Correggio, 03.03.1945

(Reggio Emilia - Emilia-Romagna)

Descrizione

Località Correggio, Correggio, Reggio Emilia, Emilia-Romagna

Data 3 marzo 1945

Matrice strage Nazista

Numero vittime 3

Numero vittime uomini 3

Numero vittime uomini adulti 3

Descrizione: All’inizio di febbraio del 1945 la Resistenza modenese si adopera per superare le difficoltà dell’inverno e assestare i colpi decisivi alle forze occupanti. La Lotta di Liberazione si avvicina alla fase decisiva, ma è costretta a fare i conti con le violenze naziste e con i desideri vendicativi che animano i fascisti più intransigenti. Quando la 29° Panzer-Grenadierdivision si stanzia nella “Bassa” per un periodo di riposo, le Brigate Nere si sentono più protette e avviano una serie di operazioni anti-partigiane con l’obiettivo di infliggere colpi durissimi ai “traditori” della patria e dell’Asse. La “battaglia di Concordia” del 23-24 febbraio 1945 convince i sostenitori della Resistenza che lo scacco ai tedeschi e ai fascisti sia possibile, ma innesca nei difensori più radicali del littorio repubblicano la consapevolezza dell’imminente resa dei conti e stimola i sostenitori della lotta a oltranza a organizzare nuove operazioni repressive. Proprio la notte del 24 febbraio 1945 i tedeschi dell’Orstkommandantur di Correggio (RE) effettuano un blitz nella casa della famiglia di Irmo Fontana, soprannominata “Piccolo Vulcano”: l’abitazione è un centro della propaganda clandestina e una base dell’organizzazione della Resistenza. Gli autori del rastrellamento catturano Irmo Fontana insieme ai compagni Curzio Arletti e Leonello Vellani: dal momento che l’importanza del colpo appare evidente, i militi conducono i tre ostaggi a Correggio (RE) per gli interrogatori. Dopo più di una settimana di detenzione, minacce e torture, il silenzio dei partigiani induce i carcerieri a fucilarli e a seppellirli in una fossa comune. Secondo le testimonianze raccolte da Ilva Vaccari, uno dei cadaveri stringe la terra nei pugni; tale scenario induce a supporre che sia stato sepolto quando non era ancora morto.

Modalità di uccisione: uccisione con armi da fuoco

Trattamento dei cadaveri: Occultamento dei cadaveri

Tipo di massacro: rastrellamento
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Annotazioni: *La motivazione della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria assegnata a Curzio Arletti sostiene che il partigiano è stato ucciso dai “tedeschi”. L’azione è organizzata ed effettuata dai soldati dell’Orstkommandantur germanico di Cavezzo. Ilva Vaccari non fa riferimento a questo corpo, ma parla – in maniera generica – di una “pattuglia nemica”.
Appare probabile che i fascisti di Carpi abbiano segnalato il “Piccolo Vulcano” ai soldati tedeschi, ma il loro ruolo nel rastrellamento del 3 marzo 1945 non è accertato.

Note sulla memoria (per maggiori informazioni vedi la sezione apposita): La memoria di questo eccidio s’intreccia tra Carpi e Correggio: nel dopoguerra i rappresentanti della Prima Zona modenese ricordano l’importanza del “Piccolo Vulcano” e l’impegno partigiano dei tre uomini rastrellati e uccisi, mentre i sostenitori della Resistenza e gli abitanti di Correggio non dimenticano la scia di sangue che conduce dal Palazzo dei Principi alla fossa comune e l’immagine di una delle tre vittime che stringe la terra nel pugno.

Scheda compilata da Daniel Degli Esposti
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Ultimo aggiornamento dei dati: 2015-12-06 20:11:21

