fine di settembre e dopo qualche giorno impartirono alla popolazione l'ordine di "evacuazione". Le forze tedesche, infatti, attuarono la strategia della "terra bruciata" lungo gran parte del fronte.
Contestualmente all'occupazione si consumarono le prime razzie tedesche presso le abitazioni oramai disabitate. Il paese fu minato e le abitazioni furono abbattute. L'ordine di evacuazione tedesco prevedeva l'allontanamento forzato della popolazione in direzione di Sulmona. Numerosi abitanti di Ateleta tentarono di "resistere" passivamente agli ordini tedeschi rifugiandosi nelle masserie e nei casolari appena fuori il paese; alcuni di loro ripararono in ricoveri improvvisati nei boschi nonostante le rigide temperature invernali. Molti degli sfollati rifiutarono di lasciare il comprensorio di Ateleta. La speranza comune era quella di poter superare la linea del fronte e raggiungere i territori liberati o quanto meno attendere l'arrivo degli alleati. Per molti, una volta intercettati dai tedeschi, questa scelta significò la condanna a morte immediata e la fucilazione sul posto. L'occupazione di Ateleta durò diversi mesi, dalla fine di settembre 1943 ai primi giorni di giugno del 1944. In quei mesi ad Ateleta si contarono numerose vittime del "fuoco amico" alleato e diversi casi di morte per scoppio di mine antiuomo tedesche. Le terribili condizioni climatiche, l'assenza di cibo e gli stenti causati dai continui spostamenti per sfuggire alle pattuglie tedesche, provocarono un numero consistente di vittime.
La vittima fu raggiunta da colpi di arma da fuoco in Via Sole, nei pressi del casolare Gioacchini, un piccolo nucleo abitato nella frazione di Sant'Elena, collocato vicino a Cotica e Sciullo, a valle dei monti Morzoni, dove i tedeschi avevano eretto le loro fortificazioni di difesa.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Tipo di massacro: ripulitura e desertificazione
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Scheda compilata da Giulio Mario Salzano
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2016-09-06 14:26:35

Vittime

Elenco vittime

Zappa Giuseppe, anni 64, fu Pasquale e fu Di Padova Angela

Elenco vittime civili 1

Zappa Giuseppe, anni 64, fu Pasquale e fu Di Padova Angela

Responsabili o presunti responsabili
Memorie

Memorie legate a questa strage

  • cippo a Piazza Carolina, Ateleta

    Tipo di memoria: cippo

    Ubicazione: Piazza Carolina, Ateleta

    Anno di realizzazione: 2008

    Descrizione: Piazza Carolina, Ateleta. Cippo in ricordo delle vittime di civile della II Guerra Mondiale. Inaugurato il 26 luglio 2008 in Piazza Carolina ad Ateleta. Il cippo commemorativo, costruito in pietra, sorge sull\'area di una chiesa completamente rasa al suolo dai tedeschi durante l\'occupazione e riporta l\'elenco delle vittime civili nate ad Ateleta.

Bibliografia


Ugo Falconio, Il cataclisma tedesco in Ateleta e in altri comuni che sorgono lungo la Linea "Gustav”, Editrice La Città, 1995

Costantino Felice, Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo, Donzelli Editore, Roma, 2014

Costantino Felice (a cura di), La guerra sul Sangro: eserciti e popolazione in Abruzzo, 1943-1945, F. Angeli, Milano, 1994

Francesco Le Donne, Origini e storia di Ateleta, La Moderna, Sulmona, 2000, pp.341-373

Mario Mannella, La nostra terra... ci racconta, EPAM, Castel di Sangro, 2008

Mario Mannella (a cura di), Il Cippo Monumento ai caduti civili ateletesi della guerra 1943-1945, EPAM, Castel di Sangro ,2008

Nicola Palombaro, I Limmari di Pietransieri e le stragi di civili nell'Abruzzo del 1943: l'alba della "normalità del male", in Francesco Soverina (a cura di), 1943. Mediterraneo e Mezzogiorno d'Italia, Napoli, Viella 2015

Sitografia


Fonti archivistiche

Fonti

ASAq, Pref. gab. 2v, b. 150
ASAq, Pref. gab. 2v, b. 150 (2)
Comune di Ateleta, SC, Atto di Morte n.12 del 18 agosto 1944 (dati riportati da Mario Mannella nella sua ricerca \"La nostra terra ci racconta, EPAM, Castel di Sangro, 2008, pp.133-230\")
ASAq, Pref. gab. 2v, b. 150
ASAq, Pref. gab. 2v, b. 150 (2)
Comune di Ateleta, SC, Atto di Morte n.12 del 18 agosto 1944 (dati riportati da Mario Mannella nella sua ricerca \"La nostra terra ci racconta, EPAM, Castel di Sangro, 2008, pp.133-230\")

Testimonianze orali:
Mario Mannella, storico locale, testimone dell\'occupazione di Ateleta. Testimonianze raccolte da Giulio Mario Salzano il 6 giugno 2015 ad Ateleta.