Mulino di Mezzo, Concordia sulla Secchia, 10.03.1945

(Modena - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Mulino di Mezzo, Concordia sulla Secchia, Modena, Emilia-Romagna

Data 10 marzo 1945

Matrice strage Fascista

Numero vittime 8

Numero vittime uomini 8

Numero vittime uomini adulti 7

Numero vittime uomini anziani 1

Descrizione: All’inizio di febbraio del 1945 la Resistenza modenese si adopera per superare le difficoltà dell’inverno e assestare i colpi decisivi alle forze occupanti. La Lotta di Liberazione si avvicina alla fase decisiva, ma è costretta a fare i conti con le violenze naziste e con i desideri vendicativi che animano i fascisti più intransigenti. La Brigata Nera “Pappalardo” è uno dei bersagli più importanti e significativi del movimento partigiano poiché terrorizza la pianura con la reputazione che l’ha portata all’allontanamento forzato da Bologna: gli uomini di Franz Pagliani vogliono infliggere colpi durissimi alle popolazioni emiliane poiché non vedono nel sostegno dei loro concittadini alla Resistenza i segni del fallimento del regime o la volontà di concludere la guerra in uno scenario di riscatto partecipativo e autodeterminante, ma le macchie del “tradimento” dell’onore della patria fascista. Le famigerate violenze della Brigata Nera “Pappalardo” inducono i gappisti a organizzare un’azione contro la caserma di Concordia sulla Secchia che ospita i reparti dei militi. I fascisti sono sempre più consapevoli dell’imminente resa dei conti, ma organizzano nuove operazioni repressive. Il 10 marzo 1945 una pattuglia della Brigata Nera “Pappalardo” si dirige verso un rifugio in località Mulino di Mezzo poiché una delazione ha indicato la presenza di un gruppo di partigiani. I fascisti trovano sette “ribelli”, li circondano e li costringono a uscire, poi li passano per le armi in virtù della consuetudine di eliminare sul posto i disertori, i renitenti e i guerriglieri colti in flagrante. Nel pomeriggio, gli uomini della Brigata Nera tornano nella zona della strage per prelevare l’anziano fabbro Ascanio Gelatti e lo fucilano.

Modalità di uccisione: fucilazione

Tipo di massacro: rastrellamento
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Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-26 11:27:14