Vittime

Elenco vittime

1. Curzio Arletti: nato a Carpi (MO) il 25 ottobre 1919, figlio di Arturo e Gilberta Camurri, residente a Carpi, barbiere, partigiano. Negli anni della guerra fascista vive un’esperienza nella fanteria del Regio Esercito. Dopo l’8 settembre 1943 rientra a casa e si adopera per non prestare servizio militare nella RSI. Il 1 marzo 1944 entra nelle SAP della Prima Zona con il nome di battaglia “Gianni” e milita nel Secondo Settore della Brigata “Grillo”. Dal 1 gennaio 1945 fa parte della Brigata “Sergio”, ma il 24 febbraio 1945 viene arrestato dai tedeschi dell’Orstkommandantur di Correggio (RE) nel corso di un blitz al “Piccolo Vulcano”, la casa – e base partigiana – di Irmo Fontana. Condotto al Palazzo dei Principi di Correggio, resiste a diversi interrogatori, ma il 3 marzo 1945 viene fucilato e sepolto in una fossa comune insieme ai due compagni di lotta e prigionia Irmo Fontana e Leonello Vellani. Ha ricevuto una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.
2. Irmo Fontana: nato a Gargallo (Carpi, MO) il 18 aprile 1924, figlio di Oreste e Teresa Lodi, residente a Gargallo, agricoltore, partigiano. L’8 aprile 1944 entra nella Brigata “Scarpone” del futuro Distaccamento “Aristide” con il nome di battaglia “Sciacallo” e mette a disposizione la propria casa, il “Piccolo Vulcano”, che diventa una base partigiana e ospita un ciclostile per la riproduzione dei materiali di propaganda clandestina. Il 24 febbraio 1945 un blitz dell’Orstkommandantur di Correggio (RE) nella sua abitazione gli costa l’arresto: viene prelevato dai soldati nemici insieme a Curzio Arletti e Leonello Vellani. Condotto al Palazzo dei Principi di Correggio, resiste a diversi interrogatori, ma il 3 marzo 1945 viene fucilato e sepolto in una fossa comune insieme ai due compagni di lotta e prigionia. Ha ricevuto una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.
3. Leonello Vellani: nato a Carpi (MO) il 9 agosto 1908, figlio di Paride e Zenaide Ciroldi, residente a Carpi, operaio, antifascista e partigiano. Dopo una vita passata a opporsi al regime fascista sul luogo di lavoro, sfrutta l’8 settembre 1943 per manifestare la propria volontà di rifiutare l’occupazione tedesca e la RSI. Il 10 ottobre 1943 partecipa alla formazione dei primi GAP della pianura modenese con il nome di battaglia “Falco”; nei mesi successivi milita nella Brigata “Scarpone”. Il 24 febbraio 1945 viene arrestato dai tedeschi dell’Orstkommandantur di Correggio (RE) nel corso di un blitz al “Piccolo Vulcano”, la casa – e base partigiana – di Irmo Fontana. Condotto al Palazzo dei Principi di Correggio, resiste a diversi interrogatori, ma il 3 marzo 1945 viene fucilato e sepolto in una fossa comune insieme ai due compagni di lotta e prigionia Curzio Arletti e Irmo Fontana. Ha ricevuto una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.

Elenco vittime partigiani 3

Curzio Arletti,
Irmo Fontana,
Leonello Vellani

Responsabili o presunti responsabili

Elenco reparti responsabili


Ortskommandantur Correggio

Tipo di reparto: Wehrmacht

Memorie

Memorie legate a questa strage

  • lapide a Correggio

    Tipo di memoria: lapide

    Ubicazione: Correggio

    Descrizione: Curzio Arletti, Irmo Fontana e Leonello Vellani sono commemorati da una lapide collocata nel luogo della loro uccisione

  • altro a Gargallo

    Tipo di memoria: altro

    Ubicazione: Gargallo

    Descrizione: Curzio Arletti, Irmo Fontana e Leonello Vellani sono commemorati nell’epigrafe di Gargallo.

  • onorificenza alla persona a Curzio Arletti

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Ubicazione: Curzio Arletti

    Descrizione: Curzio Arletti ha ricevuto una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.

  • onorificenza alla persona a Irmo Fontana

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Ubicazione: Irmo Fontana

    Descrizione: Irmo Fontana ha ricevuto una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.

  • onorificenza alla persona a Leonello Vellani

    Tipo di memoria: onorificenza alla persona

    Ubicazione: Leonello Vellani

    Descrizione: Leonello Vellani ha ricevuto una Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.

  • commemorazione a

    Tipo di memoria: commemorazione

    Descrizione: L’uccisione di Arletti, Fontana e Vellani è commemorata in varie occasioni dalla comunità di Correggio, che cura il cippo eretto in loro onore sul luogo dell’uccisione con il sostegno dell’ANPI di Carpi.

Bibliografia


F. Canova, O. Gelmini e A. Mattioli, Lotta di liberazione nella bassa modenese, Modena, ANPI, 1975, pp. 300 e seguenti.
Ermanno Gorrieri, La repubblica di Montefiorino, Bologna, Il Mulino, 1970.
M. Pacor e L. Casali, Lotte sociali e guerriglia in pianura, Roma, Editori Riuniti, 1972, pp. 235, 252-253, 370.
Italo Scalambra, La scelta da fare, Roma, Editori Riuniti, 1983.
Claudio Silingardi, Una provincia partigiana, Milano, Franco Angeli, 1998, pp. 609-613.
Ilva Vaccari, Dalla parte della libertà, Santa Sofia di R., Stab. Tip. dei Comuni per COOP Estense, 1999, pag. 604.

Sitografia


http://www.ageuropa.eu/lestrade/5/3/Cippo%20di%20Curzio%20Arletti,%20Lionello%20Vellani%20e%20Irmo%20Fontana.pdf
https://storiedimenticate.wordpress.com/2012/03/03/3-marzo/
http://anpimodena.it/anpi-modena-calendario-della-memoria/marzo-1945/
http://anpimodena.it/avvenimenti-significativi-della-resistenza-modenese-nel-periodo-marzo-1944-aprile-1945/
http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1945&month=03&day=3

Fonti archivistiche

Fonti