Vittime

Elenco vittime

1. Enea Besutti: nato a Concordia sulla Secchia (MO) il 10 settembre 1921, figlio di Giuseppe e Lorenza Bentornati, residente a Concordia, meccanico, partigiano. L’8 maggio 1944 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Annibale”. Il 10 marzo 1945 una squadra di fascisti effettua un blitz in un rifugio nella località Mulino di Mezzo, nel territorio di San Possidonio, poiché una delazione ha indicato ai militi e alle autorità della RSI che diversi partigiani si nascondono da quelle parti. La Brigata Nera piomba sul luogo e arresta sette “ribelli”: la fucilazione è immediata. Enea Besutti fa parte del gruppo delle vittime.
2. Reis Cavazza: nato a Concordia sulla Secchia (MO) il 4 dicembre 1922, figlio di Vittorio e Cleonice Malaguti, residente a Concordia, sarto, partigiano. Fratello minore di René, il 10 maggio 1944 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Tiro”. Il 10 marzo 1945 una squadra di fascisti effettua un blitz in un rifugio nella località Mulino di Mezzo, nel territorio di San Possidonio, poiché una delazione ha indicato ai militi e alle autorità della RSI che diversi partigiani si nascondono da quelle parti. La Brigata Nera piomba sul luogo e arresta sette “ribelli”: la fucilazione è immediata. Reis Cavazza fa parte del gruppo delle vittime.
3. René Cavazza: nato a Concordia sulla Secchia (MO) il 23 marzo 1920, figlio di Vittorio e Cleonice Malaguti, residente a Concordia, macellaio, partigiano. Fratello maggiore di Reis, il 10 maggio 1944 entra con lui nella Brigata “Remo” e si aggrega al Distaccamento “Bruni” con il nome di battaglia “Nello”. Il 10 marzo 1945 una squadra di fascisti effettua un blitz in un rifugio nella località Mulino di Mezzo, nel territorio di San Possidonio, poiché una delazione ha indicato ai militi e alle autorità della RSI che diversi partigiani si nascondono da quelle parti. La Brigata Nera piomba sul luogo e arresta sette “ribelli”: la fucilazione è immediata. René Cavazza fa parte del gruppo delle vittime.
4. Giuseppe Gamberini: nato a Concordia sulla Secchia (MO) il 14 dicembre 1921, figlio di Giuliano e n.n., residente a Concordia, macellaio, partigiano. Dopo un’esperienza nella fanteria del Regio Esercito, il 23 luglio 1944 entra nel Distaccamento “Bruni” della Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Nando”. Il 10 marzo 1945 una squadra di fascisti effettua un blitz in un rifugio nella località Mulino di Mezzo, nel territorio di San Possidonio, poiché una delazione ha indicato ai militi e alle autorità della RSI che diversi partigiani si nascondono da quelle parti. La Brigata Nera piomba sul luogo e arresta sette “ribelli”: la fucilazione è immediata. Giuseppe Gamberini fa parte del gruppo delle vittime.
5. Ascanio Gelatti: nato a Concordia sulla Secchia (MO) il 23 febbraio 1888, figlio di Luigi e Cesira Formigoni, residente a Concordia, fabbro, partigiano. Nonostante l’età avanzata collabora attivamente con la Resistenza e, secondo i documenti dell’ANPI di Modena, il 12 settembre 1944 entra ufficialmente nella Brigata “Remo”. Il 10 marzo 1945 una squadra di fascisti effettua un blitz in un rifugio nella località Mulino di Mezzo, nel territorio di San Possidonio, poiché una delazione ha indicato ai militi e alle autorità della RSI che diversi partigiani si nascondono da quelle parti. La Brigata Nera piomba sul luogo e arresta sette “ribelli”: la fucilazione è immediata. Nel pomeriggio i fascisti tornano nelle campagne fra San Possidonio e Concordia per arrestare anche Ascanio Gelatti: l’anziano fabbro subisce la stessa sorte che nel mattino ha investito i suoi giovani compagni.
6. Renato Grotti: nato a San Benedetto Po (MN) il 15 agosto 1924, figlio di Giannetto e Alma Manarini, residente a Concordia sulla Secchia (MO), muratore, partigiano. Il 21 luglio 1944 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Stelo”. Il 10 marzo 1945 una squadra di fascisti effettua un blitz in un rifugio nella località Mulino di Mezzo, nel territorio di San Possidonio, poiché una delazione ha indicato ai militi e alle autorità della RSI che diversi partigiani si nascondono da quelle parti. La Brigata Nera piomba sul luogo e arresta sette “ribelli”: la fucilazione è immediata. Renato Grotti fa parte del gruppo delle vittime.
7. Novello Longhi: nato a Concordia sulla Secchia (MO) il 17 giugno 1927, figlio di Achille e Teresa Borsari residente a Concordia sulla Secchia, maniscalco, partigiano. Anche se non è minacciato dai bandi della leva fascista, si avvicina alla Resistenza e il 15 settembre 1944 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Ciro”. Il 10 marzo 1945 una squadra di fascisti effettua un blitz in un rifugio nella località Mulino di Mezzo, nel territorio di San Possidonio, poiché una delazione ha indicato ai militi e alle autorità della RSI che diversi partigiani si nascondono da quelle parti. La Brigata Nera piomba sul luogo e arresta sette “ribelli”: la fucilazione è immediata. Novello Longhi fa parte del gruppo delle vittime.
8. Veleo Mambrini: nato a Concordia sulla Secchia (MO) il 6 aprile 1927, figlio di Giovanni e Adalcisa Mai, residente a Concordia, commesso, partigiano. Anche se non è minacciato dai bandi della leva fascista, si avvicina alla Resistenza e il 9 giugno 1944 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Rito”. Il 10 marzo 1945 una squadra di fascisti effettua un blitz in un rifugio nella località Mulino di Mezzo, nel territorio di San Possidonio, poiché una delazione ha indicato ai militi e alle autorità della RSI che diversi partigiani si nascondono da quelle parti. La Brigata Nera piomba sul luogo e arresta sette “ribelli”: la fucilazione è immediata. Veleo Mambrini fa parte del gruppo delle vittime.

Elenco vittime partigiani 8

Enea Besutti,
Reis Cavazza,
René Cavazza,
Giuseppe Gamberini,
Ascanio Gelatti
Renato Grotti,
Novello Longhi,
Veleo Mambrini

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Elenco persone responsabili o presunte responsabili


  • Franz Pagliani

    Nome Franz

    Cognome Pagliani

    Ruolo nella strage Autore

    Note responsabile PFR - Corpo Ausiliario Squadre d\'Azione CC. NN. - III Brigata Nera Mobile \"Attilio Pappalardo\" - Modena, 10 marzo 1945 - Al Capo della Provincia, in ASMO, CAS, 1945, Busta 3 – Giliati Giovanni – CAS MO. Comunico che il giorno 10 corrente una compagnia di questa Brigata dislocata a Concordia effettuava un rastrellamento nella zona compresa fra Molino di Mezzo e Casa Camurri. Nella perquisizione di una delle case del posto rintracciavano nascosti fra i materassi due partigiani e precisamente: Turci Alvaro di Francesco, classe 1923; Carrara Delviro [sic, recte Dalviso] di Alderigo, cl. 1924. Proseguendo il rastrellamento nei pressi delle case Camurri veniva scoperta una buca rifugio ove si erano annidati dei partigiani. Intimata la resa questi ultimi tentarono la altra uscita [sic] la fuga, ma l\'immediata reazione degli uomini si concludeva con l\'uccisione di 7 di essi mentre l\'ottavo veniva arrestato. Degli uomini uccisi sono stati solo identificati i seguenti: Grotti Renato di Giannetto, cl. 1924; Gamberini Giuseppe di Giuliano, cl. 1921; Longhi Novello fu Achille, cl. 1927; Mambrini Velio fu Giovanni, cl. 1927; Carrara Pietro. Gli altri due erano sprovvisti di documenti. Nella buca sono state rinvenute munizioni varie, coperte e viveri. L\'arrestato Giliati Giovanni di Pietro, cl. 1913, veniva tradotto in caserma ed opportunamente interrogato dava indicazioni tali da rintracciare in casa di certo Gelatti Ascanio di Concordia una mitragliatrice. Il Gelatti è stato passato per le armi.

    Tipo di reparto fascista Brigata Nera

    Nome del reparto 3. Brigata Nera Mobile “Adriano Pappalardo”/Corpo Ausiliario Squadre d\'Azione CC. NN.

  • Giovanni Giliati

    Nome Giovanni

    Cognome Giliati

    Ruolo nella strage Delatore

    Note responsabile PFR - Corpo Ausiliario Squadre d\'Azione CC. NN. - III Brigata Nera Mobile \"Attilio Pappalardo\" - Modena, 10 marzo 1945 - Al Capo della Provincia, in ASMO, CAS, 1945, Busta 3 – Giliati Giovanni – CAS MO. Comunico che il giorno 10 corrente una compagnia di questa Brigata dislocata a Concordia effettuava un rastrellamento nella zona compresa fra Molino di Mezzo e Casa Camurri. Nella perquisizione di una delle case del posto rintracciavano nascosti fra i materassi due partigiani e precisamente: Turci Alvaro di Francesco, classe 1923; Carrara Delviro [sic, recte Dalviso] di Alderigo, cl. 1924. Proseguendo il rastrellamento nei pressi delle case Camurri veniva scoperta una buca rifugio ove si erano annidati dei partigiani. Intimata la resa questi ultimi tentarono la altra uscita [sic] la fuga, ma l\'immediata reazione degli uomini si concludeva con l\'uccisione di 7 di essi mentre l\'ottavo veniva arrestato. Degli uomini uccisi sono stati solo identificati i seguenti: Grotti Renato di Giannetto, cl. 1924; Gamberini Giuseppe di Giuliano, cl. 1921; Longhi Novello fu Achille, cl. 1927; Mambrini Velio fu Giovanni, cl. 1927; Carrara Pietro. Gli altri due erano sprovvisti di documenti. Nella buca sono state rinvenute munizioni varie, coperte e viveri. L\'arrestato Giliati Giovanni di Pietro, cl. 1913, veniva tradotto in caserma ed opportunamente interrogato dava indicazioni tali da rintracciare in casa di certo Gelatti Ascanio di Concordia una mitragliatrice. Il Gelatti è stato passato per le armi.

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Mulino di Mezzo, Concordia

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Mulino di Mezzo, Concordia

    Descrizione: Le otto vittime del 10 marzo 1945 sono ricordate da una lapide collocata nel luogo della fucilazione e da un’epigrafe posta sul muro esterno del municipio di Concordia, che commemora i caduti partigiani del Comune.

Bibliografia


F. Canova, O. Gelmini e A. Mattioli, Lotta di liberazione nella bassa modenese, Modena, ANPI, 1975, pp. 300 e seguenti.
Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970.
M. Pacor e L. Casali, Lotte sociali e guerriglia in pianura, Roma, Editori Riuniti, 1972, pp. 243 e seguenti.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998, pp. 609-618.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. Dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 606.

Sitografia


http://anpimodena.it/avvenimenti-significativi-della-resistenza-modenese-nel-periodo-marzo-1944-aprile-1945/
http://anpimodena.it/anpi-modena-calendario-della-memoria/marzo-1945/
http://emilia-romagna.anpi.it/modena/calendario/1945_03.html
http://emilia-romagna.anpi.it/modena/archivio_res/febbraio_05/art_16_02_05.htm
http://lottapartigiana.altervista.org/tag/cronologia/
https://www.facebook.com/permalink.php?id=113801512060948&story_fbid=311144412326656
http://catalogo.archividelnovecento.it/scripts/GeaCGI.exe?REQSRV=REQEXPLORE&ID=348460&LEV=3&SORT=N_NUA_NUA_DCF

Fonti archivistiche

Fonti

ASMO, CAS, 1945, Busta 3 – Giliati Giovanni – CAS MO